Non credo che ti aspettavi un post di questo genere! Il blog è il mio diario personale che racconta sia la transizione a donna che eventi a cui partecipo, inoltre è una fonte di informazioni per le donne transgender e ogni tanto contiene spunti di riflessione. Oggi il film “Barbie” mi ha offerto notevoli spunti di riflessione sulla condizione femminile e transgender.
Ieri sera sono andata al cinema per vedere il film di Barbie. In realtà non mi interessava molto andare a vederlo, ma ieri durante il pranzo di compleanno, mia nipotina mi ha detto che lo aveva visto e mia sorella ha confermato che è un bel film non adatto ai bambini sotto i dodici anni perché non capirebbero la trama e i messaggi, anche se si divertirebbero per le scene buffe.
Arrivata al cinema, mentre prendevo un caffè al bar, c’era un tizio che mi guardava in modo perplesso. Poi ha realizzato dove ci eravamo visti: entrambi eravamo a un mostra pittorica e lui stava con una mia compagna di teatro. Non so come abbiamo iniziato a parlare di film e anche lui è un appassionato degli anime giapponesi. Lui questa sera vuole vedere il film “Kursk”, storia su un sottomarino russo, con una trama un claustrofobica. Quando gli ho detto che andavo a vedere Barbie, ha risposto che non se la sentiva. In realtà, in sala c’erano alcuni uomini, ma perlopiù stavano accompagnando donne. A parte il mio amico Pietro, che va a vedere tutti i film che escono, questa tipologia di film prevalentemente “rosa” tiene a distanza gli uomini.
In sala, accanto a me, c’era una ragazza di quindici anni con sua madre. È stato interessante perché la ragazza ha riconosciuto tutti i cameo dei cantanti apparsi nel film, che mi sarei persa.
Il film era pieno di citazioni, soprattutto alcune che i bambini non possono capire. Ad esempio l’inizio è un rifacimento di “2001: Odissea nello spazio” co al posto delle scimmie, c’erano le bambine che giocavano con le bambole che poi rompevano, era esilarante.
La trama del film è molto adulta e piena di sottintesi e fino a metà del film non riuscivo a credere come mai la casa produttrice Mattel avesse autorizzato il film, la trama sembrava distruggere il mito della Barbie e i suoi cinquant’anni di storia. Tuttavia, trasmetteva un grande messaggio: ogni bambina può diventare chi vuole, proprio come le diverse versioni della Barbie, con qualsiasi mestiere, senza i limiti che il patriarcato impone alla società moderna, che è stato il messaggio finale.
Il personaggio del bambolotto Ken non è ritratto positivamente, poiché senza Barbie è del tutto inutile e nessuna mamma lo comprerebbe da solo. Quando fu posto in vendita, in quegli anni era anche uscito “Big Jim”, e tutti i bambini maschi avevano quello, perché schiacciando il pulsante sulla schiena faceva il colpo di karate e credo sia diventato il maschio macho con cui le bambine giocavano insieme alle Barbie.
Il film è un trionfo del colore rosa, di tacchi alti e di tutto ciò che è super colorato e pastelloso.
Marzia “Io direi…..Barbie altissima con gambe dieci e lode! Promosso a pieni voti il nuovo completo sportivo….e anche le scarpe ovviamente!!
”
Il film mi ha fatto riflettere su alcuni argomenti transgender. Spesso, quando racconto della transizione di alcune donne trans che conosco, dico che vorrebbero essere come delle Barbie e questo stereotipo spiega tutto il loro percorso: vogliono essere donne perfette e appena possono, si sottopongono a operazioni chirurgiche per modificare il proprio corpo. Alcune delle donne trans che conosco hanno fatto più di quindici operazioni e non riesco nemmeno ad immaginare quali possano essere oltre a quelle canoniche.
