Oggi ho tenuto quarto e ultimo incontro del mio “Corso di attivismo LGBT+”. È stato più impegnativo del previsto realizzarlo e portarlo a termine. Per fortuna avevamo il budget da spendere grazie uno sponsor e sono riuscita a realizzarlo come lo avevo in mente (nextenergyfoundation.org). Lo avremmo fatto anche in un sottoscala, ma avrebbe avuto un impatto differente nei miei associati e volontari dell’associazione.
Quello che non avevo previsto era il tempo che ha richiesto per scrivere quasi cento pagine di contenuti da usare per le varie giornate. Avevo preso la decisione di consegnare in giornata le dispense del corso per ogni giornata; questo perché ho notato che in tanti corsi i partecipanti perdono un sacco di tempo a prendere appunti e non seguono completamente le lezioni. In questo modo solo uno dei partecipanti ha voluto prendere lo stesso degli appunti e ho visto tutti gli altri molto rilassati e presenti.
Prima di iniziare il corso ho avuto una piccola disavventura nel prendere il cappuccino e la brioche perché quel bar ho scoperto che era un ristorante e mi hanno fatto pagare due euro di servizio solo perché lo hanno servito al tavolo. Maledetti, se ne approfittano perché intorno è pieno di alberghi con turisti stranieri che non si rendono conto dei costi. Questa cosa di far pagare il servizio, spesso senza avvisare prima, è una tipicità italiana e secondo me è anche un po’ da ladri e non credo che il servizio vada ai camerieri.
Anche questa volta ho aperto con le chiavi il Centro congressi, siamo solo noi a utilizzarlo nel weekend e dopo la prima volta mi hanno dato piena fiducia, ma è anche una responsabilità. Per fortuna è andato tutto sempre bene.
Entrata ho iniziato a montare l’attrezzatura. La serie delle piccole cose negative stava continuando: non hanno messo il computer nella sala e io non avevo portato uno da casa (pesa troppo); non c’erano nemmeno le bottigliette d’acqua e infine alcune sedie in più erano sistemate alla rinfusa al centro della stanza.
Per fortuna il computer era nell’altra sala e ho anche trovato qualche bottiglietta d’acqua negli uffici. Per futura non ho avuto altri intoppi iniziali.
Entro mezz’ora sono arrivati i partecipanti e anche la mia ospite docente. Questa volta non è una persona cisgender esterna all’associazione, ma è la ex-presidente dell’associazione. Con lei al posto di fare una lezione frontale abbiamo organizzato una sessione di domande e risposte.
Dopo un’inizio con una lunga spiegazione da parte di Monica, la lezione si trasformata in alcuni momenti di brainstorming e anche scambio di opinioni su tematiche molto delicate tra cui minori transgender ed etica dei finanziamenti.
Su quest’ultima c’è stato un interessante e acceso scambio di opinioni e in effetti un eventuale donazione/finanziamento da parte di aziende poco etiche oppure che producono prodotti come ad esempio armi, non la accetteremo.
Sulla tematica minorenni trans, ognuno ha un suo parere diverso e non è davvero un tema facile. Inoltre a prendere parola nei media e pubblicamente sono persone cisgender, anche se genitori e sarebbe utile sapere cosa ne pensano i ragazzi trans. Non c’è una voce unica e un’opinione della comunità transgender. Spesso viene presa parola e decisioni “per conto nostro” da persone esterne al mondo transgender, e forse anche perché non c’è sempre un’opinione condivisa tra le associazioni.
L’argomento di oggi era sulla politica non intesa come azione di partiti, ma di informazione e scelta, presa di posizione su tematiche; l’altra metà della giornata sarebbe stata su come ottenere dei finanziamenti.
A pranzo siamo andati nel solito posto a mangiare la pizza che è molto buona (Berberè) e hanno i bagni gender neutral: non c’è la divisione maschio femmina.
Nel pagare ho avuto una piccola soddisfazione quando ho usato Satispay, che mi hanno aggiornato con il nuovo nome legale proprio il giorno prima. Il cassiere ha letto sul display il mio pagamento e ha chiesto conferma del mio nome: Bianca. Il non dover nemmeno pensare che possa saltar fuori il mio nome vecchio al maschile e dover spiegare le cose è di una liberazione incredibile.
