Sono stata a Bergamo in uno centro specializzato per una visita preliminare, tutto bene per fare il microblading, le sopracciglia simil ‘tatuate’ , quello che rimane delle mie va bene come base e le farà sembrare meno finte, poi mi applicherà una ‘sfumatura’ e dureranno due anni (dopo 6 mesi un ritocco), poi mi ha consigliato un eye liner che allunga le ciglia e che funziona (RevitaLash Advanced Siero Ciglia – 3.5 ml. e costa 74€), una volta allungate se vorrò potrò fare ogni 5 settimane una ‘laminazione‘ che le alza, infine per unghie lunghe consiglia la ricostruzione in acrilico che dura 1 mese e poi va ritoccata. Ho scoperto un mondo di cose, alcune costose, per ridurre la manutenzione di Iula, perché truccarsi ogni giorno non fa bene alla pelle…soprattutto in alcune parti del viso.
Mi ha anche consigliato un siero per fare crescere le sopracciglia, ma non ho capito se lo metto dove non c’é nulla se crescono da lì.
Il centro estetico é dentro un appartamento, con lettino e ambiente medicale e pulito, intorno sugli scaffali un sacco di smalti colorati e bellissimi. La signora che gestisce mi é sembrata molto competente e simpatica che non guasta. E’ stato un momento particolare perché affronterò un cambiamento fisico non facilmente reversibile. Ricordo che quando mi ha parlato delle unghie per la ricostruzione siamo state mano nella mano e le sue erano favolose, però le mie erano le mani di una donna (della mia età ovvio) e la cosa mi ha colpita parecchio.
Non ricordo che voce ho avuto in quei momenti perché ero presa dal pensare e chiedere cose importanti.

Al ritorno decido di fermarmi a Orio center, ma scopro che oggi nella provincia di Bergamo sono aperti solo gli alimentari. La cosa mi ha fatto abbastanza impressione e ha aumentato9 la percezione che questo virus sia qualcosa di più e di non detto. Non tanto per me quanto per le persone anziane che ne sono colpite mortalmente. A casa parcheggio e mi faccio un giro a piedi in paese visto che fuori c’é il sole e non c’é vento gelido. Chiamo la mamma e parliamo un pò, io riesco ad usare di me la grammatica femminile ‘sono stata, sono andata’. Papà stà meglio che aveva una brutta tosse. Poi mi racconta tante cose e io parlo poco. Tornando a casa mi fermo dalla panettiera per prendere la ricotta, sì mi é venuta una voglia. Non ci sono clienti, il che é strano per sabato a mezziogiorno, parliamo un pò del virus e di qualche battuta. Ecco lì avevo la voce nuova e mi sono sentita Iula.

Prima di pranzare decido di mettere le unghie lunghe finte, se dovrò farle fare a breve tanto vale che sperimento subito questa settimana come mi sento e che difficoltà mi potranno creare. Mangio con qualche problema, lavo i piatti e mi corico un’anno per un pisolino perché forse nella camminata ho preso freddo.
Al risveglio delola mezzoretta ho il cuore che batte a mille e una sensazione negativa addosso, aspetto di calmarmi e poi mi alzo. La sensazione riguarda le unghie finte ed é come una voglia di toglierle. Le avevo indossate proprio all’inizio della transizione per un paido di giorni lo scorso Agosto, ma a parte la difficoltà ad usare le mani all’epoca non avevo avuto nessuna sensazione negativa.
Mi sono sciacquata la faccia, con difficoltà perché sono davvero troppo lunghe però prima di accorciarle vorrei sperimentarle in questa versione, poi oggi non vedrò nessuno perché abbiamo annullato la conversazione perché troppo in pochi e domani saremo dispersi ognuno a fare cose diverse. C’é solo un trekking, ma é troppo difficoltoso per la prima uscita dell’anno, inoltre non sono pronta comje Iula senza parrucca.
La sensazione é diminuita mentre scrivo queste righe sul computer e stò imparando a digitare senza troppo problemi, però c’é ancora come di una vocina insistente e latente sotto di me.
Mi sono anche guardata allo specchio per vedere se ero tornato Gerardo e non sarebbe una bella cosa. Nel riflesso non c’era Gerardo, ma nemmeno Iula. C’era un’altra donna.
Mi chiedo se sarà lei il risultato di questa transizione visto che gli altri due si scambiano di posto per la gestione del corpo visto che i piensieri sono sempre i miei.
Mettere queste unghie mi fa riflettere sul punto di non ritorno, che voglio oltrepassare, ma forse a livello inconscio c’é una resistenza.
Ora uscirò per una passeggiata lungo il fiume Adda, sempre se con queste unghie lunghe riuscirò a cambiarmi.

