Buongiorno, il letto di casa è sempre un’altra cosa (poi il mio è ortopedico per la mia lombalgia)… ho dormito come un sasso, anche se mi sono alzata tre volte per fare la pipì… solo che adesso, finché non è guarita la neo vagina mi sbrodolo tutta (non ho ancora quella lucidità di metterci la pressione giusta e anche la posizione per la mira…) e usare il doccino, per poi asciugarmi con il phon (a distanza e aria tiepida).
Mi sono svegliata, fatto le cose del mattino (dilatazione, lavaggio), e sono andata dal medico di medicina generale, le ho raccontato in breve dell’operazione, ha preso qualche appunto e anche il nome del mio ginecologo al Niguarda (esperto di trans). Alla fine doveva darmi la malattia (stanchezza a parte, non posso stare seduta e quindi non se ne parla di usare il computer per otto ore), ma aveva il dubbio se doveva fare il proseguimento malattia (avevo attivata quella all’estero) oppure nuova… ha chiesto al suo gruppo WhatsApp dei medici della bergamasca, senza avere una risposta immediata, così mi ha fatto tutto nel pomeriggio inviando per e-mail: ha fatto nuova.
Starò in malattia fino al 9 novembre, poi nel caso la prolunghiamo, spero di no, perché significa che starò meglio potrò stare seduta a lungo e credo che inizierò ad annoiarmi nella routine quotidiana che ho adesso.
Ovviamente la guarigione della mia neo vagina ha la priorità su qualsiasi cosa, non è una cosa che va presa alla leggera.

Quindi, camminando lentamente, mi sono fermata al minimarket per comprare alcune cose, e sono andata a casa perché c’era giusto il tempo di prepararmi per chiudere la malattia estero all’INPS.
Avevo l’appuntamento questa mattina alle 8:30, solo che ieri mi hanno telefonato quando ero in aeroporto a Madrid, dicendo che avevo sbagliato sezione della prenotazione, effettivamente dal sito non si capisce assolutamente nulla, poi questa cosa della malattia all’estero sembra che la stia facendo solo io…
La Fruttivendola mi ha chiesto come stavo e mi ha detto che mi seguiva su Facebook… è che io non la conosco direttamente, credo che la mia avventura sia stata seguita da mezzo paese… però mi vogliono bene anche loro, quindi perché no?
Sara “Certo che la fruttivendola che chiede come va la patata è molto logico”
Mi hanno spostato l’appuntamento alle 11:00 di questa mattina, che poi qui a Treviglio l’ufficio ha due impiegate e non si capisce bene sta storia della sezione sbagliata.
Il problema è che alle 8:00 di mattina, la vicina poteva accompagnarmi, ma sul tardi doveva portare il marito a fare una visita medica; un’altra amica è in malattia e questo è l’orario per restare a casa per un eventuale controllo; la terza è tornata ieri da Roma ed era molto stanca e anche lei si è operata per un’altra cosa due mesi fa e non può guidare per qualche giorno.
Siccome questa cosa della malattia INPS è molto importante, prima la chiudo, prima mi dedico a guarire. Questa mattina ho provato accendere l’auto, è un mese che era ferma, ed è partita subito: meno male.
Ho però scoperto che il poggiatesta gonfiabile, non è sopravvissuto al viaggio di ritorno e non tiene più la valvola, è stato progettato non per sedersi sopra così a lungo.
Mi sono detta che potevo farcela, anche se è difficile al momento stare seduta a lungo, ma il viaggio era di circa dieci minuti e ovviamente pioveva…
Ho preso un altro cuscino morbido e sono andata a Treviglio in auto, quando sono arrivata all’INPS avevo un male notevole e sentivo tutto gonfio.
Consegnati i documenti, mi hanno dato la ricevuta e sembra che sia tutto a posto. La fatica e il dolore sono serviti, una cosa in meno di cui preoccuparmi.

Il viaggio di ritorno è stato veramente difficile, gli altri dieci minuti mi sono apparsi un’eternità con il gonfiore sotto e ho cercato di rimanere un po’ più sospesa. Meno male che dove abito ci sono strade tra i paesi di campagna, quindi non devo fare troppa attenzione al traffico e tenere un’ottima distanza di sicurezza, anzi direi siderale.
Arrivata a casa, mi sono premiata mangiando un pezzo di focaccia con la mortadella, certe cose le abbiamo il DNA, mentre per il primo pranzo di rientro in Italia, mi farò la pasta al sugo, e domani probabilmente pizza…
Sono stanca morta e mi sono distesa sul letto… con la patata al vento, che guarisce prima.
Dina “È molto facile volerti bene, Bianca. Riposati, ne hai davvero bisogno.”
Buona notte
Simplified Summary
Dormire nel mio letto è stata una benedizione, anche se mi sono alzata tre volte per la pipì e devo ancora imparare a gestire bene “la mira” e l’asciugatura con il phon. La mattina sono andata dal mio medico per la certificazione di malattia: dopo qualche incertezza burocratica, ha deciso di aprirne una nuova fino al 9 novembre. Guarire bene è la mia priorità assoluta, anche se spero di poter tornare presto alla normalità. Dopo la visita ho fatto un po’ di spesa, fermandomi anche dalla fruttivendola che mi ha detto di seguirmi su Facebook — pare che mezzo paese conosca la mia storia. Poi sono andata all’INPS per chiudere la malattia estera: viaggio scomodo e doloroso, ma necessario. Alla fine ho consegnato i documenti e ottenuto la ricevuta: una preoccupazione in meno, e un piccolo passo avanti nella ripresa.
Come mi sento? F.A.Q. post operazione vaginoplastica
Routine quotidiana di recupero e guarigione
Piccolo problema alla neo vagina, ma è normale…
Viaggio di ritorno Madrid-Milano
Preparazione al rientro a casa
Altri motivi per operarsi di vaginoplastica