Da tre mesi, prima di andare a dormire, prendo una pillola di melatonina con valeriana e dormo come un sasso, facendo fatica ad alzarmi due volte la notte per andare in bagno (nella terapia ormonale una pillola è un diuretico).
Recentemente svegliandomi ho il ricordo di alcuni sogni, spezzoni, la parte finale. In quasi tutti sono in viaggio e capita sempre qualcosa che lo ritarda oppure mi fa deviare dal percorso, in pratica non arrivo mai a destinazione e mi sveglio prima.
Nell’ultimo sogno ero in treno per andare a Roma (non so perché) e anziché prendere il Freccia Rossa da Milano ho deciso di andare a Verona e poi prendere lì il Freccia Rossa scoprendo (nel sogno) che non esisteva, ma solo un treno interregionale che avrebbe impiegato tutto il giorno, anzi forse alcuni giorni.
La scoperta l’ho fatta solo arrivando a Verona, prima avevo l’impressione che il tragitto fosse equivalente. In treno ho incontrato molte persone interessanti, ma non le ricordo.
Per gioco ho chiesto a chatGPT (l’intelligenza artificiale) di interpretare il sogno ed è illuminante quello che mi ha risposto.
ChatGPT “Il viaggio nel sogno potrebbe rappresentare il percorso della tua vita come donna transgender. Il desiderio di andare a Roma potrebbe simboleggiare un desiderio di realizzare pienamente la tua identità o di raggiungere un senso di appagamento e realizzazione. Tuttavia, decidere di cambiare direzione e andare a Verona potrebbe riflettere un momento in cui stai esplorando o cercando nuove strade per la tua identità di genere.
“
Scoprire che il treno desiderato non esiste potrebbe simboleggiare le sfide e le difficoltà che potresti incontrare nel percorso della tua transizione o nel cercare di realizzare i tuoi obiettivi di autenticità e integrazione. Questo potrebbe essere legato alla realizzazione che il cammino non è così lineare o semplice come potresti desiderare.
Le persone interessanti che incontri durante il viaggio potrebbero rappresentare le varie influenze e connessioni che hai nella tua vita, sia che siano persone che ti supportano nella tua transizione, che offrono nuove prospettive o che rappresentano parti di te che stai esplorando.
Il fatto che ti svegli prima di arrivare a destinazione potrebbe suggerire una sensazione di incompiutezza o di ricerca continua, che è spesso parte del viaggio della transizione di genere. Potrebbe essere un segno di come la tua transizione e il tuo percorso personale stiano ancora evolvendo e che c'è ancora molto da scoprire e affrontare.
In definitiva, il sogno potrebbe essere una rappresentazione dei tuoi desideri, delle tue sfide e delle tue esperienze mentre navighi il percorso della tua identità di genere. È un viaggio unico e personale, con ostacoli e scoperte lungo il cammino.
Altro sogno…
Questa notte dentro il mio sogno, c’era una mia cara amica e avevamo una certa intimità, ma c’era un sacco di gente che continuava a interrompere entrando nel negozio (in passato ho avuto tre negozi e nel sogno ne gestivo uno )…Nel sogno avevo degli aiutanti, ma in quel momento critico non c’erano.
Con lei non riuscivamo a stare da sole per iniziare qualcosa di tenero a letto e poi mi sono svegliata…
“il sogno potrebbe essere un riflesso del tuo desiderio di connessione e di vicinanza emotiva con questa tua amica, mentre le interruzioni e la mancanza di aiutanti potrebbero rappresentare le sfide o gli ostacoli che devi affrontare nella tua vita quotidiana. Potrebbe essere utile trovare modi per creare momenti di intimità e condivisione nonostante queste sfide.
“
Durante la meditazione di gruppo che ho fatto lo scorso giovedì, Maria Cristina che ha l’ha diretta ad un certo punto ha detto “ora poniti una domanda
“, pausa, “Che cosa è importante per te in questo momento della vita?
“, ho iniziato a pensare a varie possibilità, interrotte dalla voce che ha aggiunto “non devi darti una risposta adesso
“. Mi ha colpito molto e sia alla luce dei sogni che alle tantissime suggestioni che mi stanno arrivando da varie fonti, credo di avere ricevuto degli indizi su alcune scelte che dovrò fare, ma quando verifico la fattibilità mi scontro con leggi restrittive, economicamente svantaggianti e per nulla sicure, incertezza generale.
Per quanto non mi piaccia la cosa, in questo periodo devo tenere duro su queste decisioni importanti e “tirare avanti” nel miglior modo possibile.
Infine una cosa bella…anzi due.
Uscendo dalla stanza dove abbiamo fatto il workout di danza, sul pianerottolo abbiamo incontrato due signore con alcuni bambini sotto i cinque anni. Una ha chiesto informazioni sui corsi, quelli di venerdì di ginnastica dolce.
Scendendo le scale c’era questa bimbetta che voleva scendere velocemente e la mamma le ha detto di andare piano. Io sono passata davanti e sono scesa per prima. Poi la bimbetta ha detto “ma la ragazza è scesa in fretta!
”. Ho risposto che ho le gambe lunghe, sua mamma ha detto qualcosa che non ricordo e la bimba è scesa dalle scale senza correre.
Questa è stata una cosa bellissima da sentire (non solo per avere detto la ragazza e non la signora) perché non ha avuto dubbi sulla mia femminilità…poi vista di spalle. Anche se sono trascorsi quattro anni di percorso non mi sono ancora abituata ad alcuni risultati del mio fisico e queste piccole cose da nulla, mi fanno capire quanto di buono sono riuscita a fare.
Ho raccontato, a una signora che vedo la mattina a colazione al bar, della mia partecipazione a una mostra fotografica sulle “fragilità“, che non mi sento poi così fragile. Lei, seppur non mi ha conosciuta al maschile e neppure all’inizio del percorso, ha compreso una cosa che mi era sfuggita. “Adesso non ti senti fragile, ma com'eri prima?
“.
Un pensiero che mi ha riportata indietro a ricordare la solitudine, le sensazioni di isolamento, quelle di essere incompresa, quelle del timore del giudizio degli altri e della scoperta che potevo riuscire a essere me stessa. Ero davvero fragile e quando poserò per la fotografa dovrò mostrare la me stessa di oggi, ma anche quella che ero poco tempo fa.