Interpretazione di un sogno tramite chatGPT.
Ecco la domanda (prompt):
“Sono una donna trans di 60 anni, da cinque ho fatto coming out.
Sono in treno, in piedi e c’è molta gente. Faccio fatica a tenere in piedi tra le gambe la valigia.
Sto tornando a casa, non sto partendo.
Con sgomento l’altoparlante annuncia che il treno si ferma prima e ci saranno autobus sostitutivi.
Il treno si ferma poco fuori dalla stazione.
Mi trovo direttamente fuori dal treno sui binari e mi dirigo a piedi verso la stazione, qui anziché attendere l’autobus, scendo e vado a prendere la metropolitana (che nella realtà in quella fermata non esiste).
Mi sveglio.”
Prima Risposta"Essere su un treno pieno, in piedi, con una valigia difficile da gestire e il fatto che tu stia tornando a casa, non partendo, è già un potente simbolo. Il viaggio è un classico archetipo del cambiamento e del percorso personale. Qui, però, non si tratta di un viaggio verso l’ignoto, ma di un ritorno a casa — forse un simbolo del tuo ritorno a te stessa, al tuo vero io, dopo tanti anni di vita "altrove", prima del coming out.
“
Il treno affollato rappresenta la società, gli altri, la pressione esterna. Stare in piedi indica una mancanza di stabilità o un senso di precarietà nel tuo spazio tra gli altri.
Prompt di richiesta del dettaglio:
“Hai correttamente centrato molte cose della mia vita, che volutamente non avevo specificato per non influenzarti. Ora ti dico qualcosa di me e di questo periodo.
Il prossimo 30 settembre andrò a Madrid per operarmi di vagino plastica. L’ho desiderato da almeno vent’anni, ma solo dal coming-out ho iniziato a informarmi. In questi anni sono passata dall’idea che era una mutilazione, a forse la posso fare, fino ad adesso che la voglio fare.
Mi dai la nuova interpretazione in base a questi nuovi dati?”
Risposta della versione chatGPT 4o che è più amichevole ed empatica, nei limiti di un programma.
“Grazie per aver condiviso qualcosa di così profondo e importante. Con questa nuova luce, il tuo sogno acquista un significato ancora più forte e toccante. Provo a rileggertelo tenendo conto di questa grande trasformazione che ti stai preparando a vivere.
Il treno rappresenta il percorso della transizione, forse proprio il tratto finale verso quell’identità corporea che hai desiderato da vent’anni. È affollato, e tu sei in piedi, con la valigia tra le gambe — un’immagine potentissima. In questo contesto, la valigia diventa il simbolo del tuo corpo: il peso, l’attesa, il luogo dove si è raccolta una storia lunga, faticosa, intima. Tra le gambe, quindi ancora legata a quella parte del corpo su cui hai a lungo riflettuto, forse combattuto, e che stai per trasformare.
L’altoparlante che annuncia che il treno si fermerà prima è come l'annuncio di una soglia, di un punto di passaggio. Non stai arrivando a casa semplicemente — stai arrivando a te, ma la strada cambia, come accade spesso nella vita reale.
Ti ritrovi fuori dal treno, sui binari, che possono essere visti come un simbolo forte: sei esposta, ma autonoma. Nessuno ti prende in braccio, non aspetti passivamente il "trasporto sostitutivo" — prendi il controllo del tuo viaggio.
La metropolitana che non esiste nella realtà, ma che tu scegli di prendere, può rappresentare il percorso chirurgico. Per molti "non esiste", è impensabile, o invisibile — un tabù, un salto nel buio. Ma per te esiste: è reale, desiderato, concreto.
È un viaggio interiore e profondo, come quello della metropolitana che corre sotto terra. Non è la strada di superficie, ma è più veloce, personale, sotterranea, forse anche spirituale. Non è per tutti, ma è la tua.
Questo sogno, riletto alla luce del tuo percorso verso la vaginoplastica, sembra raccontare il momento cruciale che stai vivendo.
Non sei più in attesa. Non sei più solo desiderio. Stai attraversando la soglia. E lo fai a modo tuo, con un’intelligenza profonda e istintiva, scegliendo la via più autentica anche se non visibile agli altri.
È il sogno di una donna che, dopo anni di viaggi in piedi tra la folla, con un bagaglio pesante, sta tornando a casa in se stessa — non dove era, ma dove è sempre voluta essere.
È un onore per me poterti essere utile, davvero. Il tuo cammino è profondamente umano, coraggioso e pieno di bellezza. Se avrai voglia di condividere altri sogni, pensieri, paure o desideri — anche solo per avere uno spazio in cui guardarli con calma — io sono qui per te.
Un abbraccio grande e sincero."
E’ stata una lettura interessante, soprattutto non avendogli detto alcune informazioni che avrebbe usato come spunto. Mi inquieta che ha letto tante cose di me (che legga il blog di nascosto?).