È la domanda che mi stanno facendo tante persone. A parte il guarire e sentire come delle fitte per i piccoli dolori che sento ogni tanto, dove ci sono ancora i punti (quelli che si scioglieranno da soli)?
Comunque è tutto nella norma
Ieri mi sono stancata abbastanza, a usare il computer per mezz’ora, dovevo preparare la mail a mandare all’ospedale di Treviglio, che poi manderà questo PDF alla regione per il rimborso parziale delle spese ospedaliere. Sono molto ordinata e già avevo i vari PDF, però l’ho dovuto metterli insieme in un solo file; fare le traduzioni di due pagine dallo spagnolo (grazie all’intelligenza artificiale è stato facile). Alla fine ho spedito tutto, mi sono alzata e ho sentito formicolio da tutte le parti, oltre che un dolorino intenso. Comunque andava fatto, se poi vorranno i documenti originali dovrò farmi accompagnare all’ospedale per consegnarli. Anche questa è fatta.
Tornando alla domanda iniziale, divago sempre, mi sento più donna?
No, ma forse non me ne rendo conto ancora. Come ho imparato quando ha iniziato a prendere gli ormoni, il cervello non ha memoria di se stesso, una volta che si modificano le connessioni neuronali, tu sei così in quel momento.
Ho cercato di prendere alcuni ricordi, ma sono come storie passate, non sono la me stessa nel passato.
Ho provato a indossare qualcosa di carino e di attillato?
A parte un paio di mutandine rosse di pizzo, per pochi minuti e fare un video, devo indossare abiti comodi, ampi, e tranne i colori, sono di foggia maschile. E non aiuta a sentirmi più femminile, devo stare tranquilla e attendere la completa guarigione per sfogarmi e apprezzare questa peculiarità femminile.
Finalmente ieri, sono riuscita nel pomeriggio a farmi una doccia e lavarmi i capelli come si deve. Ho usato il balsamo (quello di qualità con risciacquo), stirare i capelli e mi sono sentita meglio e più donna.
Lo hanno notato al bar e hanno detto che prima ero ero in versione “selvaggia”, già iniziare a prendermi più cura di me stessa, è un aiuto notevole psicologico a farmi sentire più una donna completa (per quanto non so bene cosa significhi).

Sembra che mi manca qualcosa in mezzo alle gambe?
Alcune hanno chiesto questo, soprattutto se me ne accorgo quando cammino.
Al momento lì sotto è gonfio, sento come se avessi due palle gonfie (labbra grandi), so che non è vero.
Non sento la mancanza del pisello, mi sento come se fossi nata così… però ho avuto una vagina nel giro di un mese, e guardarla mentre sono sdraiata, cerco solo di capire se va tutto bene: infilarci dilatatori, lavarla nel bidet, sono tutte cose che hanno avuto un impatto psicologico notevole e soprattutto le prime volte è stato strano.
Come sarà la sessualità?
La scoprirò tra due mesi circa, quando sarà tutto guarito e, mi hanno detto le altre trans operate, inizierò a giocare con il nuovo clitoride a cercare di imparare su come fare per eccitarmi. È molto cerebrale la cosa (come per tutte le donne) per riuscire e attivare l’eccitazione. In passato avevo comunque bisogno di inventarmi e immaginare delle storie per masturbarmi, credo di essere stata già donna in questo, non mi ero mai eccitato nel guardare delle foto di donne nude. (e meno che meno uomini nudi.)
Ho attrazione per qualcuno pure qualcuna?
Il mio corpo è ancora in fase di assestamento, non produce più tutto quel testosterone di prima (evviva), ma solo il minimo indispensabile. Così mi sta ritornando la libido (che è generata dal testosterone che prima distruggevo con delle pillole), almeno credo, perché al momento là sotto è tutto in guarigione.
Sta succedendo questa cosa strana: dai social iniziano a arrivarmi, su Messenger, delle richieste di contatto e amicizia. Prima ero trans e non dicevo che non ero operata e non arrivava nulla. Adesso sono una trans con vagina: che per certa gente sono più eccitante di una donna nata così. Mi è arrivata una richiesta anche da parte di una lesbica; da un tizio che adora latex e travestirsi; due persone fuori dal range di età; e uno che si sta comportando dolcemente in maniera non invasiva (ma che sarà un account fake di quelli che poi ti chiedono aiuto soldi).
Con quest’ultimo mi sta facendo nascere delle fantasie, ma l’ho usato a mio volta per capire i miei sentimenti, sensazioni e cosa attiva nel mio cuore.