Sono riuscita a cambiarmi, ma due unghie si sono staccate. Alla fine ho deciso per una camminata in campagna senza dover prendere l’auto per arrivare al fiume. Per tutto il tempo mi sono sentita le mani fuori posto, ad un certo punto si é ristaccata una delle unghie ed é finita in strada chissà dove. In quel dito mi sono sentita meglio.
Ho provato a chiamare Graziano, ma aveva il cellulare spento. Avevo una mezza idea per domani di andare a fare una camminata lungo il fiume dalle sue parti. Però oggi con solo 5 chilometri mi sono stancata molto per cui domani mi sa che é meglio se rimango tranquilla senza farmi un’ora di auto per arrivare in quella zona.
Potevo chiamare qualcun altro, ma volevo prima capire quella sensazione di fastidio che avevo dentro. In certi momenti mi dava pure fastidio il seno finto come se fosse qualcosa di estraneo da espellere.
La mia camminata é stata molto spesso da donna, lo so perché mi osservavo l’ombra sull’asfalto. Ah già, non avevo la parrucca, solo i miei capelli scompigliati. Mi sono fatta un paio di selfie per rivedere che espressione avevo, chi ero davvero. Iula? Gerardo? Bianca? Non ho ancora guardato le foto.
La camminata é servita allo scopo di aiutarmi a mettere a fuoco alcune cose e questo stop forzato anche dei centri commerciali mi é servito a rallentare, fermarmi e guardarmi dentro.

A casa ho accorciato le unghie finte perché erano davvero impossibili da tenere, ho fatto delle foto alle mani per future referenze pensando se e quando farò la ricostruzione fino a che lunghezza sono comode e utili. Alla fine ho deciso di toglierle e…alcune non si tolgono!.
Attimo di panico e mi ricordo che a Agosto ho avuto lo stesso problema.
Cerco di forzarle leggermente con la punta della forbice, ma ho paura che salti via anche l’unghia. Cerco di ricordare se avevo comprato qualcosa per rimuoverle e dove posso averlo nascosto, ma non salta fuori. Dopo alcuni minuti con un panico crescente, riesco con calma a rimuoverle. Mi lasciano la colla ruvida sulle unghie però almeno le ho tolte. Sono costate poco e ne avevo altre 20 di ricambio, ma butto via tutto per non dover ripetere l’esperienza. Non so se vorrò fare la ricostruzione, magari prima lascio crescere le mie e spero che non si rompino.
Faccio la doccia e al termine noto che il seno é davvero in crescita. Faccio una foto per guardarmi da fuori ed é vero. Poi mi dedico al mio corpo con crema per i piedi, olio sulle gambe, crema corpo, smalto Scholls trasparente rigenerante. Un sacco di coccole che mi fanno sentire meglio.
Inizio a rientrare in me e quella sensazione che ho cose estranee addosso si calma, però decido per il reggiseno imbottito da corsa e abiti da donna, ma senza oggetti estranei. Non so perché ma così mi sento meglio e ugualmente femminile. Inizio a essere nella fase che vorrei essere donna ‘naturalmente’ senza troppi artifici.
Prima della doccia sentivo il rifiuto per bere la tisana al trifoglio rosso, dopo mi é anche piaciuta. Ora che scrivo non so davvero chi sono, ma mi sento a posto e solo un poco stanca per i 6 chilometri di camminata.