Due mesi fa si è aperta un’esposizione di fotografie in uno dei corridori dell’ateneo (apri articolo del blog). In quell’occasione avevo buttato lì la proposta che avrei potuto organizzare delle visite guidate alla mostra. La proposta è stata accettata e oggi ci sarà la prima, altre spero di poterle fare alla fine di gennaio e febbraio.
La data scelta è troppo vicina alle feste natalizie, ma ci tenevo a farne una “di prova” al più presto.
Oggi avevo cinque persone prenotate dall’università e altre dei miei contatti, che però si erano limitati a scrivermi “se riesco vengo”. Fino all’ultimo mi ero chiesta se qualcuno sarebbe arrivato.
Per fortuna c’era la mia amica Novella e avrei comunque fatto una presentazione, ma per fortuna e all’ultimo minuto sono arrivate delle persone e in totale erano ben 18!
“Bianca Iula alla mostra "Ri-scatti. Chiamami con il mio nome", all'Università di Milano-Bicocca: il 21 dicembre, alle 15, sarà lei ad accompagnare i visitatori
.”
Ero indecisa su quale abbigliamento tenere e avevo optato per qualcosa di comodo, abbastanza caldo e le scarpe le ho indossate appena arrivata in auto, non mi fido a guidare con i tacchi, seppure bassi.
Guardando le foto che mi ha fatto Novella durante la mia esposizione, mi sono vista un po’ troppo natalizia, ma lei e altri hanno detto che stavo bene ed ero professionale.
La visita guidata è durata ben due ore! Da parte mia il tempo è volato e non mi sono accorta di nulla, sono rimasta sorpresa che la mia voce ha resistito tutto quel tempo (anche se bevevo di tanto in tanto).
I miei ospiti hanno seguito con interesse e posto domande interessanti. Alcune di esse mi hanno dato nuove idee per futuri racconti sulla tematica trans e che alcune cose non sono stata completamente chiara nello spiegarle.
L’applauso che mi hanno fatto alla fine per ringraziarmi è stato come quello in teatro dove il pubblico apprezza il tuo lavoro, una bella gratificazione.
Arianna “Grazie Bianca!! Sono molto contenta!!
“
Sono stata “sul momento” tutto il tempo godendomi il presentare, raccontare aneddoti, ricordandomi anche di osservare a turno le persone per dare l’impressione che sto parlando singolarmente ad ognuno. Secondo Novella, però mi sono mossa troppo sul posto, un mio difetto che dovrò correggere e stare più statica. Più che altro non riusciva a farmi delle foto perché con la luce del corridoio, uscivano foto mosse!
Dopo alcuni giorni, dove non ero di umore alto, oggi è stato bellissimo. La “vera” Bianca è quella in mezzo alla gente a fare attività, a parlare e informare. Dovrò ricordarmi questi meravigliosi istanti quando sarò giù al prossimo ciclo ormonale in down.
Novella “...sei stata professionale e femminile in modo naturale.
“
Patrizio dal sito Diversity Management “Ti faccio i miei complimenti per la quantità e la qualità delle attività che ti hanno vista coinvolta; a maggior ragione, ci onora che tu abbia anche trovato il tempo per dedicarti alla stesura dell’articolo sulla pressione di genere.
“
Riporto anche qui l’intervista pre-evento e pubblicata sul sito dell’università e scritta veramente bene: