Questa sera al corso di teatro abbiamo iniziato a montare lo spettacolo come si deve. Dopo un breve riscaldamento, una specie di pilates con inspirazione dal naso e espirazione con emissione della voce, Marta ha letto un pezzo per farci entrare nello spirito della Circe.
Questa sera dovevamo venire tutte vestite di nero con qualcosa di elegante, le due ragazze più giovani effettivamente erano abbastanza sexy, io elegante, ma non da signora. La cosa che mi ha colpito molto e che Lia ha detto di sentirsi sempre donna, ma non ha ancora capito com’è il sentirsi femmina. Ci sto pensando anche io, mi sento più donna oppure mi sento più femmina, nel secondo caso come dovrei sentirmi? Mi interrogherò.

Altro argomento è stato sul corpo della donna. Riguardo al seno dove nell’antichità, soprattutto le sacerdotesse, lo scoprivano per mostrare il sacro femminino, non c’era niente di provocante oppure di erotico in quel mostrarsi. Era un simbolo di esternazione della potenza della donna e della sacerdotessa rispetto agli dei. Per un momento ho pensato che avremmo dovuto mostrare le tette, scherzo. Comunque le mie stanno continuando a crescere anche se più lentamente. Peccato perché speravo di non dover fare la mastoplastica additiva.

Infine Marta ha completato l’elenco e le dichiarazioni di noi studenti nel cercare una parola per come ci sentiamo indossando abbigliamento che ci faccia sentire più uomo e più donna.
I ragazzi hanno risposto:
Sicuro
Pronto
Libero
Originale
Neutro
In realtà nemmeno loro hanno saputo darsi una spiegazione migliore, mentre le ragazze ha tirato fuori di tutto, soprattutto termini emozionali.
Intraprendente
Svolazzante
Comoda
Sicura di me
Raggiante
Orgogliosa
Divertente
Ammaliante

Solo noi ragazze abbiamo iniziato a fare degli esercizi di camminata sensuale, mentre di sottofondo c’era una musica indiana stile Bollywood e abbiamo imparato a rimanere in equilibrio su una gamba e tenere l’altra morbida e strusciarla in semicerchio.
Quindi abbiamo fatto la camminata lenta con uno struscio dei piedi. Per l’esercizio ci ha fatto mettere un foulard come se fosse una fusciacca, abbastanza stretta, per ricordarci di come sentire la i fianchi e bacino.
Nelle varie descrizioni che ci faceva Marta, riguardo alla figura di Circe era con suggestioni e movimenti di come dovevamo sentirci sensuali, ammaliatrici, sicure di quello si vuole. Una parte di questi movimenti lenti e sensuali era relativa all’utero e al potere che alla donna sull’uomo. Almeno nel passato dell’antica Grecia se fossimo state delle sacerdotesse. Ecco, il mio problema è che io non ho l’utero, mi sono sentita nel gruppo come se mi fosse mancato qualcosa e non appartenessi completamente a loro, non so perché ho desiderato di averne uno, forse per sentire meglio quella canalizzazione per fare meglio l’esercizio. Pensieri strani, questa settimana va così.
Ho scoperto che mi sono allenata inutilmente per un po’ di giorni a provare a cantare il pezzo di introduzione che ci aveva suggerito. Giustamente Marta ha deciso di mettere una musica di sottofondo con una voce sensuale, quindi non dobbiamo più cantare. Per me comunque è stata una piccola sfida per verificare la mia nuova voce che effettivamente per alcune cose adesso sono intonata.

Abbiamo ripetuto l’inizio dello spettacolo, il pezzo che avevamo preparato settimana scorsa, solo che stavolta nelle camminate d’ingresso abbiamo inserito il nuovo movimento molto sensuale. Secondo Marte è andato molto bene, io non lo so perché metà del tempo davo le spalle a tutte, però abbiamo fatto un filmato e più tardi lo guarderò. Ho un leggero timore di quello che potrei vedere, ma sembra che nessuna veda in me la donna trans, sono una ragazza insieme alle altre. All’inizio degli esercizi mi sentivo leggermente rigida e poi sono riuscita a lasciarmi andare rimanere morbida e fluida, spero di esserci riuscita.

Ho avuto momento di riflessione che ho cercato di scacciare osservando le mie mani che non si muovevano in maniera così fluida e mi sembravano di colpo diventate enormi. Comunque questa sera ho imparato molte cose sulla fluidità dei movimenti, soprattutto quelli molto lenti.
Ho visto la registrazione prima di andare a dormire, come mi sono vista? Dal davanti vado abbastanza bene, vista di spalle ho tenuto le gambe troppo larghe, nel profilo tendo a ingobbirmi leggermente, forse perché sono la più alta di tutte. A parte qualche miglioria ho visto una me stessa femminile, meno male.

La seconda parte della serata i ragazzi hanno provato il loro pezzo, che sarà subito dopo il nostro, per me che comunque mi interessa anche il discorso di regia teatrale è stato molto interessante vedere Marta citare le varie soluzioni per far rendere al massimo i ragazzi, dare loro le intenzioni o chiedergliele e fargli risentire. Invece ho visto alcune delle ragazze annoiarsi.
Anche se la prima volta che provavano mi sembrava già buono, ma dopo i consigli di Marta la loro prestazione era tutta un’altra qualità. La loro ultima prova l’ho registrata io con mio telefono, stavolta ho cercato di gestire anche qualche inquadratura renderlo più film.
La serata è stata bella e esaltante come le altre lezioni e anche stavolta sono tornata a casa piena di energia e non sono riuscita ad addormentarmi subito.
Marzia, su dei commenti sull’intervento di Drusilla Foer a Sanremo, “Oh bene allora ne sono ancora più felice, perché ora hai il puzzle completo. Brava, io mi sono ripromessa di ricominciare a seguire le mie unicità in questo nuovo anno, perché essere unici è fondamentale. Splendida anche in total black. un abbraccio
”