Partenza per la vacanza a Moena, passa Paola a prendermi e facciamo quasi 5 ore di viaggio.
Parliamo molto e scopro che lo scorso anno l’impressione che gli altri avevano di me è che ‘non parlavo quasi mai’, mentre a me sembrava di parlare abbastanza!
Facciamo pausa pranzo nella stessa zona sosta dello scorso anno, dove ci sono tavolini in legno a bordo strada e un ingresso al bosco. Inevitabili i raffronti rispetto allo scorso anno, ma questa parte mi sembra la stessa a parte i miei abiti diversi.
Finalmente arriviamo a Moena e facciamo il check-in, viene chiesto un documento di uno dei due e dico a Paola di dare il suo così evitiamo troppe spiegazioni. A parte questo breve momento da ora in poi per l’albergatore sarò una signora.
Riempio la stanza con i miei bagagli, guardo il terrazzino che ha una vista sulle montagne incredibile.
Con Paola facciamo il giro dei negozi, indosso la parrucca perché non fa caldo e voglio che i Romani mi vedano ‘al meglio’, soprattutto di abbigliamento, ma non troviamo nessuna offerta interessante e torniamo all’albergo mentre arrivano quelli di Roma, gli stessi con cui abbiamo fatto il trekking lo scorso anno. Sanno di Iula, ma la vedono per la prima volta. Con Elena è un abbraccio con sorrisi, con gli altri giusto un saluto.
Questa oltre a essere la prima vacanza di Iula sarà anche la prima volta dove sarò donna a tempo pieno in un gruppo, cosa rimandata al lavoro visto che lavoriamo da casa.
Spero di aver portato tutti i make-up per non dover fare ritocchi troppo importanti.
Il trucco funzionerà e terrà fino alle 17 circa senza problemi, l’alone della barba si vede molto meno e facendo la barba con la lametta direi che sono al risultato ottimale. Per i capelli durante i trek porterò la fascia, così da proteggere anche le sopracciglia dal sole in alta quota, mentre in albergo opto per un cerchietto. Già perché sono cresciuti finalmente, ma in modo poco controllabile e sparano in tutte le direzioni.
Gli abiti sono quasi tutti unisex tecnici da montagna, sono mesi che non indossavo un pantalone! La gonna la metto solo all’interno dell’albergo perché la sera fuori fa freschino. Lo stesso per un paio di capi che ho portato che sono fuori luogo.
Anche tutte le donne del gruppo non indossano nulla di femminile.
Sarà una dura prova per me stessa! A parte oggi non indosserò più la parrucca.
La sera si cena insieme in una tavolata da otto, mentre gli altri ‘nuovi‘ sono in un tavolo separato. Non ricordo nessun flash o cose particolari segno che la serata è andata bene e mio mi sono sentita a mio agio.
Grande complimento da una partecipante dello scorso anno, fa la poliziotta a san pietro…di solito i trans si vedono e alcuni eccedono in apparenza per cui so ha una reazione di repulsione istintiva.
Io sono ‘genuina’ e anche se sono a “metà strada” non provoco nulla se non normalità e accettazione, per cui anche se ogni tanto non sono perfetta va tutto bene.
Poi secondo lei in 8 mesi ho fatto progressi enormi e soprattutto mi muovo in modo femminile, anche nel gesticolare.
Sono andata a dormire stanca ma tranquilla dentro.
PS: tutto il gruppo di romani mi hanno accettata senza problemi e per quelli nuovi sono una donna.
PS2: con una Elena c’è ancora la complicità dello scorso anno, non era amore ma comunque una bella cosa.
PS3: invece la poliziotta nei giorni seguenti avrà una specie di omofobia nei miei confronti, ma non me ne accorgerò fino all’ultimo giorno. Eviterà contatti e nello starmi di fronte a cena non parlerà mai con me. Addirittura una volta che ho preso con le mani un quadretto di pane, il suo poi lo ha preso dall’altro paniere. Infine dirà a Paola che sono troppo disinvolta ad andare nel bagno delle donne e a suo dire la cosa è illegale, dovrò informarmi su questa cosa.
Da una donna non mi aspettavo questo comportamento. Capisco che non devo piacere a tutti e che ci saranno sempre persone che hanno problemi e appunto molte sono nelle istituzioni che ci dovrebbero proteggere. E’ triste.