Oggi ho partecipato a un evento a tema transgender nell’azienda farmaceutica Ipsen e l’unico problema è che si trova dalla parte opposta di Milano in una zona ad alto traffico, così avevo indicato il pomeriggio come disponibilità. C’è stato lo stesso abbastanza traffico, ma sono riuscita ad arrivare per tempo, con i miei soliti trenta minuti di anticipo.
Evento “Salute Inclusiva? Parliamone!” presso Ipsen!
Filippo Pietrantonio, oncologo medico di AIOM, e Bianca Iula, donna e attivista transgender, presenteranno un punto di vista unico sulle nuove frontiere di studio in oncologia e sui percorsi di accesso alle cure.
Parlare di inclusione è il primo passo per renderla reale ed effettiva: rendiamo insieme il mondo della Salute sempre più accessibile.
Elma Academy
Arrivata al piano dell’enorme edificio ho salutato e abbracciato le ragazze di Elma Academy, ogni volta ne vedo alcune nuove, ed anche il Dottor Filippo Pietrantoni, oncologo, conosciuto lo scorso anno all’evento di Assisi dedicato alla medicina di genere e oncologia.
Mentre i tecnici terminavano i preparativi per il collegamento online per il resto dei dipendenti dell’azienda sparsi per l’Italia, mi sono fatta fare qualche foto per il corso di fotografia, un paio sono curiose dove ho proiettato sul viso la slide di presentazione.
Arrivati i partecipanti in presenza, una trentina, tra cui le risorse umane, ci hanno microfonato con il microfono ad archetto , così ero libera anche di usare la testa per muoverla meglio.
Ha iniziato Massimo, il titolare di Elma, che ha introdotto l’evento, quindi ha dato la parola a Filippo (ci diamo del tu) che ha raccontato del progetto di AIOM a cui ho portato un buon contributo e soprattutto fatto compilare tanti questionari per la survey. Ha detto che si aspettava al massimo una cinquantina di questionari e invece abbiamo ne compilati 192, di cui il 60% grazie al mio lavoro in associazione e di contatti.
Non è andato a parlare di specifiche mediche e ha fatto una panoramica del mondo transgender italiano, il nostro rapporto con le strutture sanitarie e la prevenzione mancata sui tumori.
Infine ha presentato i due studi scientifici già pubblicati basati sulla survey e raccolti all’evento di Assisi (leggi articolo del blog) e qui c’è una novità importante, ve ne sarà un terzo e da oggi sono un’autrice medico scientifica!
La settimana scorsa mi ha scritto il Dott.Leone
“Ciao Bianca, ci siamo conosciuti l'anno scorso ad Assisi in occasione delle giornate dell'etica AIOM. Stiamo scrivendo il position paper di quelle giornate e ci piacerebbe avere il tuo contributo nella revisione del manoscritto. Se sei disponibile ti invio il documento! Grazie e a presto!
”
Il dottore mi invitava a leggere il testo in anteprima del paper (così si chiamano gli articoli scientifici pubblicati) con il riassunto del progetto, dei risultati e i consigli per il SSN per una gestione migliore e inclusiva delle persone trans e non binary.
Il testo è in inglese, senza troppi termini scientifici e di facile comprensione. È scritto veramente bene ed è un documento importantissimo per le persone trans. Non scrivo “comunità“ perché non esiste contrariamente a quanto si crede; c’è uno zoccolo duro di attivisti e divulgatori, ma non si riesce mai ad aggregare tante persone per progetti più grandi. Il massimo che fanno è andare al pride e poi è finita lì, durante il resto dell’anno spariscono dal radar.
Filippo dirà nel suo intervento di oggi, che una volta pubblicato il paper sarà tradotto in lingua italiana e messo sul sito di AIOM. Questo documento ha un’importanza gigantesca e AIOM è la prima associazione medico scientifica al mondo che pubblica questo tipo di informazioni e suggerimenti rivolti al sistema sanitario nazionale.
