Serata al ristorante giapponese

Parto in direzione Sesto San Giovanni, arrivo di fronte al ristorante e parcheggio. Sono 15 minuti in anticipo perché ho preso l’autostrada. Il sole inizia a essere basso e l’avevo di fronte tutto il viaggio, un fastidio e quindi almeno l’autostrada è dritta.
Entro e mi indicano il tavolo. Mi guardo attorno e vedo l’arredamento usurato, le foto in internet devo avere tanti anni perché sembra tutto nuovo. L’effetto è quello di un vero locale in giappone, peccato che i gestori sono cinesi.

Mentre aspetto Barbara mi servono due bicchieri di spumante e due capesante. Barbara è vegetariana e ne mangio una nell’attesa che si protrae parecchio fino alla chiamata che le è impazzito il navigatore e non riesce a capire la strada. Lei è 500 metri da me e per fortuna le dico di andare dritto.
Finalmente è arrivata e ci abbracciamo calorosamente.

Ha un periodo incasinato con la casa, dipingendo e cambiando mobili ha tutto sottosopra. Poi ha i postumi da esperienza covid in reparto ed è un pò giù perché le sembra di avere fatto tutto per nulla visto che nel suo ospedale ora si è ancora più incasinati di prima con nuove colleghe che non ti fanno lavorare come si deve.
Ho scelto questo posto perché è a metà strada e abbastanza lontano da casa sua così dovrebbe aiutarla a ‘staccare la spina’ per qualche ora.

Ordiniamo alcune cose, ci facciamo fare qualche fotografia dal cameriere e parliamo tre ore di tutto di più. Questa volte anche alcune cose sul web e del mio lavoro.
A un tratto mi chiede ‘visto che hai esperienza sia da uomo che da donna, c'è qualche segreto degli uomini che le donne non si rendono conto?‘.
Bella domanda.
Le dico che veniamo educati a non mostrare debolezza in nessun caso, quindi esprimere poco i sentimenti, non piangere, non toccare gli altri. Con gli amici di vecchia data Gerardo non ha mai parlato di donne nel senso di sentimenti, emozioni, etc. Solo che l’hai conosciuta, te la sei fatta, e via su cose generaliste. Lo stesso per andare al cinema dove si privilegiano film d’azione americani e se c’è un qualche film d’amore quelli americani non fanno piangere.
Poi non ci si tocca mai, non ci si abbraccia e si tengono le distanze. Forse non ci si guarda nemmeno negli occhi.

Concludiamo la cena con un dessert al cioccolato per tirarla su di morale, da parte mia era un mese che non toccavo cioccolato e devo dire che mi ha fatto bene, ma non devo riprenderci l’abitudine, deve essere un evento piacevole.
Alla fine abbiamo speso il giusto, mangiato bene e ci siamo coccolate anima e core.
Usciamo dal ristorante e ci sediamo su una panchina a prendere la brezza della sera, la zona è degradata e per fortuna nessuno ci importuna. Parliamo altri 40 minuti, che chiacchierone che siamo.
Spero che la serata le sia servita come è mi sembrato, a me lo è stata dato che Barbara mi dà sempre una ricarica incredibile.

Pietro “La foto con Barbara è splendida. La luce, le ombre, l'espressioni del viso e la posizione dei corpi. I colori dei vestiti e dell'ambiente, neutri, evidenziano maggiormente i protagonisti. Complimenti.”