E’ sabato mattina, ho dormito abbastanza bene, tranne un paio d’ore intorno alle quattro, ma non ho avuto nessun incubo.
Però alle 8:30 avevo un sacco di sonno, ma mi sono alzata lo stesso perché a breve sarebbe arrivato Gonzalo, l’infermiere per visitarmi.
La mia routine quotidiana dura circa mezz’ora e oggi sono riuscita a ottimizzare, facendo anche la cacca, in modo da fare una sola doccia per pulire le varie parti interessate.
La dilatazione, che ho fatto ieri sera, mi aveva leggermente preoccupata perché il dilatatore non era arrivato proprio fino in fondo, ma forse perché mi sentivo rigida.
Ho provato una qualche emozione ieri sulla mia nuova vagina, finalmente, è stato quando mi sono messa sul letto con le gambe divaricate e ho visto le labbra della neo vagina aprirsi e mostrare l’interno, leggermente umido e con la carne rosa. È stata una cosa un po’ inquietante (è la mia prima e unica vagina vista “da dentro”), ma anche molto bella nello stesso istante. Non saprei descriverla meglio.
Gonzalo è arrivato e la sua energia è un grande toccasana. Gli ho chiesto esattamente che ruolo ha nella clinica e scoperto che é un infermiere professionale, molto specializzato con le persone transgender, in sala operatoria c’era anche lui.
Mi sono sdraiata sul letto e per un attimo, ho pensato che qualcosa non andasse, perché da qualche giorno ho smesso di prendere l’antidolorifico (mi ha confermato che enantyum dopo sette giorni, non ha più nessun effetto, anche se lo prendi). Comincio a sentire che ho qualcosa in mezzo alle gambe, sento che è leggermente gonfio e in un certo senso ho alcune sensazioni simili a come quando avevo il pisello, però poi guardo e ho una vagina. (alcuni organi sono gli stessi, ma in un punto del corpo differente).
Sarà tutta da scoprire questa rinascita.
Mi ha raccontato che ho ancora qualche piccola perdita di sangue, perché comunque i corpi cavernosi, che ora sono più piccoli e in un’altra posizione, sono fatti apposta per trattenere sangue e quindi alla minima pressione questo esce, stanno ancora guarendo pure loro.
Poi si é messo del gel sul dito del guanto blu e mi ha penetrata con delicatezza. Ho sentito solo un qualcosa quando ha premuto leggermente. Alla fine ha detto che è tutto normale e sto guarendo bene.
Mi sono rilassata di brutto alla notizia.
Infine mi ha consigliato di usare altro tipo di gel a base acquosa (per lubrificare il dilatatore) al posto del Durex (venduto dalla farmacia), che é carissimo (paghi la marca e la loro pubblicità).
Indagherò su quale prendere e dato che la dilatazione è da fare a vita, minore sarà la spesa e meglio starò economicamente.
Cosa guardare in un gel lubrificante post-operatorio
• Base acquosa: si assorbe bene, è più delicato sulle mucose, non unge.
• pH bilanciato / compatibile con la flora vaginale
• Senza profumi forti, coloranti aggressivi, con pochi conservanti
• Compatibile con preservativi / materiali medici
• Marchio affidabile, buona reputazione clinica
Poi gli ho raccontato di me (del lavoro ne avevamo già parlato) e della mia attività come divulgatrice. Siamo rimasti che se avrò bisogno di qualcosa oppure avrò delle idee per una collaborazione, potrò contattarlo senza problemi. Mi ha suggerito di scrivere un romanzo…gli ho mostrato il video trailer del mio romanzo che uscirà l’anno prossimo. Notizia bomba: ieri la mia editor, ha scritto che l’ultima riscrittura è perfetta, devo solo correggere qualche parola in giro per adeguarla agli standard di Mursia, come l’utilizzo della lettera maiuscola sui certi tipi di nomi e cose così. Visto il mio stato attuale che non posso stare seduta al computer per più di dieci minuti….è un bene, anche se abbiamo tempo fino a Natale.
Prima di uscire, Gonzalo mi ha consigliato di fare un piccolo giro, gli ho risposto che col catetere è un vero casino, così mi ha lasciato del tape morbido medicale (una specie di garza adesiva), l’ho fissato al polpaccio e ha detto che oggi anche una bella giornata ed è pure festa nazionale.

Più tardi mi sono vestita e uscita di casa, c’era un leggero venticello, ma è stata la mia prima vera uscita nel mondo come donna con vagina. Non è stata una “grande emissione”, come le altre uscite a far la spesa oppure salire sul taxi.
Sto camminando molto lentamente, a piccoli passi, perché non si devono aprire i punti. La sensazione di libertà e di essere viva è stata incredibile. Dopo soli dodici giorni in cui praticamente non sono uscita dal palazzo, è stata davvero una rinascita spirituale.

A metà strada mi sono seduta (non proprio, quasi sdraiata) su una panchina (con il cuscino gonfiabile sotto il sedere) per dettare questo articolo del blog, e poi sono rientrata a casa. Magari ci riprovo un altro po’ nel pomeriggio e pure domani.
Una donna nel mondo…
Rientrata a casa sono andata subito in bagno, la camminata smosso qualcosa, ho mangiato una mela cotta e mi sono sdraiata a riprendermi (prima però ho guardato se era tutto in ordine là sotto), ora sono affamata ed è una cosa bellissima!
Mamma “Bene bene!”
Un passo alla volta è tutto va al suo posto
È stato bello sentirti
Un abbraccione
Ciao tesoro
Fede “Allora buona giornata e buona passeggiata. Respira un po' di aria fresca e avanti con la nuova vita. Un abbraccio forte”
Simplified Summary
Questa mattina ho dormito bene e mi sono alzata presto per la visita di Gonzalo, l’infermiere argentino. La guarigione procede bene: mi ha confermato che le piccole perdite di sangue sono normali e che tutto sta cicatrizzando. Durante la visita ho sentito per la prima volta alcune sensazioni nuove, strane ma positive: una rinascita da scoprire. Mi ha consigliato un gel lubrificante più economico e delicato rispetto al Durex, da usare per le dilatazioni quotidiane. Abbiamo parlato del mio lavoro e del mio romanzo: la mia editor ha scritto che la nuova versione è perfetta. Prima di uscire, Gonzalo mi ha fissato il catetere con del tape morbido e mi ha incoraggiata a fare una passeggiata. Così sono uscita: aria fresca, piccoli passi e una sensazione di libertà assoluta — la mia prima vera uscita nel mondo come donna.
Dilatatore vaginale numero tre e imparare a fare pipì
Visita controllo post vaginoplastica e mi hanno tolto il catetere
Domenica tranquilla e pensieri su come ho resistito da sola
Pensieri e parole
Caccia al documento mancante per ottenere il rimborso parziale dell’operazione di vaginoplastica
Remix di me stessa e routine quotidiana post operatoria