Come è andata la mia prima esperienza come conduttrice di un talkshow?
Direi bene. Premetto che l’ho organizzato io, non ho solo partecipato questa volta!
“IL COMING OUT LAVORATIVO“
Dubbi E Timori Delle Persone Transgender E Di Genere Non Conforme
30 Giugno 2022 – 21:25
Milano Pride Square – piazza Santa Francesca Romana

Finito di lavorare ero stanca morta dal caldo afoso, mi sono fatta una doccia e mangiato un mini burger vegetale.
Ero indecisa sull’abito che secondo me era molto importante per lanciare un messaggio positivo. Molto da business woman? Fa troppo caldo, ci sono e ci saranno 32 gradi! Provo varie combinazioni e mi porto nello zaino da trekking una maglietta sportiva e leggins.

Parto già con l’abito dell’evento e leggins. Arrivata al parcheggio della stazione mi cambio in automobile, via leggins e metto la gonna lunga leggera, via maglia elegante e metto la maglietta tecnica.
Mi cambierò la maglia in loco.
Prendo il treno che è lentissimo e mi da venire sonno, meno male che c’è l’aria condizionata.
Arrivata a Porta Venezia scendo e cerco dove si farà l’evento. Rimango un po’ male scoprendo che è in una zona che non è il massimo con traffico e tram che passano.

Al momento c’è l’intervento precedente al mio e ci sono una decina di persone che assistono sedute.
Lo scorso anno faceva un caldo assurdo, ma era un palco vero e rialzato, invece qui è a livello del suolo e dietro c’è uno schermo enorme che farà si che il pubblico non to veda bene e farà caldo. Penso che la ripresa video sia uscita bene che poi è quello che mi interessava davvero. Lo scorso anno il video era stato visto da tremila persone.

Sono in largo anticipo e mi fermo in un minimarket ha comprare tre bottigliette d’acqua fredda spendendo ben 0,75€! Magari ci serviranno durante il talk.
Arianna è arrivata e scambio due chiacchiere per conoscerla meglio. Noto che rispetto alla telefonata è un po’ più sulle sue. Forse anche a lei non è piaciuto molto dove siamo.
Mi metto d’accordo con l’organizzatrice tecnica, una giovane ragazza che mi dice che è il suo primo evento e che oggi si era spento il videowall (lo schermo che fa da sfondo). Vede che so il fatto mio e si sente rassicurata.
18 anni a fare congressi e corsi mi hanno dato una certa padronanza di palchi, luci, mixer e telecamere.

Arrivata anche la terza ospite Elena iniziamo. Ah poco prima mi ero cambiata nella zona regia che ha dei teloni a terra…un rapido cambio e sono la presentatrice.
Purtroppo abbiamo solo i radio microfoni detti “a gelato” che hanno il problema di terminare la pila sul più bello e infatti Arianna ne farà fuori due di microfoni! Il palco era predisposto per quattro e noi siamo tre, recupero al volo un microfono, lo accendo e glielo passo.
Le saluto e faccio dire la qualifica lavorativa, poi parlo di me e del coming-out aziendale. Chissà se anche qui il feedback del pubblico avrà l’effetto sperato?
Il resto del talk show introduco dei temi e chiedo il parere delle mie ospiti, seguo lo schema che avevo ideato: scuola, cerco lavoro, coming-out sia nei colloqui che quando hai già un impiego, problemi vari e punto di vista delle aziende.
Sfoglio le mie cinque pagine di appunti e trovo spunti di discussione in ordine sparso in base a come procede la discussione. Per preparare il tutto ho lavorato tre giorni a fare ricerche e chiedere aiuto ai soci della mia associazione sulla loro esperienza dato che non esistono statistiche riguardo lavoro e transizione.
Ogni tanto guardava in camera, non il pubblico perché avevo le luci dei faretti negli occhi, e guardavo le mie ospiti…come una vera professionista di talk show anche se è stata la mia prima volta come conduttrice.
Riesco a fare terminare la discussione a 59 minuti dell’ora che abbiamo a disposizione! Una vera pro!
Ringrazio le ospiti, il pubblico presente e quello lontano…non ho capito se c’è stata una diretta Facebook…
Saluto e ringrazio le ospiti fuori dal palco e cerco di prendere il treno, l’ultimo.
Impressione delle mie ospiti, Elena fa parte della mia associazione e l’adoro. Sembra timida, ma racconta le cose molto bene e in modo chiaro. Arianna è una donna trans della “generazione precedente” e ho notato la stessa cosa dell’altra donna trans che ho conosciuto la settimana scorsa…come se il loro tempo fosse trascorso. Ad esempio quando le ho accennato della logopedia ha dato l’impressione che non è una cosa importante, mentre per le “nuove generazioni“ è una delle prime cose l’avere una voce adeguata.
Un’altra cosa che ho notato è che non sorridono mai, hanno sempre il volto tirato con un sorriso che sembra forzato. Forse hanno fatto qualche operazione chirurgica di femminilizzazione del volto che ha compromesso alcune parti?
È stata comunque molto utile per fornire il punto di vista della vecchia guardia per fornire il punto di vista sul mondo del lavoro a 360 gradi.
Scopro che ho venti minuti di attesa. Quando ho comprato l’acqua stavo cercando un bar di una tipa che ho conosciuto all’evento di settimana scorsa, ma lei non era ancora arrivata.
Mi nascondo dietro un pannello per rimettere la maglietta e togliere la collana, non si sa mai in treno sul tardi…iniziano ad arrivare persone e devo attendere, finalmente riesco nell’operazione di cambio maglietta.
Decido di riprovare e stavolta c’è. Il locale è pieno di gente “conciata” in tutti i modi. Solitamente è un locale per lesbiche, ma nei giorni del Milano Pride c’è di tutto: letteralmente! Mi offre da bere e parliamo una decina di minuti. Anche a lei era piaciuto l’evento in provincia e dopo aver fatto questo le do ragione. Avevamo più pubblico e non distratto.
Saluti promettendo di tornare con delle mie amiche e vado a prendere il treno per un lento ritorno a casa…il passante ferroviario è lentissimo!

Domani sera parleranno le mie presidenti dell’associazione, ma non me la sento di farmi due ore di treno e vista la “location” non credo valga la pena e la stanchezza che mi trascinerò.

Guglielmo “grazie bianca sei preziosa!
”
da Facebook “Ottima iniziativa, poi con Elena e Arianna formerete certamente una squadra fantastica.
”