In questo articolo riporto alcune affermazioni di donne transgender relative alla loro esperienza su questa tematica. Le tecniche disponibili sono diverse e rimando a questo articolo molto completo per i dettagli (apri link), ci sono anche delle illustrazioni, le controindicazioni e possibili problemi post-operatori.
Dai miei contatti con altre donne transgender sono emerse alcune cose che riporto qui.
In Italia con il SSN viene effettuata solo l’operazione di Inversione, inoltre la depilazione del pube la si deve fare mesi prima usando il laser Alessandrite. La durata dell’operazione chirurgica è di circa tre ore.
Andando all’estero in genere viene usato un “bisturi elettrico” che rimuoverà gli eventuali peli rimasti, meglio fare sempre il laser Alessandrite, ma non si avrà il dubbio che alcuni peli crescano all’interno della neo-vagina.
La durata dell’operazione nelle altre tecniche è di circa sette ore ed è possibile al termine avere delle “piaghe da decubito”.
Per i costi delle operazioni rimando a questo articolo del blog (apri articolo).
Seguono alcuni dei commenti anonimizzati per la privacy.
Dato che ognuna di noi è diversa non è detto che a tutte capitano le stesse cose, le sensazioni, i dolori. Restano comunque delle testimonianze comuni su molti aspetti.
Molte mi hanno detto questa cosa che riporto:
“Non ti consiglio di farla, anzi non fare l'operazione. Pensaci e solo se hai una grande disforia procedi. Non è una passeggiata."
“Dopo la vaginoplastica, è comune sperimentare delle fluttuazioni nel corpo. È normale percepire un temporaneo arretramento nel processo di femminilizzazione, ma col tempo, man mano che il corpo si adatta al cambiamento e alla presenza del nuovo genitale, tutto si stabilizza.
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“La malattia rilasciata dalla clinica inviata al Medico legale tuo di competenza poi deve essere timbrata dall’ambasciata e portata in originale all’inps…qui di seguito ti rimando al sito INPS (apri PDF)
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io sono impazzita e sto impazzendo per avere queste tre informazioni.
“Sono contenta di sapere che ti stai trovando bene dopo l'operazione e che hai ottenuto i risultati che desideravi! È normale avere domande sulla lubrificazione dopo una vaginoplastica, specialmente se hai optato per la tecnica peritoneale. Da quanto descrivi, è comune che il canale interno sia umido, mentre l'esterno possa richiedere un po' di lubrificante.
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Il fatto che tu stia usando VEA LUBRIVIT e ti stia trovando così bene è fantastico. È utile sapere che idrata la pelle e migliora l'esperienza, il che lo rende un ottimo consiglio per chiunque si trovi in una situazione simile. Grazie per aver condiviso la tua esperienza, potrebbe essere di grande aiuto per altre persone che stanno attraversando lo stesso percorso!
“Anch'io ho perdite costanti, ma noto che la pelle all'esterno è più secca, specialmente quando faccio dilatazioni o mi esploro un po'.
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“Oggi sono al quarto giorno dopo la vaginoplastica. Mi hanno rimosso i drenaggi e ho fatto le prime dilatazioni, e ovviamente l'ho vista per la prima volta. È bellissima, anche se ancora gonfia e livida.Ho scelto la tecnica dell'inversione perché avevo abbastanza pelle, e l'intervento è durato circa tre ore. I dolori ci sono, è inutile negarlo, ma con gli antidolorifici si riesce a gestirli fino al quarto giorno, quando finalmente ti tolgono quella fasciatura che comprime e i drenaggi. È un grande sollievo.
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Quando arriva il momento delle dilatazioni, il personale medico ti assiste nella prima e poi ti guida a farlo da sola. All'inizio la sensazione non è piacevole, ma ci si abitua con il tempo.
Se tutto va bene, verrò dimessa domenica o lunedì mattina. Mi sento felice, emozionata e immensamente grata. Questo è il momento migliore della mia vita, soprattutto quando la vedi per la prima volta e realizzi pienamente che ora puoi essere davvero te stessa.
“Voglio condividere la mia esperienza dopo l’intervento di vaginoplastica che ho fatto il 7 aprile, sperando possa essere d’aiuto a chi sta considerando questo percorso.
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Spoiler: SONO LA PERSONA PIÙ FELICE DEL MONDO!
