Questa sera poi sono andata dal chirurgo che mi ha operata di vaginoplastica, presso l’ospedale.
Mi ha fatto alcune domande sull’andamento della guarigione, se sento dolori, come faccio la pipì (esce proprio in mezzo alle gambe, cosa non scontata, anni fa alcune in altri centri erano state operate che se la facevano sulla gamba…).
Sara C.”Cara Bianca, pisciare dritto non è mai cosa scontata, io di solito inizio dritto poi verso la fine vado più random”

Mi ha fatto spogliare e dato un’altra occhiata alla neo vagina e secondo lui procede tutto bene. C’è ancora un po’ di gonfiore, ma è normale.
Mi sono rivestita e mi ha spiegato meglio, usando un modellino, come fare correttamente le dilatazioni quotidiane per tenere aperto il canale vaginale. Una cosa non scontata, e infatti un certo movimento nell’inserimento non l’avevo capito.
Dilatatore.
devo infilarlo direttamente, ma quando è a metà devo spingere leggermente verso il basso (verso il buco del sedere), così che faccia un arco (proprio a forma di banana) e così entra più in profondità e fa meno male, altrimenti inserito dritto (come facevo) finisce contro lo scroto e non può andare oltre, e non va bene.
La durata da tenerlo dentro la vagina è variabile, si parte da cinque minuti, ma poi posso decidere quanto farla durare in ogni sessione in base a quanto mi sentirò confortevole nel farle.
Ovviamente a dedicare più tempo, si mantiene una profondità e un’elasticità migliore.
Al termine pulire con acqua e non toccare nulla con le dita.
Quello che mi fa strano, rispetto ad altre operate da lui, è che hanno lasciato a me ogni scelta. Credo di dare l’impressione di una persona che ragiona e che capisce cosa è giusto fare. Ad altre hanno dato tempi e durata…
Comunque, nelle prime volte mi faceva paura infilare il dilatatore dentro di me, ma più faccio le dilatazioni e più diventa una routine. E’ anche un modo per imparare a conoscere il nuovo organo, cosa non scontata. Il mio corpo lo sa come funziona, ma psicologicamente è un’altra cosa.
Ad altre, operate altrove viene anche chiesto di pulire in questo modo (sentire sempre il chirurgo a riguardo!)
“...ogni tanto puoi passarlo con una garza imbevuta di soluzione fisiologica o disinfettante delicato (tipo clorexidina allo 0,05%)“

Gli ho chiesto dei peli pubici, nel caso ricrescano (ed alcuni lo stanno già facendo) non creano infezioni, quindi li terrò. Intendo i peli esterni, all’interno li ha eliminati con un bisturi elettrico.
Ho chiesto alla dottoressa Sara (c’era anche lei, ma in un’altra stanza) riguardo le salviette da usare per pulirmi, quando sarò in bagno pubblico, quelle neutre, senza profumo, che mi ha comprato Gonzalo, e ha detto che vanno molto bene.

Non che sono una gran bevitrice di alcolici, ma se al mio ritorno qualcuna vorrà festeggiare con del prosecco…tra una settimana, se vorrò bere potrò farlo, anche perché ho smesso di prender farmaci.
In Italia collaboro con medici oncologi per aiutare a comprendere meglio come curare le persone trans in oncologia, così gli ho chiesto se potrò chiedergli informazioni, qualora ci fosse la necessità e ha acconsentito.
“…è un vero piacere sapere che tutto procede per il meglio! e ti ringraziamo per la condivisione del tuo percorso e della preziosa rete di professionisti che hai la straordinaria capacità di coinvolgere!“
Un grande abbraccio!
A fine visita ho chiesto un selfie, che ha fatto volentieri. Volevo abbracciarlo, ma ho deciso di mantenere la distanza medico paziente, ma è bastato il suo sorriso.

Come mi sento?
Da quando sta procedendo tutto bene, ho riaperto il rubinetto dell’emotività, sono davvero felice e piena di energia, stanotte sarà più difficile riuscire a dormire, credo di avere tanta adrenalina in corpo.
Buona notte e un abbraccio iberico (che costa meno del prosciutto locale).
Francesca N.”Brava Bianca, la guarigione veloce è gran parte merito tuo, sei una donna forte e con tanta energia e tanta voglia di vivere in sintonia con la tua anima, sono felice per te”
Elena K.”È incredibile quanto velocemente stai guarendo ed è incredibile anche quanto la tua forza(cazzutaggine) abbia gestito, affrontato tutto da sola…lontano da casa e in un paese straniero.“
È chiaro che desideravi completare questa tua transizione con tutta te stessa e sono contenta che tu ci sia riuscita senza complicazioni.
Altro che adrenalina avrai in corpo…..!
Simona P.”Hai una bella forza e determinazione e sono contenta di esserti amica”
Simplified Summary
Questa sera ho avuto il controllo col chirurgo che mi ha operata: mi ha chiesto come va la guarigione e confermato che tutto procede bene, solo un po’ di gonfiore. Mi ha spiegato meglio come usare il dilatatore: a metà inserimento va spinto leggermente verso il basso, a banana, per evitare ostacoli e fare meno male. Posso scegliere io la durata, più lo tengo più migliora l’elasticità. Gli ho chiesto dei peli pubici e mi ha detto che non creano problemi. Ho rivisto anche Sara, che ha approvato le salviettine intime neutre che uso. Ora posso anche bere un prosecco tra una settimana. Ho scattato un selfie con il chirurgo e sono tornata a casa piena di energia, emozione e gratitudine: finalmente mi sento davvero in pace.
Domenica tranquilla
Routine quotidiana post-operatoria di guarigione
Panico: appartamento senza l’acqua!
Ultima visita di controllo con l’infermiere a domicilio
Vado in ospedale per il controllo, ma sbaglio orario
Camminata al parco e consapevolezza femminile