Qualch giorno fa ho postato su whatApp a Simona del corso di cucina
“Ciao. Ho una domanda, la faccio a te perché mi hai visto allo spettacolo…sono una transgender e da circa un mese quando possibile sono una lei. Pensi che ci siano problemi se vengo appunto come donna? Non conosco Luca così bene, ma mi è sembrato una persona di ampie vedute. Seconda cosa…come mai nell’elenco esce Gerardo? Ho cambiato il nome in Telegram con il nome femminile: Iula. Giusto per capire se devo uscire dal gruppo e rientrare per avere il nuovo nome. Infine ecco una foto di come sono e come mi sento…ciao”
“Ciao, nessun problema, vieni come meglio ti senti. Ti ho registrato in rubrica come Gerardo, ecco perché ti segno come tale, ma adesso che lo so vedrò di cambiare nome.
“
Sono fuori in attesa che Luca chef apra il portone, chissà se mi riconoscerà. Non credo. Corso di cucina e prima volta come Iula, quindi a parte Simona non conoscerò nessuno ufficialmente. Come andrà? Battesimo del fuoco per me e la voce che non esce ancora spontanea. Miglioro ma con tono normale non riesco a emettere i suoni corretti. Ci sarà molto da lavorare…sul campo.
Arrivo e fuori c’è Luca e quattro persone, mi presento come Iula, ognuno dice il suo nome che dimentico subito, due già li conosco, ma faccio finta di no. Una in particolare mentre entriamo nei locali mi chiede se il nome Iula ha qualche significato. Domanda che mi ha spiazzata, urge un’improvvisazione e con il tono di voce corretto. Mi esce un qualcosa tipo ‘mi hanno chiamata così, non ha un significato particolare’. Lei ride alla cosa e per il modo in cui l’ho detta. Una volta dentro apre e mi mostra la cucina e dove poggiare i giubbotti. Decido di proseguire il test e le chiedo dove è il bagno e lei carina me lo indica facendo un pezzo di strada nei corridoi con me.
Mano mano arrivano gli altri partecipanti alla serata, io faccio finta di essere una nuova, che poi non è una vera finta, sono davvero la nuova me. Arriva anche Simona che saluto caldamente. Penso lo abbia detto anche a Luca, lo chef, visto che ad un certo punto prende i nuovi a fargli fare delle cose e non include me. Mi inserisco io in alcune lavorazioni. Come altre volte in cui ero Gerardo e non conoscevo nessuno ho avuto un paio di attimi di buco senza parlare con nessuno, ma una volta iniziato a cucinare siamo un gruppo e non ci sono problemi. Sarà l’effetto happy hour quando arrivi in un posto nuovo…da parte mia stavolta stavo sperimentando l’essere ‘una nuova’ come era.
Solo una mi ha riconosciuto che appena arrivata mi ha detto ‘Nuovo look?
‘ ho risposto ‘sì, da quest’anno‘. Da lì in poi abbiamo cucinato insieme e lei carinissima mi ha trattato come una vecchia amica. Più tardi mentre eravamo vicine nel preparare qualcosa mi ha chiesto come mi voglio far chiamare adesso ‘Iula’, e non ricordava più il mio nome di prima. Poi le ho accennato che erano anni che ci pensavo, ma solo adesso ho trovato il coraggio. Unica cosa ‘negativa’, ma oramai ci sono abituata, più tardi mi ha detto un ‘bravo’. Capita sempre così con le persone che hanno conosciuto Gerardo.
Mentre la tipa che mi ha accompagnato carinamente continuava a darmi della Lei con un brava, etc. molto gratificante.
La serata è passata piacevolmente, forse meglio delle altre volte. Mi sono sentita a mio agio, ho interagito con molti e parlato abbastanza, ma non so bene con quale voce, ma sembra non importare una volta ‘rotto il ghiaccio‘. Ho mangiato meno come quantità e forse ho sentito di più i sapori. Luca comunque resta un mito perché compra prodotti alla Lidl, apparentemente cibo economico e con le sue ricette cucinate insieme escono delle cose gustosissime. Stasera ho imparato a tagliare correttamente a cubetti le zucchine e capito meglio come fare il riso, come tostarlo correttamente e il particolare che il vino va messo dopo la tostatura e non alla fine.
