Lo scorso anno ho tenuto un “corso di attivismo transgender” per formare alcuni soci a essere più indipendenti nel proporre e realizzare i progetti dell’associazione (apri articolo del blog). Avevo chiesto di esprimere alcune idee su un evento che si sarebbe potuto realizzare e nel brainstorming che ne è seguito un’idea mi ha colpito molto: recuperare e raccontare storie di persone transgender vissute secoli fa. La storia transgender è “solo” moderna e del secolo scorso. In effetti non avevo mai pensato a questo punto di vista.
Nel preparare i materiali ho fatto una ricerca sul web e trovato alcune informazioni, cercando meglio sono saltate fuori molte più persone trans del passato, ma quasi tutte “uomini trans” (sesso di nascita femminile che si sentono uomini). Le ragioni principalmente sono insite nel patriarcato e dei documenti storici sopravvissuti, questi uomini transgender si sono distinti in azioni di guerra e quindi le loro gesta sono state riportate in alcuni documenti arrivati sino a noi.
Le donne transgender dovevano, per lo più, fare le prostitute e quindi non hanno lasciato tracce da seguire. Infine il termine trans è un vocabolo recente e in passato non c’era modo di dare un’etichetta alle persone trans.
Cercando anche storie di persone non-binary non trovai nulla, questa identità di genere è definita da pochi anni, ma trovai che le persone trans in alcune culture erano venerate come sacerdotesse, guaritrici. Erano definite persone dalla doppia-anima o con una dualità. Non è chiaro se intendessero le persone intersex, in passato chiamate ermafroditi in occidente, che avevano entrambi gli organi genitali.
Dopo aver preparato un testo con una storia per “genere”, lette in terza persona, abbiamo deciso che sarebbero state più incisive raccontate da loro stesse e che il metodo dell’intervista doppia sarebbe stato perfetto. Come miglioria avevo deciso di accoppiare due persone trans, ma una del passato remoto e una di quello recente.
Infine dopo una prova si è deciso che serviva una terza voce, quella narrante che introduceva l’intervista e che la chiudeva con un messaggio.
Come scritto più sopra le donne trans del passato erano “solo” prostitute, così la storia l’ho abbinata con un’attrice che ha subito illazioni e accuse relative: attrice che si prostituisce con i produttori. E’ un mondo difficile.
All’epoca era da poco disponibile chatGPT e si era scoperto proprio in quei mesi che è un’intelligenza artificiale “assertiva” e che deve accontentare sempre la persone che chatta con lei, in pratica quando non trova inventa informazioni plausibili.
Avevo chiesto di trovarmi dieci donne trans del passato e otto risultati risultarono inventati da una verifica sul web, ma una storia mi aveva colpito e che aveva quello che serviva. Informazioni inventate, ma plausibili, scritte mettendo insieme il testo letto dalla A.I. durante l’addestramento, quindi frutto dell’uomo in ogni caso, seppure messe insieme da un computer.
Non sarebbe finita nel progetto finale che avrebbe dovuto basarsi solo su fatti verificabili, ma per un nostro test interno era ottima.
Per pubblicare questo articolo ho usato DALL-E una intelligenza artificiale in grado di creare qualsiasi immagine e dopo alcuni tentativi sono riuscita ad avere delle immagini curiose di “possibili” donne transgender del medioevo, anzi dei quadri come unico mezzo dell’epoca a tramandare immagini. Ecco il prompt che ho usato:
“Crea un'immagine in stile dipinto del 1400 dove c'è il mezzobusto di questa persona storica:
“
Francesco detto "Checca" di Niccolò di Bernardo Cei è una figura storica nota per la sua abitudine di vestirsi da donna.
Era originario di Firenze e visse nel XV secolo.
Fu descritto come un giovane "di bell'aspetto, bianco di pelle, capelli castani e di statura media".
Confessò di essere attratto dagli uomini e di vestirsi da donna per soddisfare i propri desideri sessuali.
Dopo un anno ho deciso di pubblicare la parte relativa alle donne trans, il progetto non ha poi avuto seguito. Come ripetuto più volte è una finzione per buona parte.
Incrociamo due storie di artiste transgender di diverse epoche:
Checca, cantante e musicista del XV secolo, non è chiaro da dove derivi esattamente il termine dispregiativo “una checca”, ma alcune fonti suggeriscono che possa essere una forma abbreviata del nome “Francesco“, come era il nome di Checca.
