Ieri la dottoressa mi ha detto che posso iniziare a utilizzare le salviettine imbevute, quelle con pH neutro, per pulirmi dopo che faccio la pipì. Questo è stato un cambio non indifferente, gli ultimi venti giorni usavo il doccino almeno otto volte al giorno ( e mi è venuta un’irritazione e pelle secca nei polpacci).
Fare quest’operazione tre volte la notte, compreso l’asciugarmi con il phon tenuto a distanza e aria tiepida, era impegnativo e poi non mi faceva riaddormentare subito.
Tra l’altro, mi è venuta una specie di dermatite sui polpacci e caviglie, perché anche se asciugavo si è seccata la pelle. È una settimana che ci metto l’aloe vera e un po’ è migliorata.
Quindi questa notte non ho neanche indossato l’assorbente, ho indossato solo le mutande, e anche questo è stato un miglioramento della qualità del sonno di notte.
Mi sono svegliata ogni due ore circa, quando non sto bene, il mio corpo mi fa fare tanta pipì e butta fuori molte scorie, specie di notte. Per fortuna alle 6:00 sono crollata per un paio d’ore di sonno ristoratore.
Questa notte, in alcuni momenti, ho avuto anche un dolore più intenso là sotto, segno che sta guarendo, soprattutto quando sono inattiva nel sonno (dicono gli articoli scientifici). Credo anche di non essermi rigirata nel letto, io sono una che si arrotola continuamente nelle lenzuola.
Ora che ci penso, non ho avuto nessun crampo negli ultimi venti giorni, come a volte mi accade quando sono a casa.
Questa mattina mi sono interrogata quanto possa essere cambiata a livello di pensieri, al momento non me ne rendo conto. Credo di sentirmi più morbida e non devo combattere più il testosterone e forse è quello, una sensazione di calma interiore, tranquillità e focus nelle cose: una donna.
Da ieri ho ripreso a mettermi un minimo di make-up, e soprattutto mi sono messa lo smalto alle unghie delle dita: mi mancava questo tocco di femminilità.

Ho iniziato l’opera di pulizia del frigo, dovrei buttare via molto poco, poi ho iniziato a guardarmi in giro per le ultime cose da mettere nella valigia.
È iniziato davvero il conto alla rovescia per il rientro a casa, ho sentimenti contrastanti, qui sono stata bene, ma ho anche la voglia di ritrovare alcune comodità e soprattutto dei vestiti più adatti al meteo. Mi dicono che è due giorni che piove: è tutto triste e molto freddo. Sarà un bello shock arrivare a casa domani sera, trovando la casa fredda e fuori una forte pioggia.
Tutto tranquillo fino alle le ore 11:00, quando sono uscita per andare al consolato italiano a Madrid, dove farò vidimare i documenti necessari, al rimborso parziale dell’intervento, da parte della regione Lombardia.
Sono uscita di casa per prendere il taxi e appena sono arrivata al piano terra ho visto che pioveva, sono tornata di sopra a cercare l’ombrello che mi ero portata, ma ovviamente non è saltato fuori (ero sotto delle borse).
Sono scesa di nuovo in strada velocemente, il taxi stava per arrivare, in teoria non avrei dovuto fare molta strada a piedi. All’improvviso mi è venuto in mente che l’edicola a cinquanta metri vende ombrelli, così ho fatto una specie di corsetta (nei limiti di come posso muovermi) e ho comprato l’ombrello, che poi non ho usato perché è uscito il sole dopo dieci minuti di viaggio. Sarà un souvenir da portare a casa,

