Questa mattina mi sono svegliata presto e fuori pioveva ancora, anche se un po’ meno: ha rinfrescato l’aria. Ho lavorato un’oretta al computer e poi sono andata a bere un caffè con la mia vicina di casa, appena tornata dopo due mesi passati nella loro casa in montagna.
Per l’entrata nel sito avevo diverse opzioni, sempre per i materiali del sito e dei social della protagonista del mio romanzo: Nera Jones.
Oggi ha vinto la sistemazione del sito. Era una bozza: giustamente la parte che ho programmato io aveva uno stile di caratteri diverso rispetto al diario, perché ho utilizzato WordPress. Dopo quasi due ore di lavoro sono riuscita a renderli quasi identici e ho migliorato tantissimo l’aspetto, ora davvero professionale, anche in alcuni testi.

A un certo punto non avevo immagini decenti, tranne alcuni fotogrammi di un breve video che avevo provato mesi fa. Il problema delle intelligenze artificiali è che non riescono a mantenere la coerenza nemmeno a distanza di un giorno: ti cambiano sempre qualcosa. Io invece vorrei che Nera Jones somigliasse alle mie fotografie, quando sono in costume vestita come lei.
Purtroppo tendono a usare il mio volto, invecchiarlo e aggiungere un sacco di rughe — e non capisco perché. Se chiedo di ringiovanirlo, tirano fuori altre persone.
Un vantaggio è che Nera Jones vive di travestimenti, però un minimo di coerenza mi serve.
Ho attivato per un mese un abbonamento a una piattaforma che raccoglie varie intelligenze artificiali. Ho iniziato con l’opzione di modifica del volto — meno sorridente, più sorridente, spaventato. Qualche risultato l’ho ottenuto, anche se con questo tool non puoi descrivere cosa vuoi: devi usare una serie di pulsanti e ogni modifica ha un costo.
C’era anche l’opzione di sostituzione dello sfondo, ma non riuscivo a tenere quello che volevo e così l’ho fatto io usando i programmi di grafica. Anche se non è il mio lavoro principale, sono molto brava con i fotoritocchi. Per molte cose si fa ancora prima con i vecchi metodi e l’abilità delle persone, per fortuna.
rifarlo usando la stessa descrizione. Sono passati tre mesi e Google lo rigenera completamente diverso! Questa volta non ho usato il mio volto e mi ha messo quello di un’attrice di una serie TV inglese che mi piace molto, ma è troppo diversa dalle altre immagini del sito.
Per queste prove ho impiegato un’ora e mezza e speso tre euro. Quella di Google, la V3, è la più costosa ma ha una qualità pazzesca. Ho provato anche altre, soprattutto quelle cinesi a basso costo: in una non mi ha sostituito lo sfondo e parte con la mia immagine davanti a un telone bianco, poi la tizia scappava a sinistra e entrava nella scenografia… assurdo.
Adesso sto facendo una camminata rilassante, devo lasciare andare tutte queste cose. Vorrei fare mille modifiche, ma è meglio ragionarci sopra con calma. Il sito fatto in maniera professionale mi servirà per il 15 settembre, quando invierò all’editore il mio piano di marketing di 40 pagine per l’approvazione.
Siccome questi abbonamenti sono mensili e i crediti si perdono, mi viene voglia di fare tutto in fretta, ma la fretta è cattiva consigliera.
Durante la camminata sto cercando di far creare a ChatGPT — che almeno non costa per ogni immagine — il ritratto corretto di Nera Jones, quello del sito e del video. Una volta che avrò una decina di immagini coerenti tra loro, potrò rifare i video e creare finalmente un trailer mozzafiato.
La cosa curiosa è che sto usando il blog per raccontare il making of del sito, che a sua volta racconta il making of del romanzo. Un intreccio degno di Nera Jones!

Sono quaranta giorni che non tocco il seguito del romanzo. L’ho messo nel Kindle e-book e letto per la prima volta. Poteva essere una schifezza e invece è bello, in un certo senso anche meglio del primo romanzo. Ho migliorato notevolmente la qualità della mia scrittura, poi ho usato molto chatGPT per migliorare alcune frasi, mantenendo il mio stile che ha imparato a furia di correggere la grammatica. Adesso basta che aggiungo “in stile Nera Jones” e tira fuori testi ad hoc.
Avevo timore che il seguito non fosse all’altezza, non volevo riciclare tanto per far proseguire il personaggio, invece è diverso quanto basta e strizza l’occhio ai lettori del primo romanzo.
Ora l’obiettivo è far vendere abbastanza il primo romanzo, da giustificare la pubblicazione del seguito. E poi ho in mente trame originali per quattro romanzi, chissà se Nera Jones avrà una lunga vita editoriale.
Simplified Summary
Questa mattina mi sono svegliata presto con la pioggia, ho lavorato al sito di Nera Jones e dopo due ore l’ho reso più professionale. Il problema restano le immagini: le intelligenze artificiali non mantengono la coerenza e a volte invecchiano il mio volto o lo cambiano del tutto. Un vantaggio è che Nera Jones vive di travestimenti, ma serve comunque continuità. Ho provato diverse piattaforme a pagamento: costose ma con ottimi risultati, altre economiche invece hanno creato scene assurde. Per fortuna con i vecchi metodi di grafica riesco ancora a sistemare meglio di loro. Ho inserito anche un breve video, ma Google me l’ha rigenerato con il volto di un’attrice inglese. Ora mi concedo una camminata per staccare e riflettere con calma, evitando la fretta. Entro metà settembre il sito sarà pronto per l’editore, con immagini e trailer coerenti e professionali.