Sono stata sottoposta a una scrotovaginoplastica con ampliamento peritoneale tramite tecnica laparoscopica robotica assistita. I primi tre giorni sono stati molto difficili: ho avuto nausea, febbre, dolori sia lì che allo stomaco, vomito causato dalla morfina, e fastidi dovuti al catetere e al tampone vaginale. Nonostante ciò, già dal giorno successivo all’operazione mi hanno fatto alzare, e dopo due giorni riuscivo a fare piccole cose da sola.
Il quarto giorno è stato cruciale: mi hanno rimosso tampone e catetere, e ho visto tutto per la prima volta, iniziando anche con le dilatazioni. Nonostante la mia sensibilità, il primo impatto è stato sorprendentemente positivo: tutto era al suo posto e molto riconoscibile. Ho pianto di gioia per un’ora, è stato uno dei momenti più belli della mia vita.
Sempre il quarto giorno, sono riuscita a evacuare e urinare senza alcun dolore o bruciore, cosa che temevo moltissimo. Sono stata dimessa dopo una settimana, già relativamente autosufficiente (anche se ho ancora difficoltà a piegarmi, a sedermi per lunghi periodi e a dormire in altre posizioni che non siano supina, ma sto migliorando).
Attualmente sono in un monolocale della clinica e tornerò dopo 12 giorni dall’intervento per rimuovere i punti sull’addome, poi potrò finalmente tornare a casa.
Le dilatazioni, che inizialmente mi spaventavano e mi avevano portato a rimandare l’intervento, si sono rivelate gestibili: non sono dolorose e tutto dipende dal trovare il metodo giusto per sé (posizione, temperatura, uso di specchio o tatto, ecc.). Certo, richiedono impegno perché vanno fatte due o tre volte al giorno per circa mezz’ora nei primi mesi, ma le sto vedendo come un momento da dedicare a me stessa, per familiarizzare con il corpo che ho sempre desiderato.
Sono al settimo cielo per la gioia, anche se purtroppo le liste d’attesa – a cui ero iscritta anch’io – ora sembrano essere di almeno 3 o 3 anni e mezzo.
“Buongiorno ragazze, un mese fa ho fatto il mio intervento di vaginoplastica a Foggia e voglio condividere la mia esperienza, soprattutto per chi sta pensando di mettersi in lista.
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Mi sono operata nel 2023, una data che considero il giorno della mia rinascita. L’intervento, eseguito con tecnica flap peno-scrotale, è durato circa 7 ore. Mi hanno portata in sala operatoria alle 8 del mattino, e per le 16 ero già in camera. Il personale è stato eccezionale: dai medici agli infermieri, fino agli operatori OSS, tutti sono stati molto disponibili e attenti, quasi come se fossero amici.
Il terzo giorno ho iniziato le medicazioni, che all'inizio erano un po’ fastidiose e dolorose, ma con il passare del tempo sono diventate sempre più gestibili. Sono rimasta in ospedale per 8 giorni, e un paio di giorni prima di tornare a casa ho iniziato le dilatazioni. L'ultimo giorno mi hanno spiegato bene come farle.
I dolori, almeno per me, sono stati sopportabili, anche se ci sono stati alti e bassi. Fisicamente ci si sente un po' giù, perché non è una passeggiata, ma per chi come me si sente donna e ha disforia genitale, questo intervento rappresenta una vera e propria rinascita.
I controlli nelle prime settimane sono molto ravvicinati: io sono stata dimessa a dicembre e ho avuto il primo controllo il 14, poi un altro il 28, e così via. Ora, a un mese dall’intervento, sono ancora in fase di recupero, ma sta procedendo molto bene, come mi hanno confermato all'ultimo controllo. Il gonfiore sta diminuendo, anche se, come sapete, la guarigione completa richiede mesi. Continuo con le medicazioni fino a quando non cadranno tutti i punti, e devo dire che l’assorbente mi sta aiutando molto.
“Condivido la mia esperienza di vaginoplastica per offrire consigli e confronti!
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Nel 2022 mi sono operata privatamente a Pisa con la tecnica del flap peno-scrotale. L’intervento è durato quasi 8 ore, con l’uso di un laser robotico per garantire la profondità. Mi sono svegliata confusa, ma grazie alla morfina i dolori del primo giorno erano sopportabili.
Dal secondo giorno, però, i dolori si sono intensificati, soprattutto al collo, spalle e torace. È stato difficile far sgonfiare l’aria nella pancia, aggravato dal catetere, che ho davvero odiato. Tuttavia, giorno dopo giorno, ho iniziato a camminare e a sentirmi meglio.
Dopo tre giorni, rimuovere il catetere è stato traumatico, e le dilatazioni dal quarto giorno sono risultate fastidiose, anche se non dolorose. Domani sarò dimessa e, nonostante la debolezza e i punti, posso dire che l’intervento è andato bene e sono fiduciosa per il futuro.
“Ho una domanda forse un po' stupida. Mi sono operata nel 2015 e da allora ho sempre usato Flugenil per mantenere la qualità della mia vagina: aiuta con l'elasticità, la lubrificazione e a migliorare i rapporti, oltre a contribuire a un odore migliore.
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Voi cosa utilizzate? Conoscete altri prodotti altrettanto efficaci, ma con un odore più gradevole della canfora?
Mi sento un po' sconfortata perché parliamo spesso di ormoni e dilatazioni, ma ancora non ho trovato un* specialist* che si occupi della salute ginecologica post-operatoria.
Una risposta “Come erborista, consiglio spesso il gel di aloe puro per la secchezza vaginale. Non è una pubblicità, ma tra i pochi prodotti veramente validi per questo scopo c'è quello della Zuccari, disponibile in alcune parafarmacie. Ha un odore gradevole ed è adatto per la secchezza vaginale, sia in menopausa che durante la gravidanza. Potrebbe essere una buona opzione per te. Spero che questa versione sia utile!
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“Esperienza a 3 mesi dalla vaginoplastica peritoneale.
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Sono molto soddisfatta dei risultati finora. Le dilatazioni stanno procedendo bene, e grazie alle creme e agli ovuli prescritti dalla ginecologa, la guarigione sta andando molto bene.
Non mi sento ancora completamente guarita e vorrei che la mia prima esperienza post-operatoria fosse speciale.
Sono soddisfatta dell'aspetto estetico, anche se aspetto un anno per vedere la guarigione completa. Alcune zone interne delle labbra sono ancora gonfie e un po' rosse, ma spero che migliorino presto.
“Una bomba, ho superato la paura di toccarmi e non ho mai provato così tanto piacere in vita mia; ora riesco a vivermi la mia sessualità e il mio corpo in totale libertà, sono decisamente molto più disinibita .
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Una cosa che ho notato è che, mentre molte ragazze operate segnalano di non provare piacere durante la penetrazione, io invece lo provo (soprattutto con il Toy) e sono riuscita a raggiungere l'orgasmo senza toccare direttamente il clitoride.
Per ora, la profondità è di circa 14-15 cm.
Le dilatazioni sono noiose e richiedono tempo, ma le considero un sacrificio accettabile rispetto alla felicità e alla riduzione della disforia che provo ora molto meno.
Spero che la mia esperienza possa dare coraggio a chi è spaventata all’idea di operarsi.
“Desidero condividere la mia esperienza con la vaginoplastica, eseguita a Foggia con la tecnica dell'inversione.
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L'intervento è durato circa 6 ore e la degenza è stata di 7 giorni.
Dopo l'operazione, ho avvertito un forte dolore per circa un'ora, ma poi il dolore è migliorato.
Il giorno successivo ho iniziato a camminare e fare le medicazioni, che erano fastidiose ma tollerabili.
Ho provato più disagio durante la rimozione del catetere e dei drenaggi.
Mi è stato insegnato a fare le dilatazioni, iniziando con 14 cm.
Dopo la dismissione dall'ospedale, ho proseguito con 3 dilatazioni giornaliere per un mese e ora ne faccio una al giorno.
La profondità è stabile intorno ai 14-15 cm, con un canale elastico.
Sono tornata alla mia routine quotidiana dopo 14 giorni, affrontando un viaggio in treno di 9 ore con l'ausilio di una ciambella.
Ho riscontrato problemi iniziali che pensavo fossero infezioni, ma erano legati alla prostata e sono stati risolti.
Esteticamente, l'aspetto è migliorato notevolmente a due mesi dall'intervento, anche se non è ancora completamente sgonfio.
I miei primi rapporti con il mio partner sono stati soddisfacenti, anche se il canale è ancora stretto e ho alcune perdite.
Nel complesso, sono molto soddisfatta del funzionamento.