Questa mattina sono andata a fare colazione in centro con la mia vicina di casa e le signore “anziane” di paese. Era tanto che non ci andavo per via dell’impegno di danza che oggi non c’è, è stato tutto molto bello e sereno rivederle.
Quando ho accennato quello che avevi fatto oggi pomeriggio, la vicina mi ha detto che avrei dovuto invitare un’altra nostra vicina di casa, lei che è patita per queste cose olistiche. Le ho risposto che questa cosa del cerchio di donne serve a focalizzare un desiderio e su come fare perché si avveri. Il chiedere alla Luna è solo un mezzo, mentre la mia vicina che si riempie la casa gli oggetti magici e mistici, esprimerebbe il desiderio e poi aspetterebbe che si realizzi, senza fare nulla e ovviamente non accadrà nulla.
Dopo pranzo sono andata a Treviglio dove la mia amica Khandi ha organizzato il Cerchio di donne. Appena arrivata c’è stato uno scambio di baci e abbracci tra tutte noi, erano tre mesi che non le vedevo e non partecipavo a queste meditazioni di gruppo. Rivederle mi ha fatto un enorme piacere, come se il tempo non fosse trascorso dall’ultima volta.
Eravamo quasi tutte vestite di bianco, tranne quelle due nuove a cui non era stato detto che era consigliato, ma che oggi non era importante il colore.
Mentre aspettavamo che arrivassero le ultime due ragazze, abbiamo bevuto delle tisane, io ho una al pistacchio e ci siamo raccontate le ultime cose.
Ho notato con la meditazione che ho fatto giovedì scorso di sentirmi più sicura nel mio essere donna senza dubbi e oggi ne ho avuto la conferma, non mi sento più come se fossi un’intrusa sotto copertura, sono una del gruppo.
Questa volta il cerchio era in realtà un quadrato per via della disposizione dei cuscini per starci tutte. Al centro c’era il mandala con la candela e le carte della luna disposte tutto intorno a faccia in giù.Prima di iniziare, una carta sembrava mi stesse chiamando a sceglierla.
Abbiamo fatto la meditazione partendo in piedi per poi sederci. Khandi ci guidava passo passo, faceva suonare le campane tibetane e ogni tanto passava con degli incensi. Con gli occhi chiusi in meditazione come al solito nei primi minuti mi arrivavano un sacco di pensieri sia del passato che di alcune cose che avrei voluto condividere con loro più tardi, per fortuna Khandi ci riportava sul momento e sulla respirazione.
Terminata la meditazione siamo rimaste sedute e tranquille, a turno ognuna ha preso una carta e ne ha letto dal libro il testo relativo al suo significato fornendo suggestioni. Quando è arrivato il mio turno, in base a quello che avevo sentito da loro e quello che avevo pensato durante la meditazione, “se devo fare un cambiamento va fatto anche ora” ho deciso che avrei scelto un’altra carta all’ultimo momento e così ho fatto.
Tutte le carte che sono uscite prima del mio turno, hanno raccontato il mio passato recente, cose che mi sono lasciata alle spalle e altre che mi hanno resa come sono adesso.
La mia carta è stata la numero otto dal titolo: Ultimo quarto (di luna), tra l’altro questo è il mio quarto anno di transizione.
Ho letto il testo che parlava di alti e bassi, di successi e delusioni, di vita e di morte. Praticamente la descrizione degli ultimi quattro mesi della mia vita. Inquietante? Le coincidenze non esistono. Il testo delle ragazze che hanno scelto e letto dopo di me, sono state indicazioni probabili del mio futuro, delle cose che voglio fare e anche come, devo però stare attenta al discorso finanziario nelle mie scelte a breve termine.
Questa volta più che esprimere e verificare tra un mese come sarà andata, ho avuto tutta una serie di risposte immediate e degli indizi da seguire.
Ci siamo strette di mano dolcemente e a occhi chiusi, una mano che dona e l’altra che riceve scambiandoci energia positiva e l’intento a realizzare quanto abbiamo chiesto alla luna.
Aperti gli occhi, a turno ognuna parlava alla vicina, guardandosi negli occhi e dicendo una frase. La ragazza prima di me, prima volta che ci vediamo, mi ha detto una frase relativa alla morte, senza sapere di mia sorella. Quella dopo ha voluto dirmi “Rimani sempre te stessa” e in effetti a volte non mi sento la Bianca che vorrei essere, dovrò ricordarmelo in quei momenti.
Dopo un’altro giro di gesti di purificazione e sollevare le mani in alto per mandare l’intento al cielo, l’esperienza è terminata.
C’è stato poco tempo per una condivisione finale, ma ho voluto raccontare in breve il ciclo di carte prima e dopo la mia, ringraziando di essere state qui e sedute proprio in quell’ordine, ho terminato raccontando di mia sorella e dei miei genitori e del motivo per cui oggi ero qui.
Raccontarlo a persone che sento vicine, seppur non ci frequentiamo nella vita di tutti i giorni, mi ha alleggerita non poco. La meditazione ha fatto il resto e durante una fase ho pianto quando qualcosa che avevo dentro è uscito fuori e andato via.
Ora ho le idee più chiare e alcune cose che non comprendevo bene mi si sono rivelate.
Ci siamo salutate con una foto di gruppo e ho abbracciato tutte una per una ringraziandole.
La ragazza prima di me nel cerchio, ha voluto dirmi il perché della sua frase, lo scorso anno ha avuto un sacco di cose belle, ma a fine anno suo fratello ha scoperto un male brutto e la mia storia le è risuonata dentro.
Ogni volta che partecipo con Khandi a una meditazione accadono sempre queste cose, che mi riallineano i chakra e riempono il cuore di pensieri positivi e di energie.
Mara “Bianca sei immensa, grazie
”
Khandi “Tesoro, grazie mille. Lasciati dire che oggi hai portato un'energia pazzesca, sei luce pura, vestiti più spesso di bianco, perché è proprio il tuo colore, che è in linea con la tua anima. Splendi quando sei raggiante. Complimenti, sono veramente grata di averti conosciuta e contenta che tu faccia parte del nostro gruppo, un abbraccio
.”