Oggi colloquio con la psicologa all’ospedale Niguarda, al mattino devo riempire un’ora e non ho voglia di mettermi al computer. Ultimamente ogni volta che cerco di usare il computer fuori dall’orario di lavoro non mi prende bene per niente. Vado al bar in piazza e mentre mi godo cappuccino con brioche inizio a sfogliare un po’ di fotografie, sono le primissime che ho dentro il telefono. Inizio cancellarne alcune perché sono troppo vecchie, uscite male, oppure c’è ci sono io in versione maschile con uno sguardo triste. Molto triste, eppure non mi sentivo così triste.
Decido di conservarne comunque una decina in vari periodi giusto per ricordarmi come ero.
In tutte avevo un volto triste e corrucciato, però che io ricordi cercavo sempre di fare delle pose sorridenti e non mi riusciva.
Mentre sto per lasciare il bar arriva la mia vicina Antonella e con lei c’è una signora di una villetta vicino e si accomodano ne parliamo una ventina di minuti, alla fine la mia vicina si offre di pagarmi la colazione, molto gentile.
Quindi parto in auto direzione Milano. Il viaggio in autostrada, nonostante un traffico assurdo e alcune code, mi ha stancato non poco. Appena arrivata all’ospedale mi sono bevuta un caffè nel bar, che è sempre ottimo.
La psicologa è arrivata appena prima del mio appuntamento, ma ricevendomi quasi dieci minuti dopo. Dovrei avere un’ora di colloquio, ma con lei durano al massimo 40 minuti e la rimbambisco delle cose successe nell’ultimo mese, soprattutto pensieri e riflessioni.
Le è piaciuta molto e mi ha chiesto di ripeterla quando le ho raccontato che se guardo le fotografie vecchie di me al maschile, vedo un tizio che conosco e non mi identifico più. Poi con i ricordi di cose che ho fatto e vissuto, se è successo qualcosa che mi ha emozionato all’epoca quelli sono ricordi miei, altrimenti è come se leggo i ricordi di Gerardo.
Quando le ho raccontato alcune cose e dubbi sul coming out e il mio aspetto che verifico sempre con foto e video, oltre che usare le migliori per il blog, mi ha detto “Bianca è difficile immaginarla come uomo!
”.
Anche questa volta c’era nella stanza una dottoranda che ogni tanto prendeva appunti e mi sembrato che entrambe anche questa volta si siano divertite parecchio ad ascoltarmi. Infine sul fatto che riesco aggiornare il diario del blog ogni “troppi giorni”, ultimamente faccio dei post che coprono un periodo di quasi dieci giorni, mi ha detto “che adesso sto iniziando vivere la vita ed è normale che non trovo più tempo per scriverlo e gestirlo
“.
Le parlo delle persone che frequento e i vari gruppi di varie fasce di età quali trekking, teatro, lettura espressiva, conversazioni del sabato, vicine di casa e amiche varie. Con alcune persone sento un legame emotivo più forte mentre con altre mi diverto, sto bene, ma sento come un mio distacco. La psicologa non comprende bene quello che voglio dire e allora aggiungo che prima della transizione sentivo sempre un distacco con tutti, quindi un notevole passo in avanti e nella socialità.
Appena terminato il colloquio, anzi il mio monologo visto che parlo quasi solo io, decidiamo le date per i prossimi quattro appuntamenti, così ottimizziamo il costo del ticket perché una visita oppure quattro pago uguale! C’è comunque il limite a quattro cose per ricetta.
Rosanna “Così, tutta colorata e fresca ti chiederei: ma sei sicura d'aver bisogno della psicologa??? Vabbe' alla fine passate un pochino di tempo insieme
“
Esco e vado nella zona dell’ospedale dove ci sono i bar e sono indecisa se mangiare pizza, fish burger con salmone oppure piadina. Vince quest’ultima e ne ho presa una inversione rotolo che conteneva il 50% in più, troppo. Scelta poco saggia visto che ho fatto fatica a terminarla prima di tornare all’auto mi sono presa un altro caffè per cercare di digerirla.
Il viaggio di ritorno è senza storia a cui segue il pomeriggio lavorativo fortunatamente tranquillo. Alle ore 18:00 mi collego per fare l’ultima lezione di pilates online. Purtroppo la mia insegnante solita non è disponibile e oggi faccio la lezione con la proprietaria. La signora Myriam che ha scritto che ci teneva a vedermi di persona dato che è un anno che non ci vediamo in persona. Dopo circa venti secondi conversazione e saluti mi dice subito che le “sono molto più aperta e tranquilla
“. Cavoli si nota davvero subito questo mio cambiamento!
Poi mi racconta della ristrutturazione della sua palestra che è stata veramente incasinata, ma adesso la palestra è completa. Le dico che ho visto i suoi video su Instagram e che mi hai fatto un po’ di nostalgia vederli.
Poco dopo si collegano anche le altre tre partecipanti e facciamo la lezione. Ogni volta che cambio insegnante si modificano anche leggermente gli esercizi e seppur impegnativi, questi di oggi mi sono sembrati facili, forse le altre erano più indietro rispetto come sono io. La signora Myriam è stata molto brava perché mi chiamata Iula e con la grammatica al femminile, l’unica cosa particolare è che quando si rivolgeva a tutte usava il plurale maschile.
Terminata la lezione è stata come una liberazione per questo cambiamento che però avverrà questa settimana dove dovrò trovare anche una nuova palestra e conoscerò persone nuove, sarà interessante e stimolante.
Scrivo un messaggio di saluto a Krysalinda, la mia insegnante di pilates online
“Ciao, volevo salutarti perché oggi è stata l’ultima lezione con voi, la settimana prossima andrò in una palestra vicino a casa. Grazie mille per tutto quello che hai fatto e sei stata fantastica! Tra le varie insegnanti che ho avuto sei quella che mi ha fatto più soffrire, più star bene e divertirmi. Con affetto Iula.“
“Grazie mille per le belle parole e magari ci rincontreremo. Un abbraccio grand
e“
Paola P “Anche la borraccia eco! Sei a la page!
“
Elena K “Invidiosissima del tuo stacco coscia ma forse te l’avevo già detto e più volte!!! Buon colloquio
“
Invece Paola P… Che nonostante ha gli occhiali spessi ha notato la borraccia dello stesso colore della maglia!
La psicologa si fa sempre quattro risate con me, prende qualche appunto, ma mi ha detto che suo scopo non è aiutarmi ma raccogliere elementi da scrivere nella relazione…Quindi le dico tutto quello che combino ogni mese
“Sei un pozzo di informazioni per tutti gli specialisti ai quali ti sei affidata! Dovrebbero pagarti !
“
Ma che borraccia…..va che gambe