Mattinata passata a lavare la scala del condominio. Stavolta non mi sono divertita come l’ultima volta perché non c’è più l’effetto novità. Anzi non mi sono nemmeno truccata.
Al termine mi sono truccata un minimo e sono uscita per la camminata di 5 chilometri. Ho registrato per 3 volte un vocale da inviare a Elena su quello che è successo ieri nelle due ore del corso di recitazione. La prima versione…non è partita la registrazione! La seconda versione la voce era troppo maschile, la terza andava abbastanza bene, ma dentro ci ho messo dieci voci diverse in base a quello che raccontavo.
Registro anche una versione per Elisabetta, la invio anche se sono incerta sulla qualità della mia voce, anche se so che le mie amiche vado bene così come sono.
Mi risponde con un vocale di commento e che anche lei mi vuole bene.
Dopo pranzo penso di fare un pisolino, poi arriva un messaggio di Stefania F. che ha iniziato un corso di lingua giapponese e le serviva una dritta sull’esercitarsi a scrivere su carta gli ideogrammi. Siccome è complesso messaggiare le telefono e stiamo un’ora a parlare sul corso di lingua, poi delle ferie saltate, quelle future e infine un poco sulla mia transizione e se ho iniziato la terapia ormonale.
Mi dice una cosa molto bella che adesso sono la stessa persona di prima e con in più il fatto che mi mostro come mi sento davvero senza veli. Questa è una cosa bellissima che accade soprattutto con le donne che una volta che riveli come ti senti, ti accettano come donna e tutto l’aspetto fisico e voce diventa a loro indifferente. Come mi disse Laura L. ‘ti vedo e sei una donna, la voce non è femminile, ma non so perché mi sembra tutto normale‘.
Infine mi chiede quale nome metterò sui documenti.
Al termine della conversazione le scrivo scherzando:
Per il cambio del nome mi piace molto Kyoko, ma non credo sia possibile…Kyoko Iula…il giudice non riuscirà a scriverlo…
Risponde “siiiiii, Adoro. Io ti chiamerò Kyoko.
“
Mentre scrivo queste note partecipo alla riunione transgender, all’inizio intervengo su alcune cose relative all’argomento se la mascherina aiuta oppure no a mostrarsi in pubblico come trans? Da parte mia è servito perché sono riuscita a uscire in pubblico senza la parrucca e adesso esco senza parrucca senza fare lo switch di personalità. Parliamo poi anche del corpo e degli abiti che da parte mia risulto sempre troppo elegante rispetto alle persone che ci sono in giro. Una trans che lo è da anni conferma che al principio ci si veste bene, ci si trucca perfettamente e si esce solo se perfetta, in seguito negli anni seguenti di transizione quando anche senza trucco si è del genere voluto si diventa come le ‘donne normali’ e si esce anche in tuta da ginnastica senza problemi, anzi a volte è preferito.
Hanno chiesto per craare un gruppo di lavoro dei volontari per fare iniziative dell’associazione, che esula dall’ auto-aiuto di questi incontri. Darò il mio apporto tecnico senza però mettermi in carico tutto il lavoro come mi era successo in passato in altre associazioni.
Mario “Cara Iula non prendertela ma devo dire che ammiro molto Gerardo. Credo sia (stato) l'amico più coraggioso che abbia. Ha saputo rinunciare al sé stesso che non lo rappresentava più per cambiare a dispetto di giudizi e difficoltà per dare vita ad una nuova persona che spero di cuore riesca a trovare la sua vera anima.
“
“Grazie del pensiero..davvero si incastra con quella che stamattina mi ha detto una mia ex-collega (ci siamo sentite a voce per la prima volta come Iula..causa suo trasloco e poi il virus si rimandava sempre l’incontro)…e tra le cose in comune abbiamo la passione per il Giappone…
“Adesso sei sempre la stessa persona di prima e con in più il fatto che ti mostri come ti sento davvero, senza veli.”..penso la definizione sia corretta…“
In serata ho fatto la conversazione del sabato ed è stata una bella serata. Partecipato senza parrucca stando sul balcone e mi sa che con loro sarà sempre così. Qualcuno mi ha anche detto che fa sempre piacere vedermi ridere e la tranquillità che emano.
Ho raccontato dell’atto di felicità che qui ho raccontato ieri, poi nei momenti di silenzio di gruppo, nessuna parla, sono intervenuta coinvolgendo le persone. Come Gerardo non mi riuscivano mai queste cose, non sapevo cosa dire oppure a chi chiedevo non rispondeva.
Un’altra cosa è che ho iniziato a messaggiare privatamente con alcuni componenti del gruppo maschi e la cosa mi piace, cioè avevo sempre evitato questa cosa.
Al termine delle due ore saluti a tutti e quindi pizza a domicilio, poi mi sono guardata due telefilm.