Confrontandomi con altre donne trans nell’associazione, sembra che io sia l’unica che ha lavorato prima sulla mente e poi ha iniziato a modificare il corpo, finora in modo naturale con ormoni che non sono sintetici. Tutte le altre, che sicuramente hanno una disforia di genere molto più forte della mia, cioè un odio verso il proprio corpo maschile, non vedono l’ora di avere un cambiamento fisico. Quando ci riescono, ottengono un fisico molto femminile, ma spesso hanno ancora una voce maschile, modalità di movimento e comportamento falsi e non come le coloro nate donne. Comportamento stereotipato come il nome della Barbie protagonista del film.
Nel mondo di Barbie del film, ognuna ha un ruolo e c’è una per ogni tipo di donna e mestiere considerato femminile. Chi di queste donne potrei essere? Non avendo lavorato sulla mente, forse alcune persone rimangono bloccate su una sola tipologia, mentre alla fine del film Barbie diventa umana con tutto ciò che compone una donna ed è una rappresentazione molto completa, credo di essere quella. Questa notte ho sognato di essere io a Barbieland e non riuscivo a trovare il mio posto perché ero limitata da una sola categoria.
C’è un momento chiave del film in cui viene detto come una donna deve comportarsi in un mondo patriarcale. Ad esempio, deve vestirsi bene, ma non troppo, deve essere professionale sul lavoro, ma non deve scavalcare gli uomini, e così via. Credo che gli ormoni e il desiderio di maternità giocano un ruolo chiave per subire il maschilismo tossico. Nei secoli scorsi ha di sicuro giocato un ruolo importante la forza fisica e violenza maschile per prendere possesso di donne, tenute in piccoli gruppi in modo da non potersi opporre. Le donne sono la maggioranza dell’umanità eppure il mondo è ancora patriarcale.
Tra l’altro, con la mia transizione, ho perso tutti i privilegi del maschio bianco cisgender, che non sono pochi. Forse anche per questo le mie amiche cisgender mi adorano, vedono il coraggio di essere me stessa e di avere perso questo ruolo di potere.
Ieri sera, dopo il film, ho incrociato il mio amico d’infanzia Massimo, che era andato anche lui a vedere anch’esso il film sul sottomarino, stranamente era della stessa durata di Barbie. Così siamo usciti allo stesso orario dal cinema.
Siamo rimasti nel parcheggio una decina di minuti a raccontarci alcune delle ultime novità. Quando avevo iniziato la transizione, con lui c’erano sempre altre persone, non siamo mai stati da soli come adesso, era come quando succedeva anni fa dove andavamo insieme a vedere i film il sabato sera. Per un maschio single, stare a casa il sabato sera sarebbe considerato da sfigati e andare al cinema con gli amici era un modo per evitarlo.
Negli ultimi anni mi ero chiusa un po’ quando lo incontravo, parlava solo lui e io ascoltavo, ma ieri sera ero più vivace e propositiva. Mentre rientravo a casa ho pensato che forse avrei potuto invitarlo a bere una birra da qualche parte, magari avremmo potuto raccontarci alcune cose che per anni non ci eravamo detti perché tra maschi non si parla di sentimenti, amore e sesso che non sia dire “mi sono scopato X”.
Oggi doveva piovere tantissimo, e invece ha piovuto stanotte e ora c’è un sole che spacca le pietre. Non avevo pianificato nulla per oggi anche se non c’è molto in giro. Mi sono svegliata alle 7:30 e chissà perché nel weekend che potrei dormire di più, non ci riesco mai. Mentre facevo colazione, decidendo se avessi voglia di andare a Brescia con la macchina fotografica (troppo caldo), mi è venuta l’idea di fare delle fotografie di me stessa come Barbie Transgender.
Jolisia “Certo se avete questi fisici stratosferici!
”
Ho indossato il completo rosa che uso per fare danza e Pilates, con i tacchi altissimi a spillo, purtroppo di colore rosso, perché non ho scarpe rosa.