Enrico B.”Non ho mai avuto il piacere di conoscere una operata e la cosa mi affascina molto”

Ho dei ripensamenti?
Quando non stai bene, sei sola, magari la sera, allora è possibile che ti vengano dei pensieri oscuri dal profondo. Ovviamente mi sono arrivati un paio di volte, e mi sono domandata (soprattutto in ospedale): ma chi me l’ha fatto fare?
Oppure c’è una voce, sempre dal profondo, che ti dice che era meglio prima. Per mia fortuna sono sempre stata una persona molto equilibrata e psicologicamente stabile. Negli ultimi anni ho fatto delle meditazioni che mi hanno aiutata a lasciare andare certi pensieri negativi, a non farmi diventare prigioniera di questi pensieri oscuri e allontanarli con dolcezza.
Posso sedermi?
Solo per brevi periodi, usando una ciambella morbida, ma solo per quindici minuti al massimo, dopo sento dolore e un gonfiore. Posso stare in piedi, ma non ferma sul posto. L’ ideale è stare semisdraiata, appoggiata con la schiena sulla testiera del letto con le gambe leggermente divaricate. Però quando sto sdraiata a volte sento sono dei dolorini, sopportabili.
Quando cammino, cerco di uscire due volte al giorno per fare una breve passeggiata in paese, ogni poche centinaia di metri devo fermarmi, rimanendo in piedi, per poi ripartire. Nel ritorno a casa devo stare quasi un’ora a letto con una stanchezza generalizzata.
Silvia C.”Leggo i tuoi post e non posso fare a meno di pensare che quando ti ho conosciuta sentivo di non avere davanti chi realmente avevo davanti… Era come se ci fosse qualcosa su sbagliato e non fraintendermi ovviamente… Il tuo sguardo non voleva incrociare quello di nessuno…non so…forse per paura che qualcuno potesse guardare dentro prima ancora che tu stessa ne fossi pronta…non so…Quando mi hai raccontato ciò che avevi dentro ho capito e la persona che vedo oggi,la splendida Donna che vedo oggi ha trovato se stessa e sei meravigliosa forse più di quanto tu stessa possa percepire”
Hai colto nel segno, e nel ricordo. Non guardavo mai nessuno negli occhi, spesso guardavo verso il basso.
Petra “Cara Bianca, il tuo profilo è apparso tra le "persone che potresti conoscere" e, dato che qui è un pomeriggio piovoso e non ho voglia di fare i bagagli, ho letto la tua storia e sono rimasta affascinata dalla tua schietta opinione su come è progredita la tua transizione (e la relativa burocrazia). È stato bello anche vedere che la tua operazione è stata completata e che ti stai riprendendo. Mi scuso per quello che deve sembrare un bombardamento di "Mi piace" sulla tua pagina.”
Ho trovato toccante la tua gentilezza nel donare regolarmente il sangue, dimostra una vena umanista nella tua natura.
Naturalmente, anche la tua dedizione alla "causa" e la tua disponibilità a metterti in gioco per aiutare a educare il mondo. Rimani favolosa come sei, Petra …
P.S.: anche se ho studiato latino a scuola quasi 70 anni fa, temo che questo sia opera di Google Translate.
Simonetta R.”Hai raggiunto un importante traguardo grazie alla tua determinazione e al tuo coraggio. Sei un grande esempio per tutte noi!”
Simplified Summary
Molte persone mi chiedono se mi sento più donna dopo l’intervento. La verità è che non lo so ancora: è un processo lento, come quando iniziai la terapia ormonale. Sto guarendo bene, anche se mi affatico facilmente: mezz’ora al computer per preparare i documenti del rimborso mi ha lasciata piena di formicolii e dolori. Ho ripreso a curarmi un po’, ieri mi sono fatta una doccia completa e lisciato i capelli: un piccolo gesto che mi ha fatto sentire più femminile. Non mi manca nulla “lì sotto”, anche se è gonfio e ancora strano da guardare, ma sento che è parte di me, come se fossi nata così. La sessualità è tutta da esplorare: tra un paio di mesi scoprirò il mio nuovo corpo e le sue reazioni. Intanto, sui social piovono messaggi di ogni tipo — curiosi, goffi, e qualcuno tenero — e mi aiutano a capire come mi sento. A volte riaffiorano dubbi e pensieri bui, ma so riconoscerli e lasciarli andare: fa parte del mio percorso verso una pace più profonda.
Routine quotidiana di recupero e guarigione
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