Dott.Converti “È davvero importante quello che stiamo facendo
”
Avevo risposto alla email ringraziando il Dott.Leone e indicandogli un paio di punti non chiari dove si mischiava la “terapia ormonale” e la “sostitutiva” che è poi quella relativa alla transizione di genere. Mi sono emozionata perché il mio nome è tra gli autori e l’associazione ACET viene citata ben due volte! In effetti ho contribuito alla survey, validando il testo e all’evento di Assisi ho raccontato della mia transizione e dei problemi che abbiamo tuttə a riguardo. Molte delle cose che ho raccontato sono presenti nel testo.
Stamattina ho ricevuto una mail dalla rivista “Journal of the National Cancer Institute” che pubblicherà il paper, dove dovevo indicare se ero un autore oppure ero solo citata. Il Dott.Leone mi ha detto che sono un’autrice, così mi sono registrata su un sito specifico (ORCID) che raccoglie e valida le affiliazioni, in breve ora sono un’autrice!
Dina “Bianca Laurea Honoris Causa in Medicina e Chirurgia
“.
Tornando all’intervento di Filippo ha detto che il numero di paper pubblicati negli ultimi anni a tema LGBT+ è aumentato, con quasi duecento pubblicazioni, segno che c’è interesse sulla tematica.
All’inizio l’ho lasciato parlare e mi sono limitata a annuire sul alcune cose e guardare il pubblico, poi sul finale Filippo mi ha guardata invitandomi a contribuire e sono intervenuta con brevi frasi a commento.
Nonostante la mia preparazione anche teatrale, avevo la gola con un raspino, avevo bevuto molto ed era bella idratata, credo fosse per lo più una piccola ansia per l’attesa del mio intervento, come stare dietro le quinte del teatro, pronta ad andare in scena. Un tempo infinito.
Non appena è toccato a me è sparita tutta l’ansia, il raspino e la gola secca, ero di scena e padrona di me stessa.
Massimo mi ha posto delle domande (concordate in precedenza, ma non le mie risposte) e sono partita rispondendo mescolando lo storytelling della mia transizione con fatti e aneddoti. Ogni volta adeguo il racconto in base all’audience, non mi piace ripetermi con lo stesso copione.
Anche stavolta questa tecnica ha avuto un grande impatto emotivo e dai commenti e domande che ho ricevuto nella parte finale dell’evento, hanno compreso quanto è difficile affrontare una transizione. È intervenuto anche uno psicoterapeuta che ha letto il mio blog e apprezzato. Con la sua professione, non ho nulla di personale, ma il fatto che ci debbano giudicare se una persona trans ha la “disforia di genere” invece di aiutare doverosamente a livello mentale è una delle battaglie che stiamo portando avanti riguardo l’auto determinazione di genere. Ho anche avuto uno scambio di opinioni su questo tema con due persone mentre eravamo al buffet finale, mentre divoravo un paio di pasticcini per ripristinare il calo di zuccheri.
La mia opinione sulle altre nazioni? In Spagna è stata da poco approvata una legge molto liberale, forse troppo, in sei mesi cambi documenti e hai l’assistenza sanitaria relativa. Da noi ci si impiega troppo, ma forse sei mesi sono troppo pochi soprattutto per le persone giovani che magari non hanno ben chiaro in cosa si stanno imbarcando.
Patrizia “Grazie Bianca per aver condiviso con noi il tuo percorso!
”
Elisa “Grazie Bianca, è stato importante ascoltare la tua testimonianza ed approfondire queste tematiche.
”
Elma “Grazie Bianca perché con te "Parliamone!" non rimane solo un titolo, ma diventa un invito vero e proprio a un dialogo che rendi sempre coinvolgente e arricchente!