Ho fatto qualche fotografia in posa e poi sono uscita sul pianerottolo di casa, dove avevo una scenografia migliore per farne altre. Per fortuna, il figlio della mia vicina non è uscito, la vicina è in vacanza anche se non si stupirebbe più di nulla con me.
Ho inviato alcune fotografie a molte delle mie amiche, oggi è il giorno dell’amicizia e forse così le avrei messe alla prova…, abbinando delle piccole frasi sperando di suscitare ilarità.
I titoli delle fotografie erano cose tipo: Barbie Dragqueen, Barbie Trans, Barbie DYP, Barbie Dancer.
Transgender Lebians “The doctor Barbie in the movie was trans and she was played by a trans actress
” Ho scoperto che nel film la Barbie dottoressa è trans, compresa l’attrice Hari Nef… la Barbie Trans è stata prodotta nel 2022.
Di solito, quando guardo le foto che mi mostrano di profilo, non mi piaccio ancora, ma in queste foto ho visto una silhouette e delle gambe fantastiche, merito anche dei tacchi alti che alzano i glutei.
Anna “Sei decisamente la nostra Barbie Pink Power
”
Alessio “buona domenica Barbie ballerina!
”
Silvia C.”Nooo ti prego….anche tu Barbie sei stupenda comunque
”
Elena A.”Una pazza meravigliosa
”
Francesca B.”Tanta invidia per quelle scarpe e per saperci camminare su!!!!
”
Jenny “Il passo Barbie.. voglio andare anche io a vederlo
”
Perché questa follia? Forse mi ha influenzato ieri sera Massimo, che siccome è da ottanta giorni senza lavoro e inizierà in una nuova azienda a settembre, mi raccontava che, rimanendo a casa e non essendo abituato da tantissimi anni, non sapeva più cosa fare. Da quando sono donna, non mi è più capitato di avere giorni di noia e di non sapere cosa fare. Riesco sempre a trovare qualcosa di interessante da fare e anche se è solo una camminata, come questa mattina, mi sento a posto, centrata e tranquilla dentro. Oppure per movimentare la giornata posso anche fare delle piccole pazzie come il servizio fotografico vestita da Barbie!
Ho trovato il testo esatto del film che racconta di come si deve essere donna nella società patriarcale e non è davvero facile, per viverci dobbiamo sminuirci in un sacco di attività rispetto ai signori uomini.
“Devi essere magra, ma non troppo magra. Non puoi mai dire che vuoi essere magra, devi dire che vuoi essere sana, ma devi comunque essere magra.
“
Devi avere soldi, ma non puoi chiedere i soldi perché è volgare.
Devi essere un capo, ma non puoi essere cattiva. Devi comandare, ma non puoi schiacciare le idee degli altri. Devi adorare essere una madre, ma non puoi parlare dei tuoi figli tutto il tempo.
Devi essere una donna in carriera, ma devi anche prenderti cura delle altre persone. Devi rispondere dei cattivi comportamenti degli uomini, il che è allucinante, ma se lo fai notare vieni accusata di lamentarti.
Devi rimanere bella per gli uomini, ma non così bella da tentarli troppo o da minacciare le altre donne, perché ci si aspetta che tu sia parte della sorellanza pur facendoti notare.
E sii sempre grata, ma non dimenticare che il sistema è truccato. Quindi trova il modo di riconoscerlo, ma rimanendo pur sempre grata.
Non devi mai invecchiare, mai essere scortese, mai darti le arie, mai essere egoista, mai cadere, mai fallire, mai mostrare paura, mai essere sopra le righe. È troppo difficile, è troppo contraddittorio e nessuno ti dà una medaglia ne ti dice grazie. Anzi, alla fine viene fuori che non solo sbagli totalmente ma che è anche tutta colpa tua.
Sono così stanca di vedere me stessa e ogni singola altra donna fare i salti mortali tutti i giorni per riuscire a piacere agli altri.
E se tutto questo vale anche per una bambola che rappresenta una donna, allora io non so più che dire.