Ho partecipato alla seconda sessione del percorso “Essere Donna” e questa sera c’erano alcune donne nuove, ma ne mancavano altre che c’erano la volta scorsa.
Abbiamo fatto svariati esercizi di movimento e di rappresentazione, mi è piaciuto molto quello dove avevamo un telo in tensione e a turno qualcuna andava di sotto, mentre le compagne tendevano abbassarlo e ad agitarlo. Visto da fuori vedevi spuntare da questa specie di tessuto che ricordava l’onda del mare, le sagome delle mani e delle gambe a seconda di com’era messa la persona al di sotto. Visto da sotto ho avuto una sensazione opprimente perché mi sforzavo verso l’alto e le compagne abbassavano il telo. Il titolo dell’esercizio era relativo a oltrepassare i propri limiti. Andare oltre è diventata la mia filosofia di vita da quando sono una donna, oltre al fisico, oltre al giudizio, oltre…
Un altro esercizio era quello delle statue viventi che è molto simile alla performance che andremo a fare nel mese di Giugno. La persona di turno raccontava qualcosa di sé che avrebbe voluto rappresentare, poi sceglieva alcune compagne (alcune tutte) e le metteva in posa per rappresentare quello che aveva raccontato e sentiva dentro. Questa serata c’è stata una che ha usato il telefono e ci ha lasciato un ricordo, ma che le diremo di non farlo più perché tende a distrarre l’esperienza.
La mia idea di presentarmi al mondo per raccontarmi credo sia che rappresento il cambiamento, anzi la donna del cambiamento. In sala mi hanno chiesto quale tipo di cambiamento e ho risposto che è il mio, ma che poi coinvolge tutti. Ogni volta che facevo comingout, mi dicevano che ispiravo appunto a un cambiamento, non solo sessuale. Altra cosa che avevo imparato è stata il dichiarare come mi sento e chi voglio essere, sto’ cambiando anche la vita di tutte le persone che mi stanno intorno. Nel mio caso ho visto anche dei cambiamenti in tutte le attività e i gruppi in cui ho partecipato, spero di aver lasciato un piccolo segno in ognuno.
Il fenomeno delle connessioni. Andando a fare meditazione presso l’associazione Ametista, ho conosciuto Maria Cristina, che mi ha invitata a partecipare a questo corso. In un certo senso, conoscendoci, abbiamo cambiato entrambe riguardo una piccola cosa, ma comunque un cambiamento c’è stato nelle nostre vite. Credo che farò lo stesso in questo gruppo.
Le mie statue erano vari tipi di donna e le guardavo da sdraiata al suolo, da un differente punto di vista. Ho osservato parecchio le donne che incontro e continuo a farlo e da ognuna ho preso un pezzetto per integrarlo in me stessa. Inoltre conoscendole ho imparato tanto da loro, e le donne in generale, non solo a livello estetico, ma soprattutto a livello emotivo. La gestione delle emozioni mi mancava prima della transizione.
Le due ore di lezione sono state molto intense anche emotivamente, è un bel corso che merita di essere frequentato.