Al termine ho anche detto un ‘ciao a tutti’ con la voce nuova.
Post a tutti con foto “Corso di cucina (solo una mi ha riconosciuto…). Abbiamo cucinato il riso al mojito (rhum, menta,lime) buonissimo; salmone con formaggi freschi tipo stracchino, erbette, yogurt con noce moscata, melograno…pazzesco!”
Dina “Bella sei! Ricorda: le clavicole sorridono e le spalle lontane dalle orecchie.
”
“Ogni tanto la postura tende a lasciarsi andare..per via della leggera scoliosi…oppure per la stanchezza…grazie di avermelo ricordato!”
Giusy “Ma ci andavi già da Gerardo?
”
“Siii! Poi sabato la co organizzatrice è venuta al mio spettacolo e lo ho chiesto cosa ne pensava e mi ha detto una cosa bellissima “vieni come ti senti” ..e la ragazza che mi ha riconosciuto mi ha solo detto ‘hai cambiato il look?’, poi sottovoce mi ha chiesto il nuovo nome e come mi chiamavo prima perché non se lo ricordava.”
Evita “Iula & Luca…corso di cucina…per la prima volta sono andata come Iula, un’altra piccola-grande barriera che ho superato (era che non mi sentivo pronta, lui è stato carinissimo).”
“Evviva!!!! brava Iula sono molto orgogliosa di te! Avanti tutta, sii te stessa ogni giorno!
”
Mamma “Bel lavoro di squadra! Carini i piatti , non sono le solite cose. Cambiando argomento ieri sera ho finito di leggere il tuo diario, c’è qualche piccolo errore se tu lo rileggi li trovi, certo che sei proprio un libro aperto esprimere le tue sensazioni, emozioni , esperienza e quant’altro, in questo periodo ti sono successe troppe cose tutti insieme, adesso però non crollare mi raccomando, gli ultimi due mesi per te sono stati molto carichi, il tuo diario ti ha aiutato ad esprimerti , c’è stata tanta emotività, ho letto il tuo diario. È molto scorrevole anche la mia curiosità di leggere tutti i tuoi pensieri, cerca sempre di non perdere il tuo equilibrio e tanta positività, riguardo al discorso che ho detto di te a tua sorella, un giorno mi telefona e mi dice che voce! C’è qualcosa che non va? In quel momento ero vulnerabile, lei mi dice cosa ha combinato, perché le ho detto non so se dirtelo oppure no, così abbiamo parlato, lei mi dice pensavo peggio, dai che con il tempo tutto si risolve, la seconda volta abbiamo parlato quando sono andata a Cassano, poche parole perché c’era in zona la piccola birbante che non le sfugge niente, non te la prendere non ti abbiamo parlato alle spalle, poi lei con te è stata un po’ più pesante, chiudiamo il discorso è non né parliamo più , l’importante che tu stai bene e che sei felice questo è quello che conta. Qui va tutto bene ti mando un grande abbraccio e buon sabato ti voglio bene baci baci
“
“Ti voglio bene ! Sei la mamma più mammissima del mondo!”
Barbara “Pelle d’oca. Amore e alleanza da parte di un genitore… non c’è altro che faccia meglio al cuore
”
Graziano “Beh, lo sapevi già che avevi una mamma fantastica, ora la stai scoprendo moltiplicato per due! Ci sentiamo magari al telefono. Ciao
“
Dina “Una vera madre, Iula. Anch’io ho pensato con queste sue parole “non crollare”. Non crollare mai, noi ci saremo sempre. Io ci sarò, a modo mio, senza esserci mai stata. Ti voglio bene, Iula.
”