Nel pomeriggio mi viene un leggero abbiocco. Il sole esce un poco, ma non scalda. Che faccio? Da mesi ho un volantino di un negozio di scarpe, non vicino, ma sul depliant ha delle scarpe numero 41. Decido di farmi un giro in auto e mi godo il sole attraverso il vetro dell’auto.
Arrivo al negozio, entro e vedo che non esiste nessun numero 41 da donna. La commessa mi chiede se ho bisogno, le dico del numero e mi risponde “è un numero tosto
“. Già.
A 5 chilometri c’è un centro commerciale dove non sono mai stata e decido già che sono da quelle parti tanto vale provare ad andarci.
Parcheggio e fotografo il numero del posto, entro e vedo che più di metà dei negozi sono chiusi. L’unico utile è Deichmann. Entro sperando che abbiano qualche modello in più rispetto a quello di Orio Center. Vedo due paia di sandali con una piccola zeppa e decido di comprarli. La mia filosofia da qualche anno è che se trovo scarpe del mio numero, ci entro e sembrano comode le compro visto che di questo numero da donna non c’è mai molto.
Anche qui la commessa “Signora…” e mi vende anche una soletta adesiva riposante.
Torno a casa e il sonno aumenta sempre di più. Pochi minuti dopo entrata in casa mi butto sul divano e crollo a dormire.
Mi sveglio rimbambita e cerco di riprendermi. Suonano alla porta e c’é Carmina con un’alttra torta! Parliamo pochi minuti sull’uscio delle torte, delle diete, del mettere su peso e del mio che sono un figurino. Su una parola usa il maschile, ma la cosa non mi tocca più.
Da venerdì, dopo che ho fatto le sopracciglia disegnate, è come se avessi una maschera che mi dà sicurezza. Lo stesso effetto della parrucca, ma al naturale e quindi molto meglio e non ho lo switch di personalità e modi.
Esco per una breve passeggiata e provo i sandali che ho comprato. Da qualche giorno cammino a testa alta e mi sento a posto. Mi sento anche un pò figa. In giro le poche persone che incrocio mi guardano giusto un minimo.
La combinazione capelli da matta, sopracciglia da donna, volto liscio anche se con un minimo alone che vedo solo io, mi fornisce quella sicurezza di essere donna e sicuramente lo trasmetto.
Ho sempre qualche piccolo dubbio se vedano un maschio vestito da donna, ma che va tutto bene. Dubbio fugato quando rientro con un leggero mal di piedi. Incrocio una vicina che porta a spasso il cagnolino e mi dice che sto molto bene. Vorrei accompagnarla per parlare un poco, ma la stanchezza di oggi, le scarpe nuove mi fanno desistere.
Però lei ha visto la donna che mi sento e cerco di mostrare, quindi non vedono il maschio in abiti femminili, vedono Iula.
Rientro in casa e mi scrive Evita (la drag Perlaska) che mi consiglia una parrucchiera che conosce, la teoria della legge dell’attrazione funziona sempre di più.
Evita “Mi dimentico sempre di dirti che: se interessa, sul viale.monza c'è un negozio (in verità ora per privacy lo hanno messo al primo piano dell'abitazione) di parrucche strepitosi. La signora Franca fa questo mestiere da tutta la vita con una dedizione e delicatezza incredibili.
Franca ha anche dei capelli da aggiungere ai tuoi assolutamente naturali che ci mescolano. Mia cognata ha un problema serio 3 ne ha persi parecchi, con questo posticcio che mette e toglie alla sera, leggerissimo peraltro, ha risolto il problema.
“
Se vuoi ci andiamo a fare un giro, ti accompagno volentieri. Poi decidi con calma e senza impegno
Elena che risponde con vocale su quello che ha fatto oggi.
Oggi ho fatto ‘solo‘ chiacchiere (con mamma, la vicina sul balcone, l’altra vicina che ha portato un’altra torta) e shopping di scarpe da Deichmann, due paia di sandali con zeppa 4 cm, perché con il 41 quando trovo qualcosa è meglio non pensarci troppo che poi non le trovo più.
Ho scoperto che le sopracciglia (e i capelli da matta) mi fanno lo stesso effetto a darmi sicurezza (come e meglio della parrucca). Mi sento donna e un pò ‘figa‘. Ha aiutato molto il trek di domenica e la giornata di ieri perché con il Covid mi ero messa in pausa giusto quando iniziava la mia vita sociale come Iula e ora ha ripreso.
Ho anche scritto agli ultimi 4 amici ‘storici‘ che non sapevano ancora di me (ci vediamo ogni due anni di persona, ma ci conosciamo dagli anni ottanta!). Uno ha già risposto con un bellissimo messaggio.
Giornata di ‘riposo’ in solitaria che mi ha fatto bene perché domani riparto!
Un bacio! e come dice Rosenberg che non dobbiamo tenere a freno le emozioni e i bisogni: ti voglio un bene dell’anima. e citando Barbara che lo dice a me e vale anche per te ‘ringrazio il destino che ti ha messa sulla mia strada’.