Sono andata in ospedale in super anticipo, per fortuna, dopo tre giri in auto sono riuscita a parcheggiare a 500 metri e ho camminato sotto una pioggerella con l’ombrello, la sacca con dentro i seni di silicone per mostrarli al medico relativi alla dimensione che desidero e gli stivaletti con tacco 5 cm. Le sneaker con la pioggia scivolano e si erano bagnate.
In ospedale ho fatto poca fila per pagare 122€ della visita privata (quella con SSN sarebbe stata dopo otto mesi), scoprirò l’anno prossimo se potrò detrarre qualcosa dalla dichiarazione dei redditi.
In Lombardia sono seguita dal Niguarda e ho chiesto se da loro si poteva fare e mi hanno detto di cercare sul sito. Ci sono tre chirurghi, ma non si capisce se hanno esperienza con persone transgender e scoprirlo dopo aver pagato 200€ di visita che non si può fare con il SSN era fuori discussione, dopo ti mettono in lista con il SSN.
Ho scelto di andare da qualcuno con esperienza e Trento è a due ore di auto da dove abito.
L’operazione è gratuita, si paga il ticket e il reggiseno post-operatorio, ma solo perché ho la sentenza del tribunale che autorizza le operazioni chirurgiche necessarie (solo vagino plastica e mastoplastica additiva), quando ho fatto la rettifica dei documenti avevo chiesto anche questo (richiesta congiunta , apri articolo del blog).
Davide – oncologo – “Mi ricresce solo sapere che tu debba fare questi "viaggi" soprattutto abitando in una regione come la nostra
”
Sono salita al quarto piano dove c’è la “Breast unit” e mi batteva il cuore. Non mi emoziono mai in ospedale, ma oggi sarà un passo importante per portare avanti il mio percorso di affermazione di genere. Avrò comunque un anno di tempo prima dell’operazione tanta è la lista d’attesa, per decidere se farla per davvero. Al momento la voglio fare, ma dipende da quello che mi racconterà il Dott.Cristofolini e se il mio seno smetterá di crescere (da due mesi ha ripreso la crescita come in risposta a questo mio desiderio).
Ho fatto la visita in anticipo perché i due pazienti prima di me sono rimasti dentro pochi minuti. Il dottore è abbastanza giovane e anche simpatico.
Mi sono accomodata e tirato fuori i miei appunti mentre lui ha iniziato a raccontarmi tutto sull’operazione ponendo enfasi soprattutto sui rischi, al post-operatorio ed eventuali problemi. Nel frattempo gli davo retta e scrivevo sul blocco le sue risposte.
Alcune cose che mi ha detto le sapevo e me l’ha confermate, mentre altre sono risultate più impegnative di quello che conoscevo e immaginavo. In particolare loro fanno l’operazione non partendo da sotto le ascelle come in altri centri, ma sotto al seno. Dice che offre meno problemi di inserimento e post-operatori. Ci saranno le cicatrici più visibili, ma guariranno.
Questa tecnica prevede i drenaggi post operatori (due tubi con delle bottiglie in fondo) e dovrò stare cinque giorni in ospedale. Ha detto che di solito mandano a casa i pazienti, ma quando la paziente viene da lontano ,possono tenerla un po’ di più in ospedale evitando il rischio che si rompano le bottiglie e il ritorno per togliere i drenaggi.
La visita preliminare si svolgerà due giorni prima dell’intervento.
Non dovrò fare sforzi per almeno un mese e non dovrò alzare le braccia per il tempo del post operatorio che è di 30 giorni circa. In questo periodo dovrò indossare il reggiseno speciale contenitivo. Nei primi giorni anche una fascia stretta per tenerlo fermo. Ne esistono diverse marche e mi ha detto che li vendono anche nei dintorni dell’ospedale.
Potrò riprendere a fare danza dopo tre mesi, mentre Yoga già dopo due perché il movimento fisico è più dolce e lento. Il reggiseno si potrà usare in seguito anche per fare sport in quanto è traspirante, anallergico e le tiene ben ferme senza strizzare, quindi i 100€ di spesa non saranno buttati.
Per 10 giorni dopo aver tolto i drenaggi, dovrò lavarmi a pezzi e solo dopo potrò fare una doccia completa.
Ovviamente con i drenaggi ci si laverà poco.
Potrebbero esserci dei problemi dopo un anno circa (per eventuali striature della pelle nel décolleté) e in quel caso comunque si farà da loro sempre con il servizio sanitario nazionale, usando un “lipo filling”.
Un altro piccolo intervento potrebbe essere necessario dopo circa 10 anni. Non esistono problemi di rigetto immediato, ma potrebbe crescere del tessuto tra la protesi e il seno e in quel caso farebbero loro con il SSN.
