Odio indossare gli occhiali, anche quelli da sole. Mi hanno sempre dato l’impressione di limitare il mio campo visivo. A quarant’anni ho dovuto capitolare e indossare gli occhiali da vista per poter lavorare al computer. E’ stato un piccolo trauma.
Ho trascorso anni a metterli e toglierli dopo che mi sono aperta un’anta di un mobile in faccia, non avevo calcolato la distanza. Quindi da seduta di fronte allo schermo con gli occhiali, in qualsiasi altra posizione senza.
Ho un cheratocono che è una deformazione della cornea, una specie di piccola montagna, per questo si chiama cono. Praticamente la visione risulta leggermente deformata, soprattutto le luci che si sdoppiano. Lo schermo del computer è fatto di luce, le luci la sera in strada, insomma mi stanco parecchio.
Fino a pochi mesi fa sono riuscita a “tirare avanti”, ma ho iniziato a stancarmi tantissimo e arrivo alla sera che mi si spegne il cervello. Ho un lavoro da programmatrice che è intenso come elaborazione cerebrale a cui si unisce lo sforzo di tenere a fuoco lo schermo, anche con gli occhiali c’è comunque un lavoro del cervello a unire le visioni dei due occhi.
Anni fa avevo provato a indossare le lenti a contatto, ma quella dell’occhio destro deve essere abbastanza pensante per “schiacchiare” il cono e sono quasi svenuta con una vocina che mi urlava nel cervello “hai qualcosa nell’occhio”, quindi ho rinunciato.
Operarmi con il laser non serve in quanto quasi sempre dopo un anno il cheratocono ritorna defoemato e fare il trapianto di retina non ci penso nemmeno.
Lo scorso novembre ho fatto una nuova visita oculistica, questa volta in un ospedale pubblico. Il mio oculista di fiducia è andato in pensione quattro anni fa e da allora non ne ho trovato uno che mi aiuta nella realizzazione di lenti che mi aiutano solo per il lavoro al computer. Tutti misurano con i loro apparecchi e prescrivono le lenti che gli dicono i numeri, peccato che quando dovrei usarle vedono tutto deformato e mi viene la nausea.
Anche questa oculista ha fatto lo stesso. L’unica cosa che mi ha lasciato dei dubbi sono stati i valori che ha indicato che stavolta erano molto diversi sia “da vicino” che “da lontano”. Le lenti da lontano non le ho mai comprate, in teoria mi servivano a guidare, ma con la visuale ridotta e dover spostare di continuo la testa non mi sono mai sembrate una soluzione migliore del vedere leggermente sfocato. In giro c’è tanta gente che non sa guidare oppure fa quello che gli pare.
Dieci giorni fa sono andata dal mio ottico, che si ricordava di me dopo quasi cinque anni, si ricordava anche il nome Bianca. All’epoca avevo ordinato un paio “maschili” per il lavoro e un paio “femminili” per quando sono a casa e in giro. Per anni quando mi guardavo allo specchio con quegli occhiali mi vedevo troppo maschile, per fortuna che lavorando al computer non mi guarda quasi nessuno.
Mi ha fatto provare le lenti per come sarebbero state realizzate. Abbiamo provato anche a ruotare e cambiare la messa a fuoco per convincermi che i nuovi valori sono corretti.
Praticamente il mio cheratocono, la retina, si è ruotata leggermente e quindi occorrono lenti che raddrizzino in modo differente.
Per il lavoro al computer, a malincuore, ho riutilizzato la montatura che è leggerissima e tecnicamente di qualità, per risparmiare 250€ circa. Ora mi vedo molto meno maschile quando li indosso.
Ho conservato il secondo paio per poter lavorare in questi giorni e comunque è meglio avere una copia, seppure meno potente e corretta.
Ho ordinato un altro paio e ho provato numerose montature, scartandole quasi tutte. Hanno una forma stile anni ’70, oppure mi fanno il viso largo, non mi vedevo con nessuna tranne quattro che hanno una forma indicata al viso femminile, che ho ora, senza coprire il viso.
Alla fine ha vinto una sola e l’ho ordinata.
Non è possibile fare le lenti bifocali, la deformazione e correzione dell’inclinazione delle lenti è totalmente diversa da vicino e da lontano.
Giovedì sera sono passata a ritirarli. Dopo averli provati in negozio ho cercato di indossare per alcuni minuti quelli da lontano, vedevo straordinariamente nitido al centro, ma ai lati tutto era deformato e spostando la testa girava tutto. Ho capito che dovrò imparare a muovere meno la testa e se occorre farlo più lentamente.
Sono andata a fare la spesa con gli occhiali ed è stato strano girare per gli scaffali con questo misto di nitidezza di visione e nausea. A guidare la sera invece è stato un miglioramento, tranne che che ho scoperto che schiacciano verticalmente se non sono messi proprio in alto. Praticamente tutto p più magro, comprese le altre auto e il parcheggio dove ho pensato che la mia auto non ci sarebbe entrata.
La signora del negozio di ottica mi ha detto di provare a metterli sempre più spesso, soprattutto guardando la televisione in modo da abituarmi. Data l’età passare da una modalità all’altra non è così facile, infatti nei giorni seguenti ho provato e quando mi stanco con gli occhiali, togliendoli per alcuni minuti vedo tutto sfocato, molto sfocato.
Sono diventata anche io una donna con gli occhiali…tranne quando danzo, faccio trekking e altre attività di movimento…almeno per ora.
Anche io devo imparare a mettere gli occhiali, non solo al computer…due paia: uno da vicino e uno da lontano…
Mia sorella “Benvenuta nel club
”