Questa mattina sono andata a fare il pieno di gas, aggiungere l’olio e poi ho chiesto se funzionava la pompa dell’aria per gonfiare le gomme. Me li ha gonfiate il benzinaio, anche se ero già pronta e farlo da me. Come maschio dovevo farmelo io, come donna ho scoperto questo vantaggio, ma è un vantaggio? Non ho sentito nessuna emozione a riguardo.
Dopo sono passata in centro dalla panettiera e poi dalle fruttivendole per comprare le cose che mi serviranno domani per andare al trekking. Finalmente una camminata in montagna dopo cinque settimane! E proverò anche la parrucca nuova.
Giornata intensa di programmazione web per sistemare l’e-commerce, appena termino alle ore 18:00 schizzo fuori casa per prendere aria con una passeggiata.
Sono sollevata che ho risolto, ma con un leggero mal di testa per la concentrazione di tutto il pomeriggio.
Serata passata a leggere e guardare un telefilm.
Niente di particolare è successo oggi tranne che durante il giorno due amiche mi hanno scritto cose molto interessanti

Dina “Tesorissima. Ho parlato di te alla mia libraia. Sta portando avanti un discorso sull’utilizzo del “neutro”, Per non discriminare le persone non binarie.
”.
Il neutro sessuale non è pensabile senza rischiare di violentare la lingua italiana -secondo me
Le battaglie sono ben altre
Se ti può interessare puoi seguire in Instagram “microcosmidiparole” tutto attaccato, E “libreriavirginiaecoMa poi, l’articolo indeterminativo ad esempio
”
Si userà senza?
Povero Dante!
Davvero!
“Leggi il libro “Mostruositrans” ad esempio.
”
https://www.erisedizioni.org/prodotto/mostruositrans-filomena-filo-sottile/
In realtà c’è un casino incredibile, nell’associazione transgenere abbiamo parlato anche di questo , il problema più grosso è capire davvero noi tutte queste differenze e varianti e quindi figurarsi gli etero cosa possono capirne.
In realtà c’è stato detto che si usa l’asterisco nello scritto anche se non sono d’accordo perché l’italiano comunque al plurale al maschile che comprende tutti i generi
Mentre nella lingua parlata in realtà esiste un simbolo che si pronuncia tipo la u Bergamasca che serve terminare le parole appunto non con una vocale di genere ma con questa generica.
Ma nessuno sa pronunciare esattamente questo suono, almeno se lo ricorda.

Maia “sei radiante come il sole.
Penso spesso del perché la società ha bisogno di definire se sei un maschio o una femmina. La definizione azzurro se maschio, rosa se femmina, è nata dalla pubblicità. Ovvero, eliminare il passaggio d'uso, dei vestiti e oggetti, da un fratello all'altro aumentando le vendite.
Quindi, la mia domanda: perchè tu hai bisogno di definire il tuo visuale con l'uso del femminile a 360° e non soltanto il sentirsi femmina? Facciamo che esistano 3 "luoghi possibili: Chi sono, cosa voglio essere e cos'è la mia natura.
“Chi sono è il tuo vissuto, la tua esperienza personale, la cultura in cui sei nata.
“
Ed è una cosa che ha fatto più danno che altro, capisco una serie di regole di comportamento rispetto agli altri che approvo, ma sono state applicate impedendo una qualsiasi valutazione di se stessi, di come ci sentiamo e di crescita personale e emozionale.
“quel vestito è da femmina“, solo perché è a fiori? Lo è se ha la vita stretta e altre caratteristiche fisiche che impedirebbero a un maschio di indossarlo, ma non la forma di design, il colore, la grafica.
“i maschi non piangono” e perché mai ci si deve tenere dentro tutte le emozioni?
“un uomo deve comportarsi così“, così come descritto nei romanzi e nelle pubblicità?
Insomma la cultura ingabbia e inquadra i generi senza scampo. Almeno quella applicata dalle famiglie ai bimbi e poi dalla scuola. Per fortuna l’adolescenza scatena una serie di cose che ci permettono di mettere in discussione tutto quanto, peccato che non ci è stato insegnato come gestire e capire il cambiamento.
“Cosa voglio essere è legato ai sentimenti e come tale se riferisce ai rapporti tra una donna o un uomo o nessuno.
“
La società spinge a trovarsi compagnia a qualsiasi costo. Nelle femmine è sempre fortissimo il desiderio di incontrare ‘il vero amore’, ma nessuna sa descriverlo per davvero. Dopo le delusioni, che possono anche durare anni quando ci sono di mezzo i figli, rimane comunque forte il desiderio inappagato che sfocia nella misoginia oppure nel riversare i sentimenti sugli animali da compagnia umanizzandoli.
Quasi nessuno guarda agli altri per come sono, l’aspetto fisico rimane preponderante. La cosa più devastante è quando si è definiti come ‘bravo/a ragazzo/a’, che è come quando uno chiede ‘come è la tua amica?‘, ‘E’ carina‘, (un cesso). Etichettiamo e giudichiamo tutto senza il beneficio del dubbio.
“Cos'è la mia natura, è determinato dal concepimento, maschio o femmina.
“
Dunque, pensi mai che potresti essere una nuova categoria commerciale a cui vendere un idea, come citato prima azzurro o rosa per esempio, da far credere che stai definendo "chi sei" con l'acquisto degli accessori femminili?
Qui entra la tua natura e il bisogno fisico sessuale che viene a mancare, oppure, come mi hai raccontato l'approccio maschile che hai ricevuto per strada dall'altra volta, può essere di interesse dall'altro perché diverso e fuori dagli schemi?
Essere transgender è una categoria commerciale nuova, solo che le ricerche di mercato non l’hanno ancora scoperta, soprattutto nel settore abbigliamento e intendo per tutti i ‘sottogeneri‘ della categoria transgender.
“Riassumendo: perché hai bisogno di "comprare" una identità femminile?
“
La trasformazione fisica da sola non è possibile, non si può diventare donna fisicamente semplicemente desiderando di esserlo. Inoltre i tempi necessari al cambiamento sono molto lunghi e il pagare per operazioni di chirurgia estetica dopo saresti ancora più artificiale. Il desiderio è quello di esserlo il più naturalmente possibile.
Durante questo periodo una serie di aiuti può solo giovare, oltre a farmi capire meglio chi sono davvero e se la direzione che ho preso è quella che voglio realmente. Esistono tantissimi ‘tipi‘ di donne e io non so ancora a quale tipo mi sento di appartenere.
Accessori come parrucche, abiti, cosmetici aiutano molto nel percorso di transizione, una specie di anteprima di come sarò in futuro. So che è una finzione, ma la considero più una simulazione di me stessa in determinate situazioni ed emozioni per comprendermi.
“Se dovessi rapportarti con un uomo cosa gli diresti? Come sarebbe il tuo essere donna davanti a un uomo?
”
Un mio amico mi ha detto che ‘sono una adolescente‘ ed ha centrato il punto. Sono agli inizi e non ho idea di come mi comporterò e se vorrò sedurlo.
Ho varie ipotesi, ma so che qualsiasi preparazione non mi servirà a molto e non ho l’esperienza necessaria. Non cercherò di essere qualcun’altra, nella mia precedente identità questo è stata una cosa negativa perché nessuna donna ha voluto guardare oltre la mia fisicità e quello che veniva definito come un ‘bravo ragazzo‘. Come donna la fisicità è un aspetto determinante dal punto di vista del maschio, forse riuscirò a far vedere la persona che sono veramente a una possibile compagnia (maschile, femminile o di che altro genere).