Arrivata al consolato, non capivo se dovevo prendere il numerino per la lista d’attesa, la tizia di all’ingresso, in spagnolo, mi aveva detto che sarebbe uscito un carabiniere, ma non capivo da dove potesse sbucare.
Sorpresa: dopo un po’ un carabiniere è uscito da una porta nascosta, gli ho detto il mio nome sono entrata nel consolato. Dove stavo era solo per visti e carte di identità.
C’era un atrio molto grande con dei divani in pelle color porpora, davvero comodi e mi sono potuta sedere senza la ciambella, tanto erano morbidi.
La signora Giulia è giunta poco dopo ed è stata gentilissima: ha fatto le fotocopie che mi servivano e mi hanno lasciato il foglio che dice che la clinica è privata e che il prezzo è congruo, dato che questo tipo di operazione in Spagna non viene effettuata dal servizio pubblico.
Mi aspettavo che mettesse qualche timbro sugli altri documenti, ma mi ha detto che non possono vidimare documenti di altri enti e comunque alla ragazza che è stata qua a luglio era bastato (incrociamo le dita).
Speriamo bene che non mi facciano storie, è sempre un delirio la burocrazia italiana dove ogni ufficio fa un pezzo e non conosce quegli degli altri…
Quando sono uscita dal consolato ho compreso che la mia missione a Madrid è terminata! Da adesso ci sarà la “missione in Italia” per consegnare questi documenti, ottenere la malattia dall’INPS, aver confermato il rimborso da parte della regione, probabilmente all’inizio dell’anno nuovo. Alla fine sei pagine di documenti che valgono qualcosa come 9000 €.
Ora sto cercando di rientrare all’appartamento con il taxi, ma il GPS funziona male e il tassista diceva che era arrivato sul posto, ma io non lo vedevo. Per fortuna si può annullare la chiamata in caso di questi problemi.
Ho chiamato un altro taxi, arrivato dopo un quarto d’ora perché stava terminando il suo viaggio precedente, pazienza anche se stare in piedi mi stanca.
Vista l’importanza dei documenti, ho deciso di tornare subito a casa, fare le fotocopie nel negozio lì vicino e poi mettere tutto al sicuro.
Intanto mi ha scritto la proprietaria dell’appartamento. Il primo giorno mi aveva chiesto se potevo lasciare il locale alle or 10:00, e all’epoca non sapevo in che stato di salute sarei stata, così le ho scritto (in spagnolo):
“Stavo per scriverti.“
Ho un problema e spero mi puoi aiutare. Mi sono operata alla vagina e non posso stare seduta per lungo tempo. Ho il volo di ritorno alle 17:00 e non posso stare in aereoporto tutte quelle ore dal mattino.
Mi serve poter stare sdraiata.
Se devi mostrare l’appartamento posso uscire per una mezz’ora alle 10:00.
Altrimenti mi puoi aiutare in qualche modo?
Più tardi mi ha telefonato ci siamo accordate che lascerò l’appartamento alle ore 11:00, inoltre dovrò aprire e badare agli idraulici che dovranno cambiare dei tubi. Nessun problema da parte mia, ci siamo aiutate a vicenda così lei non è dovuta venire lei.

Ho iniziato a preparare la valigia, parto domani pomeriggio, ma devo rifarla perché non si chiude… e te pareva…
La serata la trascorrerò in tranquillità cercando di godermi quest’ultima notte Madrilena. L’appartamento è così bello che mi sento a casa, ma è ora di tornare per la nuova missione: guarire e conoscere la nuova me stessa sia a livello fisico che mentale…
Dina “Ti sei pure laccata le unghie per il rientro”
Anna S.”Beh fine di una grande avventura ed inizio di una nuova vita!!!”
Marzia “Missione compiuta Bianca, bravissima, passo dopo passo, come sempre. Buon rientro per domani, e buona serata e buona notte a Madrid ancora per oggi, un grande abbraccio!”
Elena K.”terrai nel cuore quell’appartamento “
dove hai vissuto una trasformazione che di solito può avvenire con una o più reincarnazioni!!!
Adesso ti aspettano altre avventure
che ti auguro sorprendenti, gioiose e intense !
E già che ci siamo
esprimi tre desideri
si sa mai…….!!!
Daniela “Brava Bianca è lo spirito giusto. Sei una persona coraggiosa e determinata. Goditi ancora questa serata in Spagna. Un abbraccio”
Bruna “Mi fai morire, è stato un bel viaggio fatto insieme a tutte noi della sorellanza dance…ti aspettiamo in Italia per festeggiare insieme “
Simona P.”Bianca che vive tante vite….”
Novella “Ciao Bianca,”
Dopo questa avventura ti sembrerà una passeggiata tutto il resto .
Buona notte e un abbraccio grande
Cristina A.”Buon viaggio di ritorno alla tua nuova vita”
Marta “Ti aspettiamo buon rientro”
Simplified Summary
La dottoressa mi ha autorizzata a usare salviettine pH neutro dopo la pipì, riducendo i lavaggi notturni e migliorando sonno e irritazioni alla pelle delle gambe. Ho notato dolori intermittenti che indicano la guarigione in corso e una maggiore calma interiore, forse perché non devo più contrastare il testosterone. Ho ripreso a truccarmi e a curare piccoli dettagli femminili che mi erano mancati. Ho iniziato a preparare la valigia: tra emozione e nostalgia, si avvicina il ritorno a casa. Sono andata al consolato italiano per far vidimare i documenti necessari al rimborso dell’intervento, tra un imprevisto con l’ombrello e un po’ di confusione iniziale. L’appuntamento è andato bene, anche se resta l’incertezza della burocrazia italiana. Tornando in taxi ho sentito chiaramente che la missione a Madrid si è conclusa e ora inizia la fase italiana.
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Routine quotidiana post-operatoria di guarigione
Panico: appartamento senza l’acqua!