Attenzione: questo è un articolo ad alto contenuto emotivo!.
28 Settembre, martedì.
Oggi arrivano i miei genitori e staranno quattro settimane a casa di mia sorella , almeno non dovrò più fare la babysitter e forse solo il taxi.
Siamo rimaste d’accordo con mia sorella, che in base all’umore di papà e se ha voglia di guidare per accompagnarla in ospedale io sarò esentata. Altrimenti per i trasporti io comunque ci sono sempre.
La piccola peste (nipotina) e sempre più incontrollabile. Mio cognato rimarrà ancora una settimana in ospedale poi si vedrà…
Magari in questi giorni riuscirò in qualche modo a vedere mia mamma…mio papà non mi ha mai accettata e fin qui ci può stare, ma che impedisca a mia mamma di vedermi proprio non mi va giù.
L’ultima volta che ho tentato di riappacificarci al telefono mi ha detto “NOI, non abbiamo piacere di quello che fai"
. E’ il NOI che include mia mamma, che si trova nel mezzo, cosa che mi fa stare male dentro. Tipico modo di ragionare di cinquant’anni fa e che indica che il maschio capofamiglia decide per tutti.
5 Ottobre.
Ho visto mia mamma! Per un solo minuto, ma abbastanza per commuovermi…e abbracciarla…
“Come mi trovi?”, “sei più alta
”…
E’ la prima volta che mi vede dal vivo dopo il mio coming out!
Sono andata prendere mia sorella e sono uscite tutte e due dalla villetta… (mio padre non sa nulla, è rimasto in casa con la nipotina) una vera sorpresa! Mi sono emozionata, commossa e non so cosa altro…davvero una Sorpresa!
Mamma “Ho sentito le tue mani fredde di emozione! Buona notte cuore (icona cuore spezzato) mio
”
Mani fredde cuore bollente!
Evita “Oddio. Sono commossa anche io. Vedi Bianca, il destino tira le sue fila. Senza fare nulla le cose accadono. Lascia fare al tempo…
”
11 Ottobre (ieri)
Mamma come va? Pensi ci sia la possibilità di vederci un paio d’ore questa settimana, senza che papà metta il muso?
Mamma “Vediamo come si può fare, ti faccio sapere oggi, tua sorella è a lavoro in ditta e quindi niente, devo cucinare, poi dobbiamo prendere a scuola la ragazza baci baci
”
Tranne giovedì che lavoro a Milano, quando si può vengo.
Mamma “Tu a che ora sei disponibile , io avrei pensato qualche pomeriggio, però alle quattro e mezza devo prendere la nipotina a scuola, oppure dopo, fammi sapere, ho domani ho dopodomani, baci
“
Domani alle 14:00? Passo li a prenderti? Oppure anche mercoledì.
In alternativa anche alle 17:00…Mi va bene tutto di pomeriggio
Mamma “Va bene domani alle 14 un abbraccio, buona notte
”
A domani. Ti voglio bene!
Ma riuscirò a dormire stanotte?
Sì sono riuscita a dormire, ma svegliandomi varie volte. Ho fatto sogni strani che non ricordo e al mattino una volta sveglia mi sentivo strana, forse troppo “al maschile“, quando non sto bene il mio corpo cerca le risorse più forti. Ieri devo avere preso freddo durante l’epilazione laser (Alessandrite), avevano un getto di aria fredda forse troppo fredda. In serata avevo davvero troppo freddo, quasi i brividi.
Stamattina ho acceso il condizionatore sul caldo perché in casa faceva freddo e devo essere sana per l’incontro di oggi. Fino all’ultimo avevo paura a guardare i messaggi per timore che si annullasse tutto.

Lavoro fino alle 12:57, c’è stata una cosa dell’ultimo minuto, e ho dovuto in mezz’ora: mangiare (un panino), prepararmi alla meglio e partire. Ho messo la parrucca perché non ho avuto tempo di sistemarmi i capelli.
Arrivata a destinazione messaggio mamma e dopo un minuto interminabile (era nell’altra stanza) sento il portone aprirsi. Esce anche mia sorella che non vedo da otto giorni e ci abbracciamo scambiando due battute. Chiedo di farci un selfie perché non ho foto di tutte e tre insieme, anche se il sole ci picchia sul volto.
Abbraccio mamma e saliamo in auto, direzione un centro commerciale a pochi chilometri da qui. Arrivando ho visto che i bar “carini” in paese sono chiusi, almeno lì saremo tranquille dato che siamo in un orario dove non ci sarà quasi nessuno.

