Questa mattina sono andata all’ospedale Niguarda per fare il mio controllo semestrale della la terapia ormonale sostitutiva (TOS). Solitamente entro intorno alle ore 10:00 e non so mai quando uscirò perché il medico che gestisce il reparto è un ginecologo e a volte ci sono dei parti problematici, in questi casi noi che dobbiamo solo fare visite di controllo veniamo fatti attendere anche per ore.
Oggi sono rimasta in attesa solo per quaranta minuti e quando una dottoressa mi ha detto di accomodarmi, siccome nell’ufficio fianco c’era anche la psicologa (dove era appena entrata una ragazza trans appena maggiorenne che finalmente riceveva la relazione per poter cambiare nome e genere…ho origliato…), ho pensato che avessero capito male dove avevo l’appuntamento .
La dottoressa è la nuova aiutante del dottore, è molto preparata anche se giovane (ha lavorato quattro anni in tirocinio con la Dott.sa Bonadonna che è il top per noi) e ci siamo raccontate anche un po’ di cose. A differenza di altri medici endocrinologi che ci ignorano, lei ha scelto proprio di specializzarsi nella gestione delle persone transgender, una specie di vocazione e mi ha detto che spesso sente storie tristi, ma molte più storie felici come la mia e quando finisce di lavorare la sera questo aiutarci le dà tanto.
Le ho raccontato sia di me, punti focali del mio percorso di affermazione di genere, ma anche che sono una divulgatrice trans, alla fine della visita le ho lasciato i miei contatti e il blog.
Mi ha chiesto alcune cose di come mi sono trovata con i due prodotti che prendo e fornito una spiegazione del funzionamento della pillola che abbassa il valore del testosterone. Non ne blocca la produzione, ma lo rende inefficace. Da qui che i valori oscillano nel tempo, infatti stavolta erano leggermente più alti, da 0,11 a 0,15. Non molto, ma potevo pensare che non stesse più funzionando.
Ha letto le due stampate degli esami del sangue e ha detto che possiamo continuare la terapia.
In realtà un problema c’è e per fortuna non riguarda gli ormoni. Dal mese di novembre non dormo mai bene e mi sveglio sempre stanca, come se non riuscissi a recuperare l’energia. Pensavo fosse dovuto principalmente a tutte le attività che facevo in quel periodo, ma in realtà era qualcosa di più subdolo e invisibile e non me no potevo accorgere in quel periodo dove ci sono state le emozioni forti della morte di mia sorella, la riappacificazione con mio padre, il poter rivedere mia mamma e dare loro conforto. Ho trascorso uno dei natali più felici da anni, al femminile, insomma una quantità di emozioni notevole.
Tre settimane fa, mi sono accorta che stavo iniziando a dimenticare alcune cose della vita di tutti giorni, almeno una volta al giorno, per questo me ne sono accorta. Uscivo a far colazione e non non avevo indossato l’anello oppure una collana, a volte gli orecchini, il berretto, i guanti, la sciarpa. Stupidate a cui non avevo dato peso. Mai poi ho iniziato a mettere cose nel posto sbagliato, come mettere un reggiseno nel cassetto delle canottiere, più grave è stato mettere il telefono nella borsa e andare a Milano con lo zaino, dimenticandolo lo smartphone a casa.
Poi da alcuni giorni anziché dimenticare le cose da fare, ho avuto dei veri e propri vuoti di memoria non ricordando una singola parola, come ad esempio la parola “ramen” che è la zuppa giapponese che volevo mangiare sabato scorso.
Avevo anche notato un aumento del nervosismo e di insofferenza anche sulle piccole cose, alcune anche dell’attività lavorativa a cui non avrei dato peso.
La TOS agisce anche sul cervello grazie al flusso sanguigno alterato, ma dagli studi scientifici che ho controllato addirittura sembra che questo tipo di attività ne vengono migliorate le condizioni. L’unica cosa è che gli studi sono basati su femmine biologiche non su donne tran, comunque il farmaco è quello.
Avevo il timore che la terapia stesse incasinandomi il cervello nonostante le prove contrarie.
Altri problemi non correlati, ma che mi hanno messo dei dubbi sono stati la malattia di mia sorella, che ha avuto un’ischemia e qualcos’altro che non siamo mai riusciti a sapere, e c’è mio papà che da qualche anno è sempre più distratto e dimentica le cose, ma lui ha ottant’anni e senescienza inizia proprio in quegli anni. Ho avuto il timore di avere una senescenza precoce.
Insomma avevo un quadro che mi preoccupava parecchio. Interrompe la terapia ormonale avrebbe significato anche rinunciare all’operazione di vagino-plastica che spero di poter fare presto, oltre che a farmi regredire leggermente allo stato maschile, cosa che mi procura il panico solo a pensarci.
Nove giorni fa, parlando al telefono con un mio caro amico e coetaneo, gli ho raccontato di questa cosa e mi ha detto che in maniera simile capita anche a lui e in parte anche a suo figlio molto giovane. Entrambi hanno forte dose di stress. Mi ha consigliato di prendere la melatonina la sera, prima di andare a letto.
Ho fatto di più e oltre ad assumere l’integratore di melatonina, che contiene anche valeriana ed entrambi conciliano il sonno, ho cercato di lasciare il riscaldamento acceso in modo che ci fossero quei due gradi in più, anziché spegnersi completamente la notte, ho chiuso la porta della camera da letto (resistendo alla mia piccola piccola claustrofobia) in modo da avere meno rumori e meno luci a distrarmi.
Ha funzionato molto è già il giorno dopo mi sono svegliata più riposata e con i pensieri quasi a posto. Alcune cose stanno capitando ancora, ma oltre essere davvero delle stupidate, ora me ne accorgo subito dopo.
Non è ancora passato del tutto il problema memoria, per precauzione avevo anche preso una visita con un neurologo che avrò tra due settimane, prevenire non fa mai male.
Questa mattina, mentre attendevo nella sala d’attesa, ho avuto un altro di questi buchi di memoria che mi ha preoccupata non poco, non c’era modo di ricordarmi il nome del dottore della TOS e ho dovuto guardare su una delle sue ricette per ricordarmelo. Prima di andare dalla dottoressa ero abbastanza tesa a riguardo per paura di notizie negative.
Parlando con la dottoressa delle mie analisi del sangue e del fatto che ho il ferro basso perché avevo smesso completamente di mangiare carne rossa, cosa che ho ripreso saltuariamente una volta al mese, mi ha chiesto come mi trovo quando mangio vegetariano, lei lo è. Quando avevo ridotto di tanto la carne mi ero sentita davvero meglio e più pulita. Ora cerco di mangiare carne carne rossa rossa ogni tanto anziché prendere un integratore, ma l’idea è di ridurla ancora di più anche per motivi etici.
A questo punto mi ha detto una cosa, che forse ha risolto i miei problemi di memoria. Avevo letto in rete, attenzione a non fidarsi mai ciecamente di quello che leggete sul web, che questi problemi di memoria dipendevano anche da una carenza di vitamina B12 e la dottoressa mi ha detto che diminuendo l’assunzione di carne rossa ho avuto anche un calo della vitamina B12. Mi ha anche fatto vedere la riga relativa degli esami del sangue.
Più tardi in farmacia ho acquistato delle pastiglie di vitamine B12 e ne ho già già presa una, vedremo nei prossimi giorni se questi problemi di distrazione e di piccoli buchi di memoria spariranno, come mi auguro accada. Sono comunque ottimista e motivata!
Mamma “Bene! Ti auguro tutto il bello della vita. Ciao cuore mio