Sono trascorsi diciotto giorni dall’intervento, il tempo scorreva lentissimo e man mano sta diventando sempre più rapido nello trascorrere, credo che sia per via della guarigione giorno per giorno.
In questi giorni, la mia routine quotidiana consiste nel svegliarmi intorno alle ore 8:00 (ma in realtà ogni due ore di notte mi dovevo alzare per fare la pipì e a lavarmi col doccino), fare la mia dilatazione mattutina, e ogni volta aggiungo dieci secondi come durata della singola penetrazione.
Non capisco come mai io ricevo solo indicazioni generali, e che lasciano a me la scelta, mentre altre operate hanno detto misure più precise. Credo di dare impressione di una donna che ragiona e non fa stupidate, anzi il fatto che l’indicazione iniziale era solo di cinque minuti per ogni sessione di dilatazione, ora che mi ha detto che posso aumentarla di mia scelta, la sto aumentando e prendo sempre più confidenza con la mia neo vagina.

Terminata la dilatazione, mi lavo, e di solito riesco a fare anche la pipì per ottimizzare il lavaggio, altrimenti dopo magari mezz’ora devo tornare in bagno. La stesa lavarmi di nuovo, stessa cosa se devo fare la cacca.
Faccio colazione con un po’ di yogurt, succo d’arancia fresco (nel supermercato sotto casa c’è la macchina che spreme le arance al momento), una fettina di pane bianco tostato con burro e marmellata, un bicchiere di latte d’avena e qualche biscotto.
Ieri ho fatto anche una seconda colazione al bar qui sotto e credo che la farò anche domani. Fanno un cappuccino molto buono, davvero!
La mattina trascorre stando a letto con le gambe aperte divaricate e senza indossare mutande, così guarisco prima. Però inizia a fare fresco e indosso le calze, tengo anche i pantaloni del pigiama tirati su fino alle ginocchia.
Nel relax ascolto la radio e guardo ogni tanto qualche messaggio sul telefono e, più o meno velocemente, arriva l’ora di pranzo, quella italiana, non quella spagnola che è almeno dopo le 14:30!
Continuo a cercare di mangiare cibi leggeri per fare la cacca liquida, anche se ho iniziato a integrare ogni tanto dei piccoli hamburger (50 grammi).
Alterno il purè, le vellutate, il risotto che ho fatto io, zucchine e carote, un po’ di prosciutto, del merluzzo e patate bollite. Cerco di variare, ma comincio a non poterne più, il che è un ottimo segno che sto guarendo.
Le scorte di cibo, che avevo comprato prima del ricovero in ospedale, si stanno esaurendo, e forse dovrò buttar via qualcosina, avevo esagerato.

Questa mattina sono uscita per un breve camminata, andando in una via in cui non ero ancora stata, nel mentre ho telefonato mia mamma e poi sono entrata in un altro minimarket e quindi in panetteria.
All’inizio mi sento piena di energie e con una gran voglia di stare all’aperto, ma poi inizio a stancarmi e sentire bruciare nelle cosce per lo sfregamento della mutanda (anche avendo un assorbente con le ali morbide), ogni tanto devo fermarmi, anche rimanendo in piedi.
Mi sento tranquilla, inizio a sentire sempre di più mia la neo vagina come MIA. Qualche pensiero negativo arriva di tanto in tanto, quello se ho fatto la cosa giusta, e… dolcemente lo mando via. Non sono pentita, ma forse questi pensieri arrivano perché sono qui da sola. Sentire al telefono tante belle persone mi aiuta, ma come abbiamo imparato dopo il lockdown, il contatto umano in presenza è impagabile.
Mi hanno appena fatto una video chiamata a sorpresa le mie compagne di danza, non appena terminato la lezione, e mi sono emozionata parecchio! Vedere loro facce sorridenti, fare “ciao ciao” con la manina è stato molto bello e ho sentito qualcosa di dolce nel cuore.

Dina “Bella signora chic”
Daniela P.”Bene dai dei stare rilassata e almeno per ora gambe aperte bene.”.
Tutto nuovo e tutto al suo posto.
Si la consapevolezza arriva fra un po.
Anche cose normali diventano speciali. Scoprirai la tua vagina col tempo
Bianca anche vestirsi, mettere il reggiseno sarà stranamente tutto nuovo
Francesca M.”Mi dispiace risponderti a distanza di tanto tempo ma sono in un periodo molto frenetico. Sono davvero contenta per te purché ti sento soddisfatta! Noto che ancora non la chiami per nome, ma sono sicura che quando sarai pronta lo farai per ora ti auguro un buon decorso post operatorio e aspetto nuovi aggiornamenti quando ce ne saranno nel frattempo ti mando la mia novità più grande”
Laura C.”Dai che sei vicina al ritorno a casa””
Daniela P.”Io ancora in baby doll
Un po scompigliata
Tratto dalla presentazione a un corso da parte della mia amica Maia, le sue parole risuonano nel mio percorso:
“...È diventata un’esplorazione geografica del mio sentire. I confini emotivi hanno iniziato a spostarsi, rivelando sia terreni fertili che immensi deserti dimenticati... Il processo integrato al corpo, gesto e immagine agisce come un sensibile strumento di mappatura... diventa anche una coordinata emotiva, un punto di riferimento tra ciò che è stato e ciò che sta emergendo, sta evolvendo e sta mutando. Ho scoperto che il corpo porta con sé una propria geografia…”
Un bellissimo testo, poi dopo averti parlato al telefono, ascoltare questo mi ha fatto piangere… bellissimo…
Questa suggestione della geografia, sembra raccontare il mio percorso, sia quella corporea che mentale.
In un certo senso è come se mi avessero dato un mappamondo nuovo, dove una parte (un’isola, una penisola, una valle) è stata ridisegnata e quindi è tutta da scoprire, sia nella cartina che in quello che rappresenta…
Simplified Summary
Sono trascorsi 18 giorni dall’intervento e il tempo sembra scorrere più veloce man mano che la guarigione avanza. Seguo quotidianamente la routine di dilatazioni e lavaggi, aumentando gradualmente la durata come indicato. Inizio a prendere sempre più confidenza con la mia neo-vagina, anche se ogni tanto sorgono dubbi comprensibili che cerco di lasciare andare. Esco brevemente per camminare, ma la stanchezza e qualche fastidio mi ricordano che devo ancora procedere con cautela. Continuo la dieta leggera per mantenere la regolarità intestinale, variando un po’ i pasti. Le telefonate e i messaggi delle persone care sono un grande supporto emotivo in questi giorni di convalescenza in solitudine. La videochiamata con le compagne di danza oggi mi ha dato molta forza e serenità.
Domenica tranquilla
Panico: appartamento senza l’acqua!
Ultima visita di controllo con il chirurgo e uso corretto del dilatatore
Ultima visita di controllo con l’infermiere a domicilio
Vado in ospedale per il controllo, ma sbaglio orario
Camminata al parco e consapevolezza femminile