“ti lascio qui un video di Maura che parla dalla mistica della femminilità.
”
https://www.facebook.com/512668058872628/videos/212700279818708/
“Maura Gancitano è una filosofa, tra molti ruoli che ricopre è insegnante alla scuola Tlon, dove ho fatto dei corsi molto interessanti.
“
Nel video si parla di trovare la femminilità dentro di noi e non di fare quello che gli altri vogliono che facciamo, come ci comportiamo.
Anziché rispondere voglio citare con un anteprima del monologo del mio prossimo spettacolo teatrale (12 dicembre), di Massimo Amadei che lo ha scritto apposta per me (grazie di cuore).
“Perché dovremmo fare quello che non ci appartiene per davvero e dire quello che vorrebbe sentire la gente?
Per farli stare tranquilli e sentirsi dire “Uh che brava ragazza!”?
No, non bisogna giudicare, mettersi su un piedistallo per dire “Hai fatto bene! Hai fatto male! Avresti dovuto fare così”.
“
http://www.mondoinscena.it
Laura C “Cara, è molto generosa la tua scelta di mantenere un blog centrato soprattutto sulla tua esperienza personale.
”
Io ho "ripiegato" su un diario personale, privato, che mi è servito da spunto per molte altre cose che ho scritto in seguito.
Perdonami se torno sul linguaggio (lo sto facendo spesso, ma ame pare che sia un tema importante).
Tu scrivi: "In realtà c’è un casino incredibile, nell’associazione transgenere abbiamo parlato anche di questo , il problema più grosso è capire davvero noi tutte queste differenze e varianti e quindi figurarsi gli etero cosa possono capirne.
In realtà c’è stato detto che si usa l’asterisco nello scritto anche se non sono d’accordo perché l’italiano comunque al plurale al maschile che comprende tutti i generi."
Sulla prima parte di questo paragrafo concordo: manca tuttora una visione sufficientemente compatta.
Sulla seconda parte invece non concordo: quando tu dici che "l'italiano comunque al plurale maschile comprende tutti i generi" dici una cosa che secondo le regole grammaticale è vera, ma la lingua si forma anche in considerazione della cultura e in considerazione di come la cultura si evolve, si può cambiare.
Il fatto che il maschile plurale ricomprenda entrambi i generi non è un dogma, non è una verità come dire che l'acqua è bagnata o che la circonferenza si calcola moltiplicano due per pi greco per raggio.
E' una verità culturale e questa cultura può non piacere: a me non piace; è la cultura per cui tutto viene assorbito dal maschile che domina.
Se la cultura che non mi piace ha prodotto quella formulazione, non mi piace neppure la formulazione, e il mio accordo non si basa sulla regola per com'è, ma su quella che secondo me dovrebbe essere la regola.
Scusa il pippone :)