”
Ho ricevuto il consiglio di continuare ad aumentare i contatti con le case farmaceutiche riguardo noi persone trans. In realtà non è poi così facile ed è un lavoro a tempo pieno già per una azienda, figurarsi noi volontari. Mi piacerebbe molto e non è detto che in futuro riuscirò a fare molti più eventi e progetti.
Un’altro consiglio similare è di contattare l’associazione endocrinologi, i medici che prescrivono la terapia ormonale sostitutiva, per sensibilizzare riguardo la formazione dei nuovi medici sulla tematica. Da una veloce ricerca sul web queste associazioni sono rimasti ferme al 2017 sulla tematica!
Maria “Grazie a voi Massimo Massagrande, Bianca Iula, Filippo Pietrantonio e a tutto il team di Elma Academy!
”
Avete trasmesso una passione genuina per ciò che fate ed una vera passione nel condividere temi così importanti.
Mi auguro che altre aziende come Ipsen possano supportare questa iniziativa formativa e dare ai propri colleghi l'oppotunità di approfondire i temi legati all'inclusività a 360°.
Terminato l’evento ho salutato tutti in Elma e la mia amica Francesca, ex collega. E’ anche merito suo tutto questo, mi aveva chiesto aiuto per la survey da cui è partito tutto. Prima dell’evento ha detto una cosa curiosa quando qualcuno le ha chiesto che differenze ci sono rispetto a quando ero un uomo e lavoravamo insieme: “È un’altra persona
”. Da quando ho terminato la rettifica dei documenti mi sono accorta di avere mollato quasi tutta la mia parte maschile, a livello psicologico, di ragionamento e di molti ricordi. Credo anche di ragionare in modo differente, ma non ricordo più come ragionassi prima. La parte interna del mio IO non è cambiata molto, oppure sì?
Proprio ieri ho buttato via il certificato di partecipazione a un corso di lingua giapponese fatto troppi anni fa, sopra c’è un nome che non mi appartiene più.
Francesca “Io effettivamente ti vedo molto cambiata rispetto a prima, sei più aperta, un un certo senso più “viva”. Ti ho offeso dicendo che ora sei un’altra persona rispetto a prima?
”
Non per niente, In questi mesi stavo cercando di fare “il punto” e mi hai aiutato a capirmi.
Mi senti davvero viva e mi fa piacere che si vede!
Prima tenevo tutto dentro
“Eh si è proprio questo che si vede
”
Francesca G. “Da ascoltatrice attenta posso dire che sia stata senz'altro una iniziativa arricchente. Di quegli incontri che davvero di lasciano maggiore conoscenza e sensibilizzazione.
”
Grazie ad ipsen per aver dato questa opportunità a noi suoi dipendenti e a voi speakers per aver portato una testimonianza cosi sinceramente sentita.
Sono tornata in auto, non prima di avere preso i pasticcini avanzati che sarebbero stati la mia cena. Mi sono cambiata d’abito per essere più comoda e farmi almeno un’ora di auto, ma ho trovato un traffico assurdo solo per uscire dal centro commerciale e dopo quindici minuti ho parcheggiato in una strada laterale per fare una video call relativa all’evento a cui parteciperò sabato.
Sarò al Novate Milanese Pride che per me è un ritorno, è stato il primo evento a cui ho partecipato come divulgatrice trans (leggi articolo del blog) e in un solo anno ne ho fatta di strada! Ci sarà una discussione a tema “donne LGBT+” io sono chiamata come donna trans a intervenire con il mio vissuto personale.
Ultimamente con l’associazione transgenere stavo facendo troppe cose e moltissime che non mi davano stimoli: segretaria e contabilità, gestire il libro soci e le iscrizioni, rispondere alle e-mail. Quello che mi piace fare è prepararmi per partecipare a questi eventi. È un bene avere preso la decisione di fare un passo indietro nell’associazione e rimanere socia e volontaria dove sono più libera di esprimermi senza dover rendere conto a nessuno.
Finalino: terminata la videocall di quaranta minuti il traffico era sparito!