Dopo pranzo è saltato fuori un altro piccolo problema tecnico sulla telecamera che partiva e dopo venti secondi usciva un messaggio che la batteria non era abbastanza carica e si spegneva, nonostante fosse al 30%. Per fortuna la parte importante da filmare era stata al mattino. Ho quindi registrato solo l’audio con il registratore portatile che mi servirà per fare un riassunto delle cose chieste dei partecipanti; per andare a creare delle aggiunte alle dispense.
Ho iniziato la lezione pomeridiana parlando del crowdfunding e come ottenere fondi in alcuni progetti ed elencato le piattaforme principali a cui potremmo appoggiarci e le modalità. Ho poi fatto un piccolo discorso su altri metodi di finanziamento, donazioni, partecipare ai bandi. A livello fiscale questi finanziamenti sono tutti a tassazione zero e con pochi problemi di contabilità.
L’ultima ora l’ha fatta Laura che è stata la mia altra co-docente e ha spiegato l’importanza di avere i conti a posto e soprattutto nei documenti presentati nei bandi. Un’associazione che sa fare beni conti viene presa in miglior considerazione.
Ha anche spiegato in maniera semplificata ma esaustiva, le due modalità per tenere una contabilità dell’associazione e noi abbiamo quella più completa. Mi è servita a chiarirmi in linea di massima alcune cose. Da tre mesi sono io che tengo la contabilità utilizzando un meraviglioso Excel creato da Laura che ha all’interno delle formule di verifica in modo da ridurre il più possibile eventuali errori. Nel mio passato al maschile, tanti tanti anni fa, ho tenuto la contabilità di un’azienda Srl con cui ero socia: inventavamo giochi da tavolo. Esperienza mi sta servendo adesso perché l’excel avverte degli errori, ma non ti dice in quale caselle vanno inserite le spese, ricavi, debiti etc. di una partita doppia!.
Alle 17:30 il corso è terminato, questa volta in maniera definitiva. Sicuramente ne faremo altri per formare i giovani attivisti e coloro che desiderano diventarlo. I materiali di base ci sono e non è detto che farò io la docenza e in vista della sperata espansione dell’associazione al di fuori dei confini milanesi serviranno davvero tante persone. Le basi le ho messe. Soddisfatta ? Molto e ho scoperto che i ragazz* mi hanno dato tanto con la loro gioventù ed energia. Si dice che “i maturi” debbano insegnare ai giovani tramandando i loro saperi. Vero, ma il confronto invece arricchisce molto di più!
Tra alti e bassi di umore mio, quando alcune volte avevo meno partecipanti, ho comunque portato a termine il mio progetto e ora abbiamo un piccolo gruppetto di volontari che dovrò coordinare per realizzare i progetti del futuro. Ci incontreremo una volta al mese per lavorare insieme oppure per ragionare su futuri progetti, sarà un sabato o una domenica pomeriggio per circa tre ore. Praticamente non si finisce mai, ogni cosa ne genera un’altra che non era stata prevista e in questo caso per me è una bella sfida.
Uno di questi nuovi progetti, che è nato come compito a casa, è la lettura a più voci di storie di persone trans dei secoli scorsi messe a confronto. Avevamo fatto una prova con due narratori, poi una prova raccontata in prima persona che però sembrava troppo l’intervista doppia. Infine oggi abbiamo provato con una introduzione e il finale lette da un narratore, mentre le storie rimangono fatte da due persone. Devo dire che questa è l’opzione migliore.
Nei giorni scorsi ho provato ad utilizzare l’intelligenza artificiale di ChatGPT, una novità che sta andando alla grande, per farmi estrarre delle informazioni di persone trans storiche dei secoli scorsi. In dodici minuti mi ha tirato fuori dei risultati interessanti che altrimenti avrei impiegato un paio d’ore. Fatta una verifica su Wikipedia e altri siti quasi tutte sono risultate corrette, si deve fare attenzione perché lo scopo di queste A.I. è di aiutarti e ho notato che tendono a cercare di inventare dei risultati mettendo insieme fatti differenti.
Ho provato anche a fargli scrivere il testo del racconto in prima persona di alcuni di essi. Comunque è stato un bell’aiuto, visto che non avevo il tempo materiale per predisporre il testo che abbiamo letto e verificare se funziona.
Dopo i saluti sono ritornata a casa in treno insieme una delle persone del corso e abbiamo continuato lo scambio di opinioni. Una volta a casa ho avuto il crollo fisico che mi aspettavo e mi sono sentita stanchissima. Di recente sto passando i sabati sera a riposare dopo le attività del venerdì e del sabato. Sto forse diventando vecchia?