Oggi sono tornata a Milano per partecipare a un laboratorio di danza, nello specifico sulla samba. L’insegnante è un danzatore brasiliano, che si chiama Adriano, vive a Londra e parla molto bene la lingua italiana. Avevamo già fatto un altro laboratorio con lui ed era stato molto impegnativo oltre che divertente e appagante (apri articolo del blog).
Quella volta, già con un’ora di lezione era stata dura e avevo qualche timore perché oggi faremo due ore di lezione di fila!
Oggi eravamo sedici donne, che è il limite per starci nella stanza.
I miei timori sulla fatica non si sono confermati, le due ore sono volate in un lampo, anche perché la lezione è stata più leggera rispetto all’altra volta.
Come le altre volte dei laboratori di danza, ho portato le due videocamere per fare le riprese e fare un video ricordo, utile anche per ricordarsi i passi di alcune coreografie.
Alcune volte Adriano ci ha fatto fare delle pause di qualche minuto e ci ha intrattenute con dei discorsi motivazionali che mi hanno vista in perfetto accordo con le sue idee sulla vita.
In particolare ha detto che dobbiamo goderci questa vita e non pensare troppo al domani, anche perché non sappiamo se il giorno dopo saremo ancora vivi. A parte questa cosa scaramantica, è importante goderci le cose che facciamo e viverle sul momento.
Un’altra cosa che ha detto era relativa agli errori. A differenza di altri ballerini e insegnanti che pretendono di arrivare a fare coreografie perfette, lui ci tiene che noi sbagliamo qualcosa: è l’unico modo per imparare. Nel mio lavoro e in altre attività, infatti imparo molto più quando faccio alcuni errori che quando, miracolosamente, faccio tutto giusto al primo colpo.
L’energia di noi ragazze, unite alla sua era palpabile, anche se in alcuni passi, sbagliando, non eravamo così fluide, sciolte e rilassate per goderci la danza senza ragionarci troppo sui passi da eseguire.
Giuliana “Ci tengo a condividere con voi questo messaggio di Adriano.
”
Siete e siamo energiaaaaaaaaaaa.
“GRAZIE @adrianooliveiradanza per averci insegnato oggi non solo l’espressività della danza, ma anche che ogni giorno va vissuto intensamente e senza il timore di sbagliare. Dobbiamo essere felici, non perfetti!
“
“GRAZIE alle mie Dancers che accolgono sempre con entusiasmo le mie proposte e rendono danzailtuoviaggio un sogno diventato realtà.
“
“Oggi abbiamo viaggiato con la mente, un’esplosione di energia!!
“
“Bianca, se non ci fossi dovrebbero inventarti!
“
La tua dinamicità e il tuo animo gentile sono il tuo biglietto da visita.
GRAZIE per attraversare tutta Milano per venire al Dance Workout e per partecipare sempre con entusiasmo alle attività
Terminata la lezione, metà delle ragazze sono andate a pranzo in un ristorante, mentre ho accompagnato Adriano alla metropolitana che lì a breve, avrebbe tenuto un’altra lezione dall’altra parte di Milano.
Non ho mangiato al ristorante, perché sono ancora in ripresa alla gastroenterite e mi sembrava assurdo non spendere dei soldi per mangiare poco o niente.
Nel tornare verso caso, in auto ho messo in carica con l’accendino dell’auto le due videocamere. Più tardi sono andata a fare delle riprese per una performance relativa al contrasto della violenza contro le donne, dove c’è stata una sfilata davvero particolare.
Arrivata a casa, ho avuto giusto il tempo di farmi una doccia, copiare sul computer i file delle riprese della mattina e andare in un paese vicino per partecipare a questo evento.
Avevo visto un paio di fotografie di questi abiti, ma vedere quelli definitivi è stato un impatto notevole.
È stato fatto un laboratorio, durato un mese, dove le partecipanti hanno scelto un quadro, un tema e hanno realizzato degli abiti, usando scampoli e avanzi. L’abito doveva rappresentare qualcosa di tematico sulla violenza di genere.
Lo spettacolo è durato un’ora e tra alcune sfilate c’erano delle letture tematiche, tra cui una relativa allo stupro di Franca Rame che mi ha colpito tantissimo. La lettrice poi, ha interpretato il racconto come se fosse stata lei.
Lo spettacolo è stato emozionante e mi ha preso al cuore, alcune persone hanno anche pianto delle lacrime alla fine. Peccato che è rivolto solo a un piccolo pubblico di circa cinquanta persone che era presente in sala.
Tutto bene?
Non proprio. La action-cam, tipo la GoPro molto più economica, ha esaurito quasi subito le batterie e non ha registrato nulla. La macchina fotografica si è surriscaldata più del previsto, nella stanza c’era il riscaldamento molto alto, e un paio di volte si è rifiutata di registrare per via del caldo. Per quanto bella è una macchina fotografica Fujifilm da 2000 € e non la sorella “più grande” che costa ben .6000 €.
Alcune riprese le ho fatte con l’iPhone e anche qua sul più bello, si riempita la memoria e al volo ho dovuto cancellare alcuni video che avevo dentro, tra l’altro che non ho mai guardato.
Di solito, quando riesco a fare due riprese, poi è facile scegliere i pezzi di ognuna e realizzare un bel video, evitando scene di mosso della camera e quant’altro, ma questa volta dovrò inventarmi qualcosa per riuscire a creare qualcosa di decente da vedere.
Le signore che hanno fatto il laboratorio, erano quasi tutte del laboratorio, “Essere donna” (apri articolo del blog), che abbiamo fatto insieme e quando sono arrivata mi hanno accolta calorosamente con tanti abbracci. Lo stesso è valso per i saluti prima di andare via.
Dopo i saluti, sono tornata a casa stanca morta, due attività intense nello stesso giorno non riesco più a reggerle, soprattutto se una delle due è un’attività aerobica e fisica. Comunque, sono felice di non aver perso nessuna delle due attività.