April Ashley di Liverpool, prima modella transgender di fama mondiale del XX secolo e icona assoluta di stile. Protagonista della Swinging London degli Anni 60, poi attivista per i diritti delle persone trans.
Buongiorno, mi chiamo Checca, nata a Firenze come Francesco intorno al 1400.
Hello, sono April Ashley, sono “nata maschio” nel 1935 e cresciuta nella Liverpool della classe operaia.
Sono nota per le mie abilità musicali e mi esibisco come cantante e musicista vivendo tra Firenze e Milano.
Sono stata una modella senza che nessuno lo sapesse, ma nel 1961 il giornale The Sundey People mi ha rivelata come transgender. Se da un lato questo mi escluse da alcune opportunità, dall’altro sono stata una delle personalità più richieste e note della Swinging London.
Non ho vissuto in un periodo tranquillo, mi hanno arrestata più volte per la mia condotta considerata immorale e fui processata più volte dall’Inquisizione. Non mi spiego ancora perché non mi hanno messa subito al rogo.
Nel 1963 ho coronato il mio sogno d’amore sposando l’aristocratico Arthur Cameron Corbett a Gibilterra. Per qualche anno andò tutto bene, ma fece notizia l’annullamento del mio matrimonio nel 1971. In questo caso cruciale, il giudice stabilì che il matrimonio doveva essere annullato perché secondo lui ero un uomo, nonostante avessi fatto un’operazione chirurgica. La sentenza ebbe implicazioni di lunga durata per me e per altre persone trans in Inghilterra.
Al processo mi hanno descritta come “un giovane di bell’aspetto, bianco di pelle, capelli castani e di statura media”. In quel processo ho confessato di essere attratta dagli uomini e di vestirmi da donna per soddisfare i miei desideri sessuali.
Sono stata una delle prime persone britanniche che è andata a Casablanca per fare l’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso. Ha sempre continuato a lottare per il riconoscimento legale dell’identità di genere
Fui costretta a pagare una multa e a sottopormi a un periodo di penitenza, durante il quale mi fu proibito di vestirmi da donna. Ovviamente, dopo poco tempo, ho violato questa restrizione e fui nuovamente processata. Sì, dovevo essere me stessa a ogni costo!
Ho sempre continuato a lottare per il riconoscimento legale dell’identità di genere.
Checca ha anche posato per il famoso pittore Filippo Lippi che l’ha ritratta in un dipinto che che oggi si trova nella Galleria degli Uffizi a Firenze e anche se il dipinto non è firmato, è stato attribuito a Lippi in base allo stile e alla tecnica usati.
Ashley con i suoi sforzi come attivista per i diritti delle persone transgender le sono valsi la massima onorificenza del Regno Unito, la medaglia dell’Ordine dell’Impero britannico, consegnata dalla regina Elisabetta nel 2012.
“Nel passato fino a quello recente e ai nostri giorni, la persecuzione giudiziaria è sempre stata forte.
Inoltre è rimasto forte l’abbinamento che puoi fare la cantante, la modella, ma c’è sempre il sospetto dalla mercificazione del corpo.”
Finalino, su un gruppo Facebook ho visto questo messaggio che chiude il discorso affrontato in questa pagina del blog che è di finzione, ma che affronta tematiche reali di noi persone trans.
“...un dialogo di oggi pomeriggio in un luogo pubblico e ha fatto si che una persona seduta vicino a noi è intervenuta nel discorso…non lo conoscevo e quindi ho chiarito che io ero una persona Trans.
“
Lui: Si va beh sei molto femminile, ma le persone Trans sono sexy, hanno il seno bello evidente e sono molto più appariscenti di te! Ne conosco alcune e sono veramente delle bombe sexy!
Io: Beh scusa ma io non ho 30 anni e non mi piace andare in giro al pomeriggio in modo appariscente.
Lui: Si ma dai, non offenderti sei sicuramente in apparenza una donna ma Trans è tutta un'altra cosa.
Il mio conoscente: Ti è andata bene che non ti abbia dato del maschio effemminato.
Beh… chiaramente il discorso è finito lì, ma mi sono resa conto che razza di idea hanno alcuni esseri di una donne Trans.