Duro colpo al morale, al bar stamattina c’era solo la signora proprietaria e ha detto al barista ’fai un cappuccino per il giovanotto
’. Le altre volte mi dava del Lei/signora. Forse il trucco non mi è uscito come speravo? Oppure è l’età della signora…speriamo.
Poi sono andata in posta e lì ‘sicura, scusci tocca a lei’, ‘ah sì grazie‘…morale in risalita. Ho spedito il modem Tim perché sono passata a Vodafone. Prima di uscire mi ha anche chiamato un operatore Tim per farmi una contro offerta per rimanere con loro, ma le ho detto che per una qustione di principio non mi interessa perché mi avevano appioppato un contratto con condizioni non evidenti. Ho pensato solo dopo che potevo testare la nuova voce perché uno degli allenamenti consiste con parlare al telefono e se non capiscono che non sono una donna va tutto bene.
Quindi sono andata dal benzinaio e in cassa sono stata una signora. Il benzinaio mi sorride sempre mentre a Gerardo non lo faceva mai. Mi sono messa in viaggio alla volta di Orio Center con la missione di comprare delle creme da Lush (a Milano hanno i saldi, ma qui no purtroppo) e un paio di scarpe da ‘ballo‘ con tacco non troppo alto. Le scarpe le trovo e mentre provo quelle rosse mi viene in mente Aldo/Petronilla del corso drag. Non so se voglio prenderle e pensare a lui ogni volta. Provo un paio nere e questa hanno la suola meno scivolosa, ovviamente c’è solo il colore nero. Già che sono lì provo altre sei paia di scarpe e sandali vari guardandomi allo specchio. Vanitosa? Non ancora, solo che ora lo posso fare ed è bellissimo, prima dovevo acquistare sperando andassero bene.

Vado da Lush e c’è un commesso gay che mi serve, non conosce la crema che già usavo e mi propone altri gusti. Alcuni sono davvero troppo strani (banana ?) oppure esotici arabeschi. Poi vedo quello di cui stavo cercando, ora esiste anche in crema. Vado in cassa mentre mi prepara un campioncino gratuito di uno dei gusti esotici. Mentre pago la cassiera mi dice guarda che è uscito uno spray di questo gusto. ‘Mi fa impazzire‘ le dico. Il gaio commesso si offre di spruzzarmi una buona dose sul maglioncino e ovviamente lo acquisto. Per un paio d’ore quel profumo mi inebria.
Infine cerco di usare il buono sconto 15% da Sephora, rispetto ad altri negozi hanno davvero tanta roba. Trovo la zona di Urban Decay e quella di Huda Beauty. Entrambi hanno prezzo stellari e una qualità imbattibile. Scelgo una palette illuminante di Huda da 60€ e vado in cassa per scoprire che queste due marche non aderiscono mai a nessuna promozione. Decido di non comprare per ora perché non mi serve davvero e volevo usare lo sconto. Il tutto con la voce da donna non con tutti i toni che vorrei inserire, ma va già meglio.
Torno all’auto e quindi mentre sono di strada mi fermo in un supermercato a comprare un paio di cose e qui la cassiera con un ‘ciao cara , un’attimo solo‘. ‘Ciao Cara‘ avrei atteso per ore per il modo in cui l’ha detto!
Pranzo e mi corico un ‘attimo…invece dormo un’ora segno che la stanchezza accumulata inizia a farsi sentire. Tra meno di due andrò a Milano per le conversazioni e poi pizzata, sono indecisa se mettere già stasera le scarpe nuove. Che dite? Può una donna resistere alla tentazione di scarpe, abiti, gioielli?
Aldo/Petronilla “Cara Petronilla, stamattina ho pensato a te. Ero da Deichmann per comprare un paio di scarpe da ballo che mi serviranno domani. Tipo le tue, infatti appena le ho viste ho pensato a te e poi ho pensato ’non posso mica prenderle uguali e poi ti penserei ogni volta che le indosso’. Dopo averne provate alcune ne ho comprate di simili, ma purtroppo oppure per fortuna non c’erano rosse.tua Paprika LeBon.”
Barbara “Io mi sono appena svegliata. Periodo strano questo, di stop, di ‘rinunce consapevoli’, di osservazione. Eppure, il fatto di avere ‘svuotato’ la mia vita non mi fa star male, anzi… Per adesso, la promessa di coerenza che mi sono fatta a capodanno, riesco a mantenerla e sento che mi piace. Stasera, se avrò voglia, potrei decidere di venire alle conversazioni. Ma rimanendo fedele al periodo, potrei decidere all’ultimo momento? Avviserei te naturalmente…
”,
quando vuoi io ci sono…belle le sorprese! Ti vedono tutti sempre con piacere…poi stasera si inaugura il ‘nuovo’ felice-less evento.