Le forme delle protesi sono di due tipi: a goccia e tonde, sceglierà il chirurgo ovviamente, mentre lasciano a me la a scelta se inserirle sotto-muscolo oppure sotto-pelle. Io ho risposto sotto muscolo e mi ha detto che con questa tecnica ci saranno meno problemi post-operatori anche se si muoveranno di più alzandomi e muovendomi, sarà in sincrono con i muscoli del petto.
Se nel frattempo il mio seno crescerà un pochino la forma sarà ancora migliore.
Le protesi sono chiamate “dual plane” perché si infilano e poi si aprono. Durante l’operazione ne inseriranno una piccola e poi un po’ più grande e via così fino a capire la dimensione in cui la pelle non si sforza. Per fortuna io non le voglio troppo grosse e gli ho mostrato i miei campioni di tette di silicone e più o meno ha detto che grosso modo ci siamo. Loro tendono a metterle non grandi in quanto i problemi nascono solo quando le tette sono enormi e la pelle non regge bene.
L’operazione si svolge in anestesia totale, cosa che non ho mai fatto, ma per quella locale non ho mai avuto problemi.
Mi daranno gli antibiotici, ma solo prima dell’operazione.
Non dovrò interrompere la terapia ormonale, come ha detto la mia endocrinologa, cosa che mi ha confermato anche lui: le ultime persone che sono andate hanno detto la stessa cosa “chi sono io per contraddire la sua endocrinologa?”.
Il dolore ci sarà per i primi giorni dipende dove è inserita la protesi, comunque in qualche giorno poi passa ed è sopportabile.
Oltre a questo ci possono essere delle perdite di sangue perché essendo sotto muscolo questo sarà stressato, ma non c’è da preoccuparsi.
Come creme post-operazione mi daranno un gel per cicatrici, per via della pelle stressata che sarà un po’ tirata.
In caso di rimozione sarà un’operazione semplicissima da fare.
Alcune donne si lamentano, quando le fanno troppo grosse, che non riescono a dormire a pancia sotto. Io non dovrei aver problemi perché ho imparato a dormire sul fianco.
Mi sono messa in lista d’attesa e ci sentiremo tra circa 11 mesi quando faremo una visita pre-operatoria, non servirà fare l’impegnativa al medico di base.
Per la malattia (sono una lavoratrice dipendente) la attivano loro per circa 2 settimane, dopo se occorrerà potrò chiederla al mio medico di medicina generale (il medico di base).
Mi ha stretto la mano uscendo ed ero molto felice e anche un po’ eccitata da tutto questo. Non sarà una passeggiata e mi impegnerà molto fisicamente, ma voglio davvero farla.
La farò per me stessa e non per farmi guardare e toccare da un partner.
Luciana “Cmq brava che hai trovato una soluzione con poca spesa. E si ma vedi poi con la schiena come va. Molte cose che fai adesso senza problemi, tipo trekking, poi è uno sbatti.
”
Elena “Dai, cominci a chiudere un cerchio!
”
Note sul reggiseno, trovate in rete.
Reggiseno post mastoplastica: dopo una mastoplastica, in particolare additiva, è necessario acquistare un reggiseno che avvolga e aderisca bene alle mammelle.
Un reggiseno compressivo indossato dopo un intervento al seno coadiuva la cicatrizzazione; inoltre è appositamente sviluppato per modellare correttamente e simmetricamente il tessuto.
Dopo l’inserimento delle protesi, infatti, il seno sarà più pesante, dunque, è fondamentale che il reggiseno regga le mammelle in modo ottimale tramite spalline larghe e che non seghino la zona. Il reggiseno inoltre non deve essere scollato.
La scelta della taglia è fondamentale. Un reggiseno troppo stretto può compromettere la circolazione e causare dolore, mentre uno troppo largo non offrirà il supporto necessario.
Un reggiseno con chiusura frontale è molto più facile da indossare e togliere, specialmente nei primi giorni post-operatori quando i movimenti delle braccia possono essere limitati.
Poiché il reggiseno compressivo verrà indossato per molte ore al giorno, è importante che sia realizzato in un materiale traspirante e morbido, per prevenire irritazioni cutanee. I tessuti più indicati sono quelli elastici e anallergici, che garantiscono il giusto equilibrio tra compressione e comfort. Controlla sempre che i prodotti siano privi di lattice e che siano certificati FDA (Food and Drugs Administration garantisce l’assenza di sostanze nocive)
https://www.lipoelastic.it/reggiseni-compressivi
https://www.lipoelastic.it/fasce-stabilizzanti-seno
https://www.anita.com/it/anita-care/reggiseni-post-operatorio.html
https://ortopediapalmeri.it/reggiseni-post-operatorio
https://eshop.revee.it/it/home/167-34663-reggiseno-julie-0303.html#/4-taglia-xl/11-colore-nero