Questa mattina ho aggiunto una cosa nuova alla mia routine: verificare una cosa sui documenti relativi al rimborso parziale (fino all80%) da parte della Regione Lombardia e il Consolato italiano a Madrid per vidimarli. Molto in breve: il consolato deve timbrarmi una serie di documenti che mi ha rilasciato la Clinica (fattura, cartella clinica, dismissione ospedale), ma prima di partire mi sembrava che fosse necessario un documento aggiuntivo (apri articolo del blog).
Ovviamente nessuno, nemmeno l’intelligenza artificiale, sa esattamente interpretare le due frasi che ci sono nelle istruzioni che mi avevano inviato. Un po’ di panico mi è salito: il rischio di tornare in Italia per non avere il rimborso, oppure dover tornare qui solo per avere un foglio non mi prende per niente bene, e poi ne ho diritto, con tutto quello che ho fatto e speso in documenti.
Ho preparato dei PDF dei documenti, usando il telefono per fare le scansioni, le ho inviate al mio contatto all’ospedale di Treviglio per chiedergli aiuto.
La sua risposta è stata abbastanza laconica e non dava nessun altra indicazione aggiuntiva (secondo lui era tutto chiaro). Uffa!

Poi mi è venuta un’idea, ho scritto alla sorella di una mia amica che si è operata qui lo scorso anno, che mi ha dato il numero di telefono di sua mamma, che è lei che ha fatto tutti i documenti necessari quando erano a Madrid.
Nel loro caso, non gliel’avevano detto di quel documento extra e lo hanno scoperto al rientro in Italia, ma sentendosi colpevole quell’ufficio amministrativo di non averle informate, aveva concesso il rimborso.
Ricordo vagamente che mi aveva accennato, quando ci siamo viste prima della partenza, di una ragazza che si era operata lo scorso luglio e che aveva ottenuto questo documento.
È riuscita, in pochi minuti, a farmene avere una copia su WhatsApp. E’ un breve testo che dice che in Spagna nessun ospedale effettua questo tipo di operazione e quindi la clinica mi ha offerto preso servizio ai prezzi di mercato congrui.
IL CONSOLATO GENERALE D'ITALIA IN MADRID
DICHIARA
che, in base alle informazioni raccolte, la [nome clinica] con sede a Madrid è una clinica di natura privata, di carattere commerciale e le cui tariffe sono libere.
La presente si rilascia per gli usi consentiti dalla legge a richiesta della Signora [nome cognome] Codice Fiscale [codice fiscale], la quale, in base alla documentazione allegata alla richiesta, è stata sottoposta in data [data operazione] al trattamento sanitario di vaginoplastica [se peritoneale indicarla], che risulta non essere effettuabile presso una struttura pubblica spagnola.
Si allega ricevuta di pagamento rilasciata dalla clinica predetta.
Madrid, [data]
Il Commisario Amm.vo, consolare e sociale
Così mi sono calmata. Ho chiamato mamma per sfogarmi e in seguito ho avuto una specie di tracollo fisico, sentendomi stanca e riposando tutto il tempo fino all’ora di pranzo. La burocrazia è una brutta cosa.
Aggiornamento del 22 Ottobre: Mi hanno dato quel documento con tanto di timbri ufficiali, graffettata la fotocopia della fattura. Mi ha detto che l’altra ragazza a cui hanno rimborsato aveva solo quello in aggiunta alla cartella clinica e foglio di dismissione dall’ospedale (che qui a Madrid è la stessa pagina). Non poteva mettermi dei timbri sugli altri fogli. Speriamo bene… ogni ente fa un pezzettino e nessuna ha la visione completa, nemmeno nelle istruzioni che forniscono che sono talmente generiche e scritte con linguaggio burocratico.
Simplified Summary
Questa mattina ho aggiunto alla mia routine una missione speciale: capire come ottenere la vidimazione dei documenti per il rimborso della Regione Lombardia. Le istruzioni erano scritte in burocratese indecifrabile — “nemmeno l’intelligenza artificiale sa interpretarle”. Ho scannerizzato e inviato tutto al mio contatto dell’ospedale di Treviglio, ma la risposta è stata vaga e inutile. “Sola contro la burocrazia italiana…” ho pensato, finché non ho contattato la mamma di un’amica già operata qui a Madrid. Grazie a lei ho scoperto l’esistenza di un documento extra del Consolato, che certifica che l’intervento non è disponibile negli ospedali pubblici spagnoli. Una copia mi è arrivata subito via WhatsApp, e finalmente mi sono tranquillizzata. Dopo aver sfogato la tensione con mamma, mi sono sentita svuotata e ho dormito quasi fino a pranzo: la burocrazia stanca più di un’operazione.
Come mi sento? F.A.Q. post operazione vaginoplastica
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