Nel pomeriggio lavoro e poi smetto un’ora prima per tornare a ritirare la radiografia, quindi di nuovo a casa dove mangio qualcosa al volo, mi trucco e parto per Milano.
Stasera si riprende con le lezioni del corso teatrale, saremo dentro un ristorante che di martedì la sera è chiuso per riposo. Durante il viaggio provo il mio monologo ad alta voce e sì, la mia voce è diversa.
Siccome il ristorante è in centro, vicino al Duomo, trovare parcheggio gratuito sarà impossibile, da qui la decisione di lasciare l’auto nella zona dove lavoravo e prendere la metropolitana. Cambio le scarpe e indosso i sandaletti tacco 7, non dovrei camminare molto. Prendo la metropolitana e suscito qualche sguardo, penso sia per l’altezza, invece è per il seno. Me ne accorgerò a casa guardando le fotografie. Cosa è successo? Ora ho una prima naturale e mettendo la quarta di silicone ottengo una quinta misura, la “coppa E” è una misura troppo abbondante! Quindi quel seno finto sarà non utilizzabile, tranne se dovessi proprio esibire qualcosa magari in teatro.

Dopo 600 metri a piedi con i tacchi intorno al Duomo, cavolo di navigatore che anziché farmi andare dritto mi ha fatto girare intorno, arrivo fuori dal ristorante dove faremo la lezione di teatro. In realtà è una tavola calda e questa sera è chiuso di turno.
E’ stato bello rivedere i compagni di corso di persona. Quasi tutto il tempo l’ho passato seduta a guardare gli altri, si è partiti dal primo atto e io ci sarò nel terzo, però è stato bello vedere come si crea la recitazioni e i movimenti sul ‘palco’.

Alla fine interrompiamo il primo atto perché si fa tardi e si fa recitare coloro che non hanno fatto nulla, tra cui io. Però faccio da ‘supplente’ a Rosanna, la tipa che sostituisco non si è fatta viva da mesi. Leggo dal copione stampato, ma riesco da subito a metterci l’energia e l’interpretazione di una figlia “viziata” e penso anche la voce al femminile. Rifatta la scena un pò di volte per permettere a Rosanna di “entrare nel personaggio” passiamo a Davide, mentre lui si prepara faccio la sua introduzione a memoria, qui il copione è mio e mi sono ricordata il 90% del testo.

Terminiamo le prove e con Rosanna e Federica ci fermiamo da qualche parte a mangiare perché quest’ultima è digiuna da mezzogiorno. Causa norme Covid-19 alle undici di sera in piazza Duomo è quasi tutto chiuso, compreso il McDonald che non chiude mai. Ci accontentiamo di un baretto. Io ordino un cappuccino e una sfogliatella perché non ho fame. Ladri! Quando andrò a pagare scopro che ho speso 7€ , quasi come un panino! Non mi sembrava di aver letto quella cifra nel menù, ma non voglio litigare, sono stanca e di sicuro qualsiasi bar intorno alla piazza ha perso una cliente a vita.

A parte il prezzo, stare con due amiche 30 minuti a parlare dopo il corso è stato bello e ne avevo bisogno, anche per conoscere Federica che ci siamo viste 3 volte di persona e solo al corso. Nessuno ha sbagliato la grammatica e mi ha rivolto sempre come una Lei.
Tutta la serata mi sono sentita a mio agio e nel mio ruolo di donna.
L’unico appunto che mi faccio è che tendo a ingobbirmi per abbassare l’altezza se ci sono persone più basse con me, si vede nelle foto mentre leggo il copione e nelle foto degli aperitivi dei giorni scorsi.