Infatti il bar all’ultimo piano è vuoto. Ci sediamo a bare un caffè e parliamo. In realtà non parliamo molto di me e di come mi sento, anche perché sul blog c’è davvero tutto. Mi chiede del lavoro, ma vedo che l’argomento non è interessante mentre racconto e viriamo su altri argomenti, in particolare parliamo di braccialetti e orecchini.
Mi dice una cosa che le ha detto la nipotina “la zia mette troppa cipria nel trucco
“. La piccola ha l’occhio di aquila, però devo dire che quando dovevo accompagnare mia sorella in ospedale avevo dieci minuti per prepararmi. Una volta mi ha detto che un’occhio aveva la riga diversa dall’altro (poi con un occhio chiuso ci vedo davvero poco).
Mi dice anche che mio padre, quando le telefono, ripete sempre le stesse cose “deve smetterla di vestirsi da donna, digli qualcosa.
” e varie. Di nuovo aggiunge la preoccupazione di mio padre, che quando cambierò nome potrei perdere la casa (che rimarrebbe intestata a Gerardo). A parte che la casa per ora è della banca, la rincuoro che il cambio è fatto tramite un atto di un giudice e tutti, notai compresi, devono obbedire alla sentenza di cambio anagrafico e di genere. Poi mi dice che tira sempre in ballo la storia che magari i miei datori di lavoro “gli girano” e mi licenzino. Le dico che sono preoccupazioni infondate e che nel mio lavoro comunque conta cosa fai fare, come lo fai e non chi sei.
Dopo quasi un’ora facciamo un breve giretto e in un negozio vedo un foulard/pashmina che mi piace e non costa molto. Le chiedo se me lo regala, come regalo di compleanno in ritardo. “Così quando lo metterai penserai a me
“, esatto, mi ha letto nel pensiero.
Torniamo in paese, ma siccome ho ancora venti minuti e voglio stare insieme a lei fino all’ultimo istante possibile, parcheggio e rimaniamo in auto a parlare mano nella mano.
Prima di riportarla a casa la faccio scendere e ci abbracciamo più volte. Non si sa quando potremo vederci ancora. Spero che papà non le faccia delle scenate. Lei ha detto che sarebbero venuti a prenderla, senza specificare chi, magari una sua amica di vecchia data.
Tra le ultime cose che le dico, in piedi, è che “prima” avevo due amici storici (Massimo e Mario), mentre ora ho decine di amiche che mi vogliono bene e che se occorre mi possono aiutare. Mi chiede se c’è qualcuna in particolare per una relazione (non ricordo bene le parole). Ma le rispondo che al momento no, ma ho tempo.

La riporto a casa di mia sorella e ci abbracciamo ancora un attimo in auto e lei scende, mentre io riparto per non farmi vedere.
Ho il cuore caldo e mille pensieri. Dovrò ricordarmi queste sensazioni e forse lo scriverle qui mi aiuterà in futuro.
Scrivo ai miei titolari al lavoro che è andato tutto bene, confermo le quattro ore di permesso e allego una foto con mia mamma.

Sono agitata e non ho voglia di tornare a casa, mi fermo a Treviglio, che è di strada e vado in via Roma (la via centrale) dove in una pasticceria mi prendo una cioccolata calda e due dolci. Effetto doping per prolungare la sensazione di benessere. Passo poi al centro di Epilazione, dove saluto la mia amica e le accenno della cosa, parlarne mi fa bene.

Torno a casa indecisa se riempire l’ora facendo shopping di abiti oppure una breve camminata in paese. Siccome devo andare in bagno, faccio comunque sosta sotto casa e nello stesso momento arriva Viviana, una vicina della palazzina di fronte e rimaniamo a parlare mezz’ora. Dopo un po’ si aggrega anche il marito. Anche a loro racconto in breve di oggi. Lei mi dice che “prima” quando mi vedevano ero “musone” e guardavo in basso ignorando tutti, ora sorrido sempre e la felicità mi si vede in volto. Specie adesso, penso tra me.
Poi mando le foto a mia mamma che mi risponde:
Mamma Concetta “È stato bellissimo! Pura emozione. Mi è rimasto il tuo profumo addosso e una bella sensazione di vicinanza, mi mandi il nome, magari lo compro anch’io così mi sento più vicina a te , ti voglio un mondo di bene, ciao amore mio
”

Posto una foto praticamente a tutti i miei contatti Whatsapp e Telegram, riporto qui i più significativi.
Luciana “Che bella mamma che hai!! Bellissime tutte e due…
”
Daniela “Che bello! È una dichiarazione d'amore bellissima!
“
Brunella “Ma che meraviglia Bianca ! Tu sei specialeeeeee. abbiamo parlato a tutti di te e del privilegio di averti conosciuto . Grazie siete belle belle
”
Marzia “Che bellooo
, sono contenta!! L''amore va oltre. Un bacio alla zia da parte mia
”
Barbara “Come gli stessi colori! Sono felicissima per te!
”
Dina “Belle! Siete vestite quasi uguali. Due gemelle di età diversa
.”
Gusti simili (forse perché per anni a sua insaputa indossavo di nascosto le sue cose?)
Sara S. “Questo Paprika è un gran bel messaggio da leggere. Sono contenta per te!
”
Romana “Amore di mamma
”
Ulisse “Immagino! Sono emozionata io per te. Sono contento che sia andata bene. Giornata storica! Grazie per averla condivisa con me
”
Carmina “Sono contentissima per te
”
Graziano “Bellissime. Falle i miei saluti e complimenti. Ciao
”
Carla “Mamma mia!!! Sono proprio felice per te. Che grande donna
.”
Paola M. “Che bello!! Bella anche la mamma!
”
Evita “Finalmente il tempo è medico. tutto arriva tutto si trasforma, anche quello che pensavi impossibile poi diventa possibile e magari un giorno succederà anche con papà o magari no. non bisogna fossilizzarsi. è successo, quindi sì grata alla vita perché questo è un bel regalo no?
”

Ian “Chissà che emozione! Come è stato per lei vederti al femminile?
“
In foto e sul blog mi aveva già visto…non so dirti, tutti mi vedono “normale”, non so spiegarmi questa cosa…l’importante è stare bene con se stessi credo.