Stamattina sono uscita per fare la spesa facendo il giro ‘largo’ che poi é lungo solo 300 metri di più, ma é più panoramico. C’erano in giro alcune persone per fare la spesa. La mia fruttivendola, la Laura, é super impegnata per le consegne a domicilio e ho dovuto attendere che finisse di prendere una telefonata con un ordine molto lungo. Ovviamente la cosa mi ha fatto solo piacere perché rimanevo fuori casa un pò di più, pensa come cambiano le cose nella difficoltà! Mi dice che queste persone che devono rimanere a casa non vedono l’ora di fare quattro chiacchiere con qualcuno e non dò loro torto. Ieri sono stata 24 ore senza parlare con nessuno e poi in serata per la prova su Hangouts

Ieri sono stata 24 ore senza parlare con nessuno e poi in serata per la prova su Hangouts del gruppo conversazioni mi sono entusiasmata perché a un certo punto eravamo in dieci in comunicazione. Mi ha fatto talmente bene parlare con i miei amici che nel sonno ho continuato a sognare di loro ed ero come Iula! Ho sentito il loro affetto e la loro vicinanza anche se eravamo distanti.

Dopo mezzogiorno ho fatto l’ultima lezione di logopedia con la transgender Paola. La prima parte della sessione è stato un ripasso di cose che mi aveva già detto, forse non si ricordava più dove eravamo arrivate. La seconda parte invece é stata molto utile perché mi ha fatto alcune osservazioni che mi saranno molto utili e abbiamo stabilito una serie di esercizi che dovrò fare. Mi ha consigliato qualche altra sessione per la messa a punto della risonanza, infatti con Anna eravamo arrivati lì senza approfondire. Sui tempi lei addirittura vorrebbe farle settimanalmente, ma in realtà ho bisogno di molto più tempo per fare gli esercizi e fare mie le cose apprese. Come mi ha raccontato la volta scorsa per lei era molto importante avere la voce femminile, per me lo é meno anche perché ho tante altre cose da fare su di me ed è meglio che mi prendo i miei tempi.
Cosa non faccio correttamente? Parlo troppo velocemente e quindi vado in tilt a cercare di stare dietro a tutto quanto, devo prendermela con molta più calma. Metterci un poco di teatralità nei discorsi, senza esagerare e in futuro abbassare il volume della voce e magari anche di un’ottava. Da alcune frasi che abbiamo fatto insieme mi è sembrato di sentire un netto miglioramento seguendo questi consigli.
In serata ho avuto una breve call con Barbara, in video, ed a un certo punto le ho fatto un esempio della voce con gola stretta e bocca larga ed è rimasta shoccata dalla mia voce diventata femminile. Peccato che non possa tenerla a lungo e pensare a cosa dire.

C’é questa normativa poco chiara che é stata estremizzata dai media sul fatto di ricevere un’atto di condanna giudiziaria se pescati in giro per un motivo non valido, però non c’é scritto da nessuna parte che é vietata una camminata in solitaria rispettando la distanza di eventuali incontri. Sembra però che alla gente finalmente abbia inculcato che non possono andare in giro a fare i deficienti, anzi moltissimi ora hanno paura a uscire di casa. Dal menefreghismo alla paranoia.

Esco a fare un giro e al ritorno mi chiama Barbara per fare un test con Hangouts, che ha il video un poco a scatti, quindi siccome abbiamo voglia di parlare mi richiama su Whatsapp.
Nel pomeriggio ha fatto una lezione teatrale a distanza con alcuni del suo gruppo di improvvisazione teatrale e mi racconta di alcuni esercizi molto creativi. Hanno simulato una chiamata tra mamma e figlia, solo che la figlia stava su una stazione spaziale. Quindi i dialoghi hanno preso subito una piega surreale e fantascientifica fino alla confessione finale: “mamma non dirlo a papà, ma ho messo un impianto neurale!
“
In effetti esercizi usando il mezzo di comunicazione per fare teatro sullo stesso é un’idea pazzesca!
Barbara mi ha detto che sono pazzesca perché sono sempre truccata e ben vestita, a parte che ero appena rientrata, utilizzo questi giorni per verificare i vestiti, la tenuta del trucco, la ricrescita della barba in vista di quando sarò Iula a tempo pieno.
Dopo cena ho provato a chiamare Graziano, ma aveva mal di testa ed è andato a letto presto. “Ciao Iula. Ieri sera non sono stato bene con un forte mal di testa.inizio ad accusare la prigionia chiuso a forza con la famiglia. Se vuoi oggi sabato possiamo darci appuntamento telefonico, cosa ne dici?”
Quindi mi sono vista un telefilm sulla moda degli anni ’70 in Italia e anche se al principio non mi ha appassionato, al termine della puntata ero presa e immedesimata nella protagonista.