In questi giorni il tempo sembrava essere accelerato, anche se in realtà non sto facendo nulla di particolare rispetto ai giorni precedenti del post-operatorio.
Sono nella fase di riposo e guarigione. Continuo a fare le mie due brevi passeggiate in paese, al ritorno però sento tutto gonfiare e devo riposare almeno mezz’ora.
Però se rimango a letto semi sdraiata troppo lungo, con la patata al vento, così guarisci prima, tendo a raffreddarmi e avere freddo.
Curiosamente quando invece faccio le dilatazioni, anche la sera dopo cena (ho dei brividi), ma appena nuda di sotto nel letto: in quel momento sto benissimo.
Daniela P.”Si sensibilizza. Poi aumentano un pochino quando sboccia be e il clitoride”
Ora è ancora indolenzito
“E si lo senti un pochino spingere ma dai è tutto sommato piacevole”.
In realtà è stato un modo per entrare in confidenza, un conto è guardare una vagina da fuori, un altro da sopra a gambe aperte, diventa un momento per noiCi tocchiamo senza malizia e si prende cosapevolezza”
Anche dopo ogni attività che faccio in piedi, poi devo tornare a letto a sdraiarmi, non per la stanchezza fisica, ma per i dolori lì sotto, sopportabili, però mi fanno capire che devo riposare.
Questa mattina sono andata a far colazione al bar, stavolta solo per un caffè. E’ stato bello parlare con delle persone e alcune che mi fanno gli auguri, credo che sia la convalescenza migliore vedere gente sorridente.
Gio “Bene, ci vuole tempo e anche pazienza riposati e coccolati”
Che bello essere accolti sempre con il sorriso e quattro chiacchiere
Un abbraccio
Elena C.”Sei una persona molto dolce e accogliente. Non si può non provare buoni sentimenti nei tuoi confronti Bianca!”
Bruna “Vedi quanto amore generi? Un abbraccio e buone passeggiate autunnali”
Sara C.”questo calore te lo meriti perchè sei super simpatica, Bianca!”
Elena K.”Ma che bello sapere che c’è ancora brava gente in giro! Sei fortunata ad averli come compaesani..”
Comunque per tua info… io dopo il parto ci ho messo due mesi a camminare quasi normalmente e a sgonfiare.
Lo so che non si può paragonare, sono due “situazioni”diverse, ma parlo della stessa parte intima e delicata

Oggi ho iniziato a compilare i moduli per il rimborso parziale dell’operazione da parte della Regione Lombardia, sembra che ho tutto, dovrò solo stampare le ricevute del taxi (non le rimborsano, ma voglio la prova che sono stata lì e che mi sono operata… Non basterebbe una foto della patata prima e dopo l’operazione?
Per prepararli ho lavorato 20 minuti stando in piedi al computer poggiato su una libreria, ed è stato stancante.
Da ieri sera a cena e pranzo, riesco a sedermi utilizzando la ciambella di schiuma, quella grande! Però dopo 15 minuti devo alzarmi perché la sento gonfia, ma già un progresso importante.

Mentre sono a letto e ascolto musica, ogni tanto arrivano dei pensieri meno positivi, che cerco di allontanare dolcemente, oppure pensieri di cose da fare in futuro, come ad esempio scrivere il seguito del romanzo; migliorare il sito dove faccio divulgazione in modo che sia più chiaro, ma anche questi pensieri operativi li cerco di allontanare dolcemente. Sono tecniche di meditazione e filosofia buddista, si deve cercare di stare nel momento e non aver la testa nel futuro oppure nel passato. Non è facile, ma la mia voglia di guarire e stare bene per poter vivere questa nuova fase della mia vita, è enorme e non voglio che qualcosa vada storto.
Ogni tanto ricevo una telefonata da parte di amiche, mi caricano di energia positiva non poco, poi la telefonata con mamma mi dà grande serenità e quella con mia sorella la sera, per quanto dura poco, mi porta una felicità dentro che non so spiegare, ora che siamo sorelle anche nel fisico, qualcosa è cambiato tra noi e la sento più vicina a me.
Quindi tutto bene e cerco di prendere un poco di sole tardivo, che aiuta molto anche lo spirito.
Simplified Summary
Il tempo sembra correre, anche se le giornate scorrono tranquille tra riposo e piccole passeggiate. Dopo ogni uscita o attività, il gonfiore mi costringe a tornare a letto: il corpo chiede calma. Alterno momenti di freddo e brividi a un piacevole benessere durante le dilatazioni, quando mi sento più riconciliata con me stessa. Le amiche mi scrivono parole dolci e affettuose, e al bar i sorrisi della gente mi scaldano il cuore. Sto anche compilando i moduli per il rimborso dell’intervento — una burocrazia meno dolorosa delle ferite, ma pur sempre faticosa. Riesco finalmente a sedermi con la ciambella, anche se solo per un quarto d’ora: un piccolo grande passo nella mia guarigione.
Come mi sento? F.A.Q. post operazione vaginoplastica
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