Oggi è il quinto anniversario di quando ho avuto il coraggio di uscire di casa in abiti femminili, l’inizio della mia rinascita. In realtà ci avevo provato due anni prima e avevo capito che non ero pronta per nulla.
In casa mi travestivo da donna (abiti in stile pornostar) e in seguito ho sentito l’esigenza di vestirmi da donna “di tutti i giorni”, sempre più normale e meno da diva. Non riuscivo però a girare la maniglia della porta di casa, per uscire nel mondo esterno. Sul balcone avevo messo una rete che non faceva vedere e di tanto in tanto uscivo con i tacchi alti, ma sopra non indossavo nulla di femminile. Cercando sempre di non farmi vedere da nessuno, ma c’era la voglia che non fosse più un segreto.
Solo una volta sono riuscita a uscire. Arrivata all’ingresso del portone ho visto la vicina ficcanaso arrivare verso di me, così sono scesa di sotto passando dal garage per poi trovarmela di fronte e che mi ha domandato “chi è lei?
“. Per momento ho avuto uno shock perché non mi ha riconosciuta e l’unica domanda che mi è venuta in mente è “con che tipo di voce rispondo?
”. Non mi ero mai allenata a cercare di avere una voce più femminile, in casa stavo da sola.
Le ho detto chi ero, lei ha sorriso, sono rientrata in casa disturbata e per due anni non ho più avuto il coraggio di uscire di nuovo.
Invece il giorno 8 Agosto del 2019, forse anche disperata, mi sono vestita e sono riuscita ad aprire quella maledetta maniglia della porta di casa, uscire dal condominio e mi sono sentita libera come mai in vita mia! (apri primo articolo di questo blog: l’inizio!)
Silvia “Tantissimi auguri Bianca
”
Per fortuna sei venuta fuori : il mondo ha bisogno di persone speciali come te
Ho riletto i post di quei giorni e credo che la mia vita fosse molto più intensa di adesso dove tutto è diventato quasi normale. Un momento atteso per anni e che non sempre mi godo appieno, non me ne rendo conto.
Quando ci sono questi anniversari è tempo anche di riflessioni di bilanci.
Mi sono resa conto che è un mese che non mi faccio un make-up decente. Quando ero al mare non serviva e poi con l’abbronzatura non riesco a valorizzarmi come vorrei. È stata anche una specie di sfida per cercare di essere me stessa al femminile senza troppi aiuti di cosmesi e di abiti, cosa non facile neppure dopo cinque anni dell’inizio della transizione di genere. Al principio sarebbe stato impensabile con la barba da nascondere sotto strati di fondotinta, indossare una parrucca e nascondere la mia fisicità.
Da almeno un mese ho capito che ho una “certa fisicità”, anche se mi sento più piccola, specie quando sono insieme alle altre donne, credo di occupare meno spazio. Nelle fotografie dove mi vedo il profilo sono grossa e abbastanza maschile. Non mi spiego perché di fronte e di spalle non lo sono. Oppure sono io che vedo cose che non ci sono e non ne vedo altre che esistono.
C’è sempre la pancia che non vuole sparire e anche il mio peso che non ne vuol sapere di scendere. Mi peso quasi quasi tutti i sabati mattina e sono sempre intorno agli 80 kg, di cui due etti di seno. Quando credo di aver fatto la brava e mangiato meno carboidrati scopro che il peso è aumentato.
Con il lavoro che faccio, molto mentale, ho bisogno di zuccheri e di carboidrati per riuscire a farlo. Vorrei perdere qualche chilo e cercare di avere una dieta migliore per me e senza eccessi. Aggiungo che la terapia ormonale porta ad aumenti di peso.
La mia lotta settimanale consiste nel cercare di mangiare sano, non troppi carboidrati, fare almeno 10.000 passi al giorno con delle camminate che aiutano la mia schiena (ho una lombalgia ), le gambe che rimanendo posizione seduta troppo a lungo hanno i muscoli meno fluidi e schiarire la mente (soffro leggermente di claustrofobia e lo smart working mi uccide).
Tutto sommato per l’età ho un ottimo fisico tonico e una forma un pochino femminile.
Vivere al femminile ha portato vivacità e leggerezza nella mia vita e posso esprimere i miei sentimenti, socializzare e fare tante attività di gruppo che mi fanno sentire bene e accolta come la danza e lo yoga.
Nell’essere donna ho “guadagnato” anche alcuni lati negativi, come essere presa meno in considerazione quando intervengo su tematiche tecnologiche. Ho scoperto che per il mondo del lavoro sono vecchia, donna e transgender (e questa è la parte che misteriosamente non suscita transfobia in lombardia). Tra cinque anni dovrei andare in pensione, ma al momento ho le energie e la voglia di fare cose di una ventenne, ma come spiegarlo?.
Ho timore di prendere i mezzi pubblici alla sera, il rimanere da sola in giro sul tardi. Devo porre molta più attenzione in alcuni ambiti quando sono da sola.
Sono andata in una zona del paese dove ho fatto il primo selfie al femminile, fuori di casa. Ho indossato una parrucca simile per verificare le differenze.
Francesca M.”Sei bellissima, e il mondo sarebbe molto più bello con persone come te!!!
”
Patrizia S..“Sai che ti trovo invece molto piacevole e poi la luce degli occhi…
.“
Sono soddisfatta di come sta andando la transizione anche se le tempistiche si sono rivelate più lunghe di quanto avessi potuto immaginare. Sette anni per arrivare all’operazione del seno e otto (minimo) per la vaginoplastica, tutto fatto con SSN.
Quanto mi è costata la transizione fino ad oggi? Ho speso circa 15.000€ in cinque anni! Il dettaglio ? Per il cambio documenti 5.500€, per l’epilazione laser circa 4.000€, terapia ormonale e ticket circa 1000€, cambio armadio e scarpe 3000€, più varie ed eventuali…
Non avrei mai immaginato di poter arrivare ad essere come sono adesso e c’è voluta una grande forza d’animo, resistenza e un lavoro interiore non da poco.
Ho ancora tante cose da sistemare sia dentro la testa che fuori e forse è un bene che mi tiene attiva e combattiva.
Ciao Bianca e buon quinto anniversario della tua/mia esistenza.