Serata alle conversazioni del sabato, abbiamo una nuova sede bellissima e che costa davvero poco. Finalmente una serata come donna senza di mezzo persone omofobiche. Vado a Milano con Pietro, parcheggiamo e cerchiamo il portone e quando entriamo rimaniamo estasiati dall’atmosfera del locale che ha scovato Valentino.

Dopo la serata prosegue in una pizzeria dove stiamo stretti stretti perchè contiene al massimo 20 persone…

Barbara “Mia cara amica, grazie per la serata di ieri. Non ero in formissima, ti dico la verità, ma mi è stato d’aiuto stare con persone conosciute. Avrei voluto passare più tempo con te e far due chiacchiere. Ma va bene, è stata una serata in ‘leggerezza’, e onestamente avrei rischiato di vomitarti addosso un po’ del mio malessere.. (ti è andata bene e anche a me).
“
E non ho preso la multa.
Mi è successa una cosa strana durante le conversazioni: ti guardavo, e mentre lo facevo (e guardavo quello che sei e quello che trasmetti, e quello che è la tua meravigliosa ricca vita adesso, con tutta l’energia e l’entusiasmo che ci metti a cogliere ogni opportunità e cambiamento che si palesano sulla tua strada) ho rivisto tutti i momenti insieme che abbiamo condiviso da quando ci siamo incontrate la prima volta.
E mi è successo che ho provato gioia per la fortuna di essere nella vita di Iula. Grazie amica. Sei un bene prezioso. Ti abbraccio forte
“Invece con te c’è sempre un’energia positiva che sentono anche gli altri e ci fa stare bene. Magari qualche volta tanto per cambiare ci facciamo una serata triste…stamattina ti ho pensata perché ero da Deichmann per comprare le scarpe che userò domani alla lezione di ballo… con tacco ‘basso’ solo 5 cm…e non mi sembra di avere nessuno tacco…!”
“Le avevo notate le tue scarpe! Sono belle, ma io cadrei anche con 5 centimetri
“
“Ps: per Giulia e gli altri nuovi sono una donna…che bello! La vittoria dell’indifferenza…”
Post Facebook di Rebecca su se stessa e i suoi dubbi:
“La cosa più difficile per me, è trovare le mie radici… Non quelle della mia famiglia, ma le MIE radici. Quelle che mi permetteranno di stare ancorata al terreno, di non cadere. Si trovare un equilibrio quando tutto sembra crollare… Sono una persona che vive di emozioni, ma quando diventano un turbine devo riuscire a trovare il mio terreno dove far crescere le radici che mi permetteranno di superare le tempeste… Non posso pensare che le mie radici siano solo la mia famiglia… Ho bisogno di essere io ancorata nel terreno, pronta a rialzarmi e non farmi abbattere dalle cose che mi succedono. I lutti, la separazioni, gli addii e gli arrivederci fanno male, e creano un grande scompenso nella mia vita. Ma devo trovare il mio terreno, a crescere non solo emotivamente ma anche come donna… Ecco a cosa servono le mie radici, devono creare una rete di stabilità, darmi la forza di resistere e vivere le mie emozioni in maniera serena….
“
Bel messaggio molto condiviso con le mie esperienze recenti, anche io ho trovato delle nuove radici però cercando di farle crescere insieme a quelle vecchie.