Doccia, barba e camminata perché ho bisogno di sole e di luce. Faccio il giro del parcheggio come ieri e mi preoccupa perché mi stò abituando a fare meno strada e fare la stessa di strada in cerchio come un criceto sulla ruota. Giornata di lavoro con occhi stanchi e ho messo ben due volte la pomata, il collirio e lo spray.
Nella pausa pranzo altro chilometro camminato nel parcheggio, poi lavoro e a fine giornata foriamo di mezz’ora per sistemare alcune cose sul sito. Intanto Silvia e il gruppo del corso di teatro entrano tutti su Skype che mi riempie di notifiche e io devo finire di lavorare. Al termine si passa tutti su Zoom e si parla un poco. Saluto e mangio perché se faccio come ieri davvero non va bene a mangiare tardi e male. Alle venti e trenta prova tecnica per le conversazioni e abbiamo parlato per un’ora molto sul virus, teorie complottiste e varie sui blocchi delle passeggiate in solitaria che stanno per arrivare. Il tutto molto rilassante anche se guardare lo schermo del tablet ha contribuito alla stanchezza dei miei occhi. Quando guardi uno schermo si seccano le palpebre perché si sbatte meno le ciglia e non si lubrifica.
Al termine mi ricollego con il gruppo di teatro e ascolto che leggono il copione perché nel primo atto il mio personaggio non c’è. Eravamo in 14 connessi da tutta italia ed é stato interessante. Poi é caduta la connessione e siccome ero stanca morta non mi sono ricollegata, dai messaggi Whatsapp sono andati avanti fino a mezzanotte!
Bella questa tecnologia che ti tiene in contatto e vicinanza con gli amici, ma diventa stancante…poi domani avrò il compleanno a sorpresa di Paola e sabato le conversazioni.
Elisabetta “Ciao Bellezza! Ti ho sognato stanotte. Un bel sogno! Cantavamo insieme
”,
“Me lo segno e lo faremo davvero (ora sono quasi intonata dopo 5 mesi di logopedista).
”
Barbara “Che bella luce che hai sul viso. Amica, quando ci vedremo voglio starti attaccata come una cozza. Ho bisogno di contatto umano
” ,
“a chi lo dici…non tocco nessuno da quasi un mese…magari mi compro su Amazon una tuta spaziale usata così da poter abbracciare qualcuno…comincio ad avere problemi di concentrazione a programmare…se mi danno qualcosa di impegnativo lo faccio tutto di fila..poi quando mi fermo…puff..vado in tilt e dimentico anche alcune cose…(specie se non le ho scritte nel mio file delle cose Todo)”
Mi sembra di essere nel film ‘Il giorno della marmotta‘ dove ripeto le stesse cose ogni giorno in loop. Sveglia, barba, poco trucco ed esco. Però oggi vado a fare la spesa in paese e faccio due chiacchiere con degli umani che sono già stanchi al mattino presto. Loro occhiaie da stanchezza e io da troppo uso del computer.
Al mini market compro un paio di guanti per la casa perché in alcuni supermercati hanno messo la scritta che serve entrare con guanti e mascherina (quelle che mette la gente in garza secondo me sono inutili mentre sono introvabili quelle vere). Li terrò nella borsa perché non si sa mai, soprattutto perché nei super ci sono i soliti clienti che toccano tutto per scegliere.
Quanto sono femminile in questi giorni? Poco. Finché sono sola in casa provo comunque a stare vestita bene tutto il giorno e con un minimo di trucco. Indosso anche la parrucca per varie ore e pure le scarpe per simulare quando in un futuro andrò al lavoro e non avrò dei cambi. Cerco di non lasciarmi andare alla barbarie e alla routine. Però è dura perchè la mia leggera claustrofobia si sta estendendo e a volte mi sento ‘in trappola‘ anche a stare all’aperto nel parcheggio di fronte a casa!