Oggi pomeriggio sono andata da un’amica che fa la parrucchiera, sapevo che era brava da alcune foto che aveva messo sui social, ma non così brava che anche la mia amica parrucchiera di Milano le ha fatto i complimenti. Da lei era piena di prenotazioni per giorni, così ho dato credito con Miki. Il negozio dove lavora si chiama “Acconciature immagina che…” a Fara Gera d’Adda (MI) e ho scoperto che ci va anche la mia amica e insegnante di yoga Francesca.

Leggi la mia prima volta da una parrucchiera (adoro la mia espressione quando vidi il risultato non credendoci). Leggi la seconda volta (un altra piccola sorpresa il risultato finale).
Come è andata?
Prima di me c’era una cliente che è andata in lungo, ma non avevo impegni particolari così mentre Miki lavorava ho raccontato alcune cose, inclusa la perdita degli occhiali, così con lei ho terminato di sfogarmi a riguardo.
Sull’altra sedia, la titolare del salone stava sistemando i capelli di una ragazzina che domani farà la cresima. A fianco c’era la madre e con loro ho scambiato un po’ di battute su vari argomenti. Ogni tanto mi specchiavo nel grande specchio in fondo, per guardare la mia espressione del momento e il riflesso era sempre quello di una donna. C’è sempre questa cosa brutta del “passing” dove si spera di passare per una donna che lo è dalla nascita, a volte ci si riesce e altre meno. Cerco di non pensarci, ma a volte il dubbio si insinua.
Dopo avermi lavato i capelli con delicatezza, mi ha fatto sedere sulla sedia, anzi sdraiata visto che altrimenti sono troppo alta. Miki ha iniziato il suo capolavoro. Le avevo dato carta bianca, giusto che doveva dare una sistemata con taglio senza esagerare e fare la piega.
Al principio mi ha tirato i capelli tutti indietro e rispetto alle altre volte dalla parrucchiera, nello specchio mi osservava il mio volto: maschile nella parte alta e femminile dagli occhi in giù. Un piccolo passo avanti, prima mi vedevo totalmente al maschile.
Per fortuna poi ha pettinato i capelli e il viso nello specchio era tornato femminile, almeno dal mio punto di vista, curioso che coprendo la fronte e l’attaccatura alta cambia così tanto un volto.
Ha poi messo delle mollette colorate e sembravo una bimba. A metà del lavoro sembrava aver fatto le stesse cose della mia amica parrucchiera, ma poi il suo lavoro ha preso una direzione nuova.

Mi ha chiesto che se volevo pareggiare la lunghezza avrebbe dovuto tagliarli parecchio sulla nuca, siccome sono capelli fragili e indisciplinati le ho detto di procedere con un piccolo dispiacere e confidando in un grande risultato.
Al termine nello specchio ho visto una donna felice con un caschetto di capelli che ricorda quella della Raffella Carrà con una frangetta davanti. Il viso era estremamente femminile. Ho fatto bene a darle fiducia e avevo bisogno di un cambio di look del volto, questo è stato inatteso.

Miki “Grazie mille a te Bianca e alla fiducia che hai dato a me e al nostro salone
”
Mi ha consigliato in futuro, di fare da loro, un esame tricologico per trovare il modo migliore di rafforzare i capelli. Comunque sono già felice che alla soglia dei sessant’anni di averli questi capelli. I miei coetanei maschi sono tutti in piazza da tempo!. Grazie agli ormoni ho fermato la caduta e hanno iniziato a crescere e rinforzarsi, ma non a rinfoltirsi e non si può avere tutto.
Amanda “Mamma come stai da Dio Bianca!!!
”