Sveglia e preparazione per andare a fare un trekking, c’é una parte di me che non vorrebbe, forse il mio vecchio me maschile. Combatto questa apatia e mi vesto, ma sono indecisa su cosa indossare. Farà caldo? Ci sarà vento? Ho voglia di mettermi i leggins attillati, ma dopo minuti mentre mi trucco penso che non sia una grande idea camminare in montagna con il perizoma contenitivo, meglio solo per poche ore facendo Pilates.
Alla fine opto per pantaloncini molto corti e maglietta tecnica. La novità è il toupet che mi fa avere un bel volto, lego i capelli a coda e sono pronta.
Mentre viaggio verso il punto di ritrovo a Bergamo mi rendo conto che é la prima volta che come donna vado con un gruppo di sconosciuti. Sì il toupet mi aiuterà nel mostrarmi donna, cercherò di non dire a nessuno che sono trans, sarà anche un test su quanto sono ‘passabile‘. Spero che non siano tutti uomini, anzi non ho idea di quanti saremo.
Arrivo con pochi minuti di ritardo e sono in sei che mi aspettano, indossano la mascherina anche all’aperto. Eh sì a Bergamo il Covid-19 ha fatto davvero male. Nel gruppo c’è una donna, meno male. Facciamo gruppi di tre e io vado sola con Mauro, quello che ha organizzato.
Siedo dietro indossando la mascherina e partiamo alla volta di Piazzatorre (dopo Foppolo). Sono una donna sola in auto con un uomo che non conosco, questa è davvero una cosa nuova. Mauro è uno che parla molto poco, per cui cerco di riempire io lo spazio. Gli faccio qualche domanda sul suo lavoro, i trekking che fa e poi parlo dei miei di trekking e vacanze. Arrivati quasi a Zogno ci becchiamo la coda che di solito c’é la sera al ritorno e ci facciamo 40 minuti quasi fermi. Riesco comunque a tenere viva la conversazione.
Dopo la coda ci vogliono altri 20 minuti di viaggio dove parliamo a tratti, mica sempre si deve parlare no? Finalmente arriviamo e il gruppo è già pronto che ci aspetta da 15 minuti. Vorrei fare pipì e prendermi un caffè, ma decido di resistere e partiamo.
La salita è molto ripida e con dei grandi lastroni di cemento che la rende meno interessante. Ci concentriamo ad ammirare gli alberi e il panorama bellissimo.
Il gruppo è composto da gente simpatica, solo io e un’altro siamo ‘nuovi‘, gli altri hanno fatto qualche attività insieme. La ragazza è sotto i venticinque anni e convive con uno del gruppo. Entrambi molto simpatici e alla mano, poi c’é un collega di lui e un amico che è’ chef a Bergamo Alta in un famoso ristorante.
La camminata dura solo 80 minuti, in cima c’é l’arrivo della funivia, il ristorante/rifugio specializzato in carne, il punto di partenza per una discesa da fare in mountain bike. Ci sono numerose bici parcheggiate, la seggiovia è attrezzata per portare anche le bici, ci sarà un bel via vai tutto il pomeriggio.
Nel prato antistante il ristorante ci sono dei tavoli e panche, ci impossessiamo di un paio e ordiniamo da mangiare. Quale tipo di carne mangiare? Salamella, brasato, cervo ? Scegliamo tutti il cervo accompagnato dall’immancabile polenta taragna.
Dopo aver mangiato il gruppo si fa 3 giri di grappe, io mi dedico a un caffè.
Non so come resisteranno al sonno dopo il pranzo e l’alcool. Stiamo al sole che sebbene non caldissimo picchia parecchio.
La coppia tira fuori dallo zaino le carte e si decide di giocare. Scelgono di fare un Poker in stile “Texas Ol’em“, io guardo e basta, questa variante non la conoscevo. Dopo alcune mani di gioco, lo chef vince tutte le carte usate come fiches. Viene proposto di giocare a Whist, nella variante Rumena.
https://it.wikipedia.org/wiki/Whist
La partita intera dura un’ora e mezza durante la quale di parla, si scherza, si gioca.
Al termine io arrivo terza in classifica, dopo aver brillato a metà partita.
A parte la serenità della giornata, mi ha colpito la facilità con cui mi integro con altre persone. Come maschio mi usciva bene, ma come donna sono ad un livello superiore. Mi sono sentita sempre a mio agio e come se li conoscessi da anni.
L’altra novità, grazie anche al toupet, è che sono stata donna per tutti. Nessuno ha avuto dubbi su di me e il non dover dire che sono trans, è stato un bel colpo positivo alla mia auto-stima, al sentirmi la me stessa.
Ovviamente nessuno poteva sbagliare la grammatica su di me, ero solo una donna alta.
Verso le quattro e mezza, cotti dal sole, prendiamo la strada in discesa. L’altro nuovo del gruppo, un insegnante di musica che ha studiato lo strumento basso-tuba, rimane leggermente indietro, lo affianco a distanza Covid e inizio una conversazione sulla musica.
Ripensandoci adesso forse ho tentato un approccio di cuccaggio con lui, senza che me ne rendessi conto, ho stimolato i suoi interessi, parlato di me su cose in comune con la musica e il ballo. Il tutto senza un secondo fine evidente, ma ho creato un legame per la durata della camminata.
Arrivati alle auto ci salutiamo, io e Mauro ripartiamo verso Bergamo. Parliamo molto poco perché siamo stanchi, coda in auto non ne facciamo. Solo quando siamo quasi arrivati riesco a trovare alcuni argomenti con cui parla a ruota libera, quella parte è stata bella anche perché penso di aver tirato fuori anche verbalmente il mio essere donna. All’andata avevo assunto una specie di approccio difensivo, parlando di cose in comune da maschi o sportive.
Mi lascia al parcheggio dove ho la macchina e ci salutiamo, a distanza.
La Iula di oggi mi è piaciuta molto, spigliata, sicura di se, aperta con tutti, sportiva quanto basta.
In serata dopo la doccia, mangio i due panini avanzati oggi e parlo un’ora al telefono con Graziano raccontando le cose dell’ultima settimana, non mi sembrava di avere avuto tutte quelle attività!