Nuova giornata e nuova routine, ma solo leggermente diversa dalla precedente. Quello che mi pesa meno è dover usare il doccino per lavare qualunque cosa esca da là sotto, ma almeno ora non devo più cambiare il pannolone e la mutandina ogni volta.
Ho fatto colazione e quando stavo per finire…mi sono resa conto di aver superato le problematiche post operatorie ieri facendo la pipì… questa consapevolezza mi ha tolto l’energia, rilassamento totale, credo che mi sia scesa la pressione e ho dovuto sdraiarmi sul letto.
Ho resistito ben quattordici giorni, dovevo tenere duro, stare bene, essere ottimista e ora posso prendermi davvero cura di me stessa oltre fisicamente anche emotivamente…

può perdere micro pezzi che possono infettare
Devo comprare un lubrificante vaginale a base acqua, perché il Durex, che mi ha venduto la farmacia, costa 10€ e dura quattro giorni (usato tre volte al giorno). C’è anche al supermercato, costa uguale, hanno anche un altro tubetto, sempre della Durex che costa leggermente meno, ma comunque troppo per un uso a vita.
“…i tuoi racconti sul post sono davvero di ispirazione… grazie mille!!! ps se posso consigliarti per le dilatazioni: fatti dare in farmacia il gel per le ecografie; costa due lire e i prodotti cosiddetti di marca sono esattamente gel per le ecografie transvaginale con qualche additivo….”
Grazie! Ne ho trovati alcuni che costano meno, ma dovendo usarli a vita é un’ottima dritta!
Ho verificato, ma dicono solo per uso esterno, forse non è una buona idea, ma non sperimenterò subito la cosa. Scoprirò in seguito che esiste in versione sterile e che va bene anche per uso interno (i campioni me li fornirà l’infermiere) marca Aquasonic 100 (ci sono anche su Amazon, apri link).
Sono stata al telefono con mamma per quaranta minuti e dato che mio papà non era in casa, abbiamo affrontato un bel po’ di argomenti, anche alcuni tecnici e clinici. Le ho raccontato cose specifiche della mia nuova patata, sia quelle belle che quelle meno belle. Abbiamo entrambe la vagina adesso e c’è qualcosa in più in comune su cui parlare.
Al termine della chiamata la pressione era risalita, così sono mi sono messa al computer (poggiato sopra il microonde per averlo in alto e riuscire ad usarlo, n0n posso stare seduta a lungo) e sono riuscita a prenotare anche l’Inps a Treviglio, per consegnare i documenti originali relativi alla malattia all’estero. Il giorno dopo del mio arrivo in Italia, mi farò accompagnare dalla mia vicina di casa, perché non credo che sarò in grado di guidare per quindici minuti e consegnare quei due fogli (dichiarazione di malattia del chirurgo, dismissione ospedale). Lo stesso giorno poi andrò anche dal medico di base per iniziare la malattia in Italia.
Mentre armeggiavo con il computer, mi ha chiamato la mia amica Caterina e abbiamo parlato un po’, ma ero leggermente distratta all’inizio finché ho prenotato l’INPS, e poi, mi sono goduta la chiamata. Al mio ritorno avrò bisogno di qualcuna che mi accompagni in un supermercato a fare la spesa, abbiamo un minimarket in paese, ma ci sono scelte limitate. Lei è una delle candidate.
Avevo anche abbastanza energia da provare a uscire in strada. All’inizio suscitavo attenzione, pochi sguardi comunque, credo perché camminassi molto lentamente, oppure perché sono la donna alta?
Sono anche senza make-up… per il momento cerco di piacermi come sono al naturale, l’importante è guarire…l’estetica non serve adesso.
Sono andata a fare delle fotocopie a colori dei documenti, che dovrò portare a vidimare al Consolato italiano a Madrid, per avere il rimborso parziale dell’operazione da parte della Regione Lombardia.

Camminare strada con un clima settembrino spagnolo, con un leggero filo d’aria, mi ha fatto sentire viva e felice di esserci in questo momento. È stato bello osservare la vita delle altre persone, le auto che transitano, altre persone che hanno qualche problema a camminare come me, prima non ci facevo caso e adesso sembra che ognuno abbia qualche forma di acciacco fisico!
Ora sono rientrata a casa, riposarmi, ho camminato ben 900 metri, mio nuovo record personale con la vagina nuova e i punti che hanno tenuto…
Laura L.”Mmmm ok lo so pensavo fosse più comodo”
Siamo donne diverse con esigenze diverse… però la mia credo che sia in garanzia … non gliel’ho chiesto
“almeno è a km 0”
Dina (ginecologa, l’unica che ha visto la foto della mia neo vagina)
“Bianca! Che lavoro meraviglioso. Davvero molto bravi.”
Sento la tua felicità, anima bella.
Dopo aver riposato e dormito, ho fatto la dilatazione pomeridiana e dopo aver essermi lavata ho indossato le mutandine rosse che mi sono portata qui apposta. Me li aveva regalate a un evento sulla prevenzione oncologica delle donne a cui avevo partecipato come relatrice. Sono di pizzo, sono molto simboliche per questo momento!
Mi sono fatta qualche fotografia e poi ho fatto un video abbastanza lungo che ho postato su Facebook dove racconto alcune cose relative all’operazione e che non la consiglio a cuore leggero. Ci sono molte donne trans, che si fanno delle fantasie e poi ne rimangono deluse (poche, per fortuna, ne sono anche pentite), oppure non seguono alla lettera le indicazioni dei medici e si lamentano quando qualcosa va male. Sono abbastanza critica su questo, e c’è molto pressapochismo, poche informazioni e solo per passaparola, psicologici non formati a riguardo…c’è tanto da fare perché tutte le operate siano felici e non abbiano aspettative da fiaba.

Ho pubblicato su Facebook un video dove racconto dell’operazione (avrà oltre 5000 visualizzazioni!), mi hanno detto che riesco a rendere normale argomenti che sono tabù…in effetti raccontare tenendo in mano un dilatatore…
https://www.facebook.com/share/v/1Gxvuv2qdS/?mibextid=wwXIfr
Laura C.”Brava Bianca, un discorso molto chiaro e obiettivo. Ti abbraccio”
Carla “Ancora una volta complimenti Bianca. Per la tua forza e la tua generosità. Credo che il tuo comportamento durante tutto il percorso sia stato improntato a questa grande trasparenza prima di tutto per fini terapeutici perché sappiamo quale grande rinforzo sia saper parlare delle propri difficoltà. E poi perché sei una persona sincera e generosa e penso che tu voglia aiutare tante persone che hanno situazioni simili alla tua.”
Un mio contatto Messenger, un’altra donna trans americana operata, mi ha ricordato una cosa: più rimango nuda là sotto e prima guarisce.
In questi giorni perdevo troppo sangue e ho sporcato tonnellate di cose, comunque sta guarendo e da adesso appena posso rimango nuda sotto e sdraiata sul letto (con calzini e pigiama fino alle ginocchia), stare ferma lungo ci si raffredda!
Dilatatore vaginale numero tre e imparare a fare pipì
Visita controllo post vaginoplastica e mi hanno tolto il catetere
Domenica tranquilla e pensieri su come ho resistito da sola
Altra visita di controllo post vaginoplastica: tutto procede bene
Pensieri e parole
Caccia al documento mancante per ottenere il rimborso parziale dell’operazione di vaginoplastica