Prima prova da viaggiatrice, preso il treno con il riscaldamento acceso, ma fuori ci sono 18 gradi e dentro si moriva. Sono tutta sudata. Ora sono tornata in temperatura e all’ombra con il vento fa fresco. In treno nessuno ha fatto caso a me, sono Felice. Intanto sto imparando a respirare con la pancia come fanno le donne senza muovere il seno.
Terribile! Tutti i negozi, ma proprio tutti sono chiusi la domenica, anche nel centro storico. Qualche bar è aperto ed alcuni ristoranti. Deambulo in giro, chiamo mamma e racconto di quel poco che c’è, sotto sento mio padre prima chiedere dov’è Norimberga (a destra della Svizzera) poi lo sento più volte dire di trovare una ragazza tedesca. Accidenti sarà dura spiegargli il mio cambio. Ha ancora la speranza che mi “accasi”. Io sono qui vestita da donna. Oggi pantaloni lunghi larghi, maglietta rossa con ampio scollo, chiodo nero, scarpe da tennis fosforescenti. Dovevo essere comoda, a malincuore e dopo 15 minuti di prove in camera.
L’unico aperto è il sexy shop 24 ore, ma è in una via dove una ragazza è meglio non andare.
Vago senza meta e mi stanco e basta e Gerardo che faceva spesso di questi vagabondaggi prende il comando. Di fronte alla chiesa la prima reazione a questo cambio, chiedo a un tizio se mi fa una foto, prima fa finta do non vedermi poi in inglese mi dice “no sir”, omofobia. Ho imparato che se l’altra persona non vuole avere a che fare con me meglio non insistere.
Al contrario stamattina a colazione la signora che gestisce l’albergo è stata disponibile e simpatica, sta imparando la lingua italiana e ci siamo divertite un poco. “Ich namen Iula” le ho poi detto in tedesco. Anche un anziano signore è stato simpatico con me.
Ho proseguito la camminata in salita ed arrivo al castello del Re. Ho fame, ma qui c’è solo il castello, niente baretti e niente bagni. Decido per la visita al castello con audio guida. Alla reception un gentile signore mi fornisce biglietto e guida spiegando in una specie di italiano cosa devo fare. Il castello è bellino, ma l’interno un poco misero con un sacco di riproduzioni. La seconda guerra mondiale qui ha colpito duro. In 40 minuti vedo tutto, andando in fretta nella sala delle armi e armature che a Iula non interessano mentre Gerardo ha visto di meglio altrove.
Scendo dalla collina mentre il vento si alza, più tardi pioverà e sarà un problema per la mia parrucca. Il vento è abbastanza forte e mi scompiglia i capelli, ogni tanto li tengo per paura che voli via!
Ora sono in un ristorante e sto aiutando la gastrite ho ordinato wuster, crauti e birra weiss. Sono passati vent’anni da quando venni qui e mi ricordo ancora i brat-wuster. Sono ancora strepitosi. Mangio lentamente per digerire dopo e far passare il tempo, con tutto chiuso c’è poco da fare. Alle 16 ci sarà un concerto d’archi in chiesa, poi non lo so.
Stamattina sono entrata nella cattedrale che è molto bella ed ha un fantastico organo a vista, ma non suonava. Mi sono seduta un attimo e parlato con Dio augurando fortuna al mondo e a me.
Intanto mangio con un leggero mal di schiena e cerco di stare dritta e composta respirando con la pancia e non con il petto. Cosa non riuscita in cima alla salita del castello dove sembravo un mantice, scoppiata per una che fa trekking una salitina cosi è da nulla. Iula sei fuori allenamento?
Prima di uscire dal ristorante bagno e mi sistemo il trucco, sarà cresciuta un poco la barba e i baffetti. Prima ho cercato di farlo in una stradina secondaria ed ovviamente da deserta che era si è magicamente popolata di gente e automobili!
Vedendo il lato positivo delle cose e osservandomi nelle vetrine dei negozi chiusi mentre cammino vedo una donna in movimento. Autostima in crescita.
Lo scopo della visita di oggi era perché il volo costava molto meno se tornavo di lunedì, però questo genere di city tour in solitaria che ha caratterizzato la vita di Gerardo negli ultimi anni, non va per nulla bene a Iula che adora la compagnia.
In un’ora ho mangiato sei mini wurstel , un pretzel e scritto queste note, meno male che ho il diario che mi tiene compagnia.
Barbara “Devi assolutamente venire qui…non sono la donna più alta, anzi…”, “Ti prego, siii, Andiamoci insieme la prossima volta
. E io ti ringrazio di cuore per la condivisione
“
Dina “Penso spesso alla tua vita, quella vissuta, quella in cui hai portato in giro ciò che non eri. E mi si riempiono gli occhi di sofferenza. Hai ricevuto tanti doni, la tua intelligenza, la tua sensibilità, la tua forza. Hai avuto in dono il corpo di un altro, ma tu sei più forte di lui e stai rinascendo, finalmente. Ti ammiro come non mai, sono felicissima di averti incontrata in quel cammino che non ci apparteneva ma che ci ha saputo regalare questa vicinanza. Continua il tuo viaggio, Iula, tesoro, non sarai mai sola.
”
Elena C “Bellissima foto e hai ragione una vacanza in solitaria e con tutto chiuso è da depressione. Io sono ad un trek con Tania. Siamo in pausa pranzo e poi via…..buon rientro
“