Finalmente dopo 3 anni e due mesi ho completato il cambio di nome e genere e la relativa rettifica dei documenti. Ora sono Bianca legalmente al 100%.
Mancava il libretto dell’auto e avvisare la mia assicurazione. Giovedì scorso mi ha chiamato l’ACI per avvisarmi che era pronto, per fortuna è costato solo 150€ rispetto ai 200€ preventivati. Solo di tasse e bolli sono 86€ che se l’avrei fatto io andando alla motorizzazione avrei perso tanti giorni di lavoro, così sono sicura che tutto è stato fatto come si deve.
Quando sono uscita dall’ACI di Zingonia mi sono sentita leggera leggera, in pace con me stessa. Tornata a casa ho comprato una pizza da asporto per festeggiare e dopo sono uscita per fare un giro in paese, credo con un sorriso ebete stampato sul volto. Un grande traguardo raggiunto? In realtà mancava ancora una cosa che avrebbe dovuto essere una banalità e si è rivelata la più complicata: modificare il nome con Vodafone per la linea telefonica di casa.
Ho come l’impressione che le multinazionali si sentano al di sopra delle leggi locali che spesso le ignorino. Mi sembra assurdo che non sono capaci a cambiare un nome nel contratto. Nei loro negozi non possono farlo e mi hanno stampato 15 pagine da firmare e inviare alla sede ad Ivrea con raccomandata con ricevuta di ritorno (9€ buttati) e che non ha mai risposto. È arrivato solo un messaggio con scritto “per cambiare il nome alla SIM andare in negozio”, ma io voglio cambiare nome al contratto, fanno finta di non capire?. Come risolvere?
Cambiando compagnia telefonica!
Sabato ho fatto quindicesima seduta di depilazione laser del viso e che probabilmente sarà la penultima, per sei mesi sarò a posto radendomi due minuti al mattino e non rispunteranno fino al mattino, mentre fino a ieri già a metà pomeriggio si intravedeva qualcosa uscire da sotto il fondotinta!
Finita la seduta sono andata in un negozio di TIM, che ho usato per anni senza particolari problemi. Nel negozio il consulente è un signore anziano che stava cercando di spiegare qualcosa di un contratto a una signora anziana che non capiva. Dopo un quarto d’ora di attesa ho guardato la mappa sul cellulare e ho scoperto che qui a Treviglio c’è anche un negozio di Fastweb, così sono uscita.
Arrivata in questo negozio la commessa mi ha detto che loro fanno anche WindTre e che è leggermente più economica. Comunque il totale mensile di una linea fissa più il cellulare è sempre oltre i 35 €, ma quasi 10 € in meno rispetto al mio contratto attuale di Vodafone che è un contratto vecchio e non aggiornabile se non cambiando operatore.
Per passare a un altro operatore si devono comunque presentare dei documenti relativi a chi è intestata la linea telefonica che è intestata col mio nome vecchio. Come risolvere questa cosa? Dopo tutta la fatica e i soldi che ho speso per cambiare nome proprio non mi va di tenermi un pezzettino attaccato solo per arroganza delle aziende.
La commessa ha telefonato a un suo amico, che a sua detta è un problem-solver. Le ha spiegato come fare per ovviare la cosa: nei loro computer dobbiamo aggiungere sia i documenti vecchi che quelli nuovi. Per fortuna ho conservato le scansioni della Carta di identità vecchia e salvata nel cloud Dropbox, così l’ho inviata subito via e-mail e in un’ora abbiamo fatto il contratto. Un’ora! Una cosa abbastanza assurda con così tanta burocrazia, seppur digitale!.
Altra anomalia è che se WindTre darà disdetta della linea fissa l’avrò in circa 40 giorni, mentre inviando io una raccomandata il tempo si accorcia meno di 10 giorni. Sembra inoltre che non debba restituire il modem perché sono passati più di 24 mesi, ma mi informerò prima di avere sorprese e penso che Vodafone mi farà pagare un mese intero anche se avrò usato una settimana dei loro servizi, non ho nessuna fiducia di queste aziende…
In realtà tutto è stato velocissimo e in cinque giorni avevo la linea ADSL nuova e la SIM del cellulare. Problema risolto e cambio nome davvero terminato!
Ieri era anche disponibile online il modello 730 e anche qui tutto a posto, nome nuovo, ma con tutte le detrazioni fatte con il vecchio nome,
Il cambio dei documenti è davvero una cosa snervante perché è troppo lungo e costoso (5500€ circa in due anni), così in questi mesi sto cercando di ridurre al minimo le spese extra per dare ossigeno al conto corrente. Mi è spiaciuto rinunciare ad alcune attività e le vacanze quest’anno saranno davvero low-cost che significa spendere non meno di 600 € per una settimana in campeggio. I prezzi sono arrivati davvero le stelle mentre gli stipendi non crescono nonostante le statistiche del governo che indicano il contrario, il mio decresce ogni mese rispetto a quando mi hanno assunta quattro anni fa.
Perché mi sono sentita così libera? A parte il togliermi un peso ho capito che da adesso posso decidere io quando raccontare che sono una donna trans e quando non farlo. Prima sarebbe capitato di dover esibire un documento, fare un pagamento, una prenotazione ed era un continuo coming-out a spiegare ogni volta tutto. Uno stress non indifferente. Ora è finito!
Ho anche scoperto che se sono messa carina e con un minimo di make-up, le persone nuove che incontro non capiscono che sono una donna trans e davvero ora posso decidere se dirlo.
Maia “Un lungo viaggio alla ricerca di una identità è arrivato il momento di goderti il paesaggio
”
Manlio “Ma… bianca al 100% non si può sentire… ahahahah anche un pochino di arcobaleno… baci e auguri
”
Chiara “Dentro te sei sempre stata Bianca, ora lo sei anche per ogni aspetto dello Stato. Contenta per te
”
Aggiornamento dieci giorni dopo…
Mentre tornavo a casa dalla lezione di danza mi ha chiamato Vodafone per la mia disdetta. Ero in autostrada e per fortuna c’era una piazzola di emergenza, così mi sono fermata. Secondo la signora che ha chiamato avevo fatto un contratto di 40 mesi, io ricordavo fossero 30 mesi, ma mi fa un offerta che avrò gli ultimi quattro mesi a costo zero.
La chiamata è iniziata con un “buongiorno signora “, posso parlare con il signor Gerardo? La mia nuova voce mi da molte soddisfazioni anche se in questo caso è stato strano. Mi ha chiesto perché ho disdetto e ho spiegato che non sono stati in grado di fare il cambio nome nel contratto; mi ha confermato che è una procedura non prevista e forse si sarebbe potuto fare come se avessi venduto casa a un altro. La cosa bella è stata che mi ha dato della signora tutto il tempo tranne quando abbiamo fatto la registrazione vocale per certificare quando concordato. Mi ha chiesto che avremmo dovuto usare Gerardo perché il contratto è intestato con quel nome. È stato un po’ strano, ma andava fatto per risparmiare 160€!
Fino a settembre rimarrà vivo ancora un pezzetto di Gerardo, ma non mi pesa più di tanto. Ieri ho scoperto che non avevo aggiornato i dati del sito della internet che ospita il blog, grave dimenticanza!