È arrivata l’infermiera, mi ha fatta sedere sul bordo del letto, e poi mi sono alzata in piedi. Avevo timore di collassare a terra, invece tutto bene.
In quel momento ho sentito un po’ di dolore e stavo sudando parecchio, l’infermiera ha spalancato la finestra e l’aria fresca è stata un toccasana.
Il calore secondo un’amica è per via di farmaci che mi stanno dando.
Ho fatto i primi passi come una bimba, non dovevo sforzare, altrimenti si aprono i punti, ma già il fatto che stavo in piedi a guardare fuori dalla finestra aperta con il vento che entrava, mi faceva già stare bene, viva.
Purtroppo, dopo un po’ ho avuto dei piccoli capogiri e sono tornata a sedermi.

Nel tardo pomeriggio abbiamo rimosso la fasciatura, ho indossato una mutandina di carta, con dentro le fasce di garza per tenerla pulita e assorbire il sangue.
L’infermiera mi ha fatto vedere come farlo da sola, specie quando c’è davvero tanto sangue.
Mi hanno fatto vedere anche come svuotare il catetere, tutte cose che mi aiutano psicologicamente a essere più indipendente. Mi hanno dato da bere anche un qualcosa che deve farmi andare in bagno, a fare la cacca, ma fino adesso non credo di avere qualcosa da defecare.
Psicologa “Cara Super Creatura meravigliosa, hai affrontato con forza e determinazione un momento delicato. Ti auguro una pronta guarigione e che questo percorso ti regali ció che meriti. Take care”

Il resto del giorno è trascorso senza storia ed arrivata anche la cena.
Mangio a piccoli sorsi e piccoli bocconi del cibo più solido, non ho fretta, tanto non devo andare da nessuna parte.
Non sento nessun dolore, solo tirare ai lati delle cosce, sembra che lì ci siano dei punti. Più che altro ho questo senso di fiacchezza (carenza di ormoni, da ieri produco poco testosterone e non sto prendendo l’estradiolo) e dei piccoli capogiri che arrivano dopo qualunque attività faccio come anche solo leggere qualcosa sul telefono.
Sono in un gruppo Facebook americano e siamo ben quattro che si sono operate negli ultimi tre giorni…mi fa sentire meno sola.
Sara C.”Ciao Bianca, voglio congratularmi con te, è sicuramente un bel momento per te, l'intervento è super impegnativo, sotto tutti i punti di vista, anche fisico, ma sono contenta x te benvenuta nell'esercito delle patate e buona guarigione!”
Mi sono appena cambiata i pad assorbenti da sola, il dottore ha detto che va bene, devo lavarmi con il doccino usando solo mani e il loro sapone liquido, per pulirmi il popò niente carta igienica, che lascia particelle di carta che possono creare infezioni.

Questa notte le infermiere sono venute varie volte a cambiarmi i drenaggi e credo fosse l’antibiotico e la morfina (in seguito ho guardato l’etichetta e c’era scritto 30 cc).
La sotto è un buco gonfio, ci vorrà almeno un mese perché sembri una vera patata.
Dopodomani mattina, mi mandano un appartamento, e dovrò cavarmela da sola, anche se verrà ogni due giorni un incaricato della clinica, per vedere se sto bene e se deve comprarmi qualcosa (tipo domani deve andare in farmacia a prendermi gli antibiotici e quello che il chirurgo mi prescriverà).
Quindi, buonanotte a la mi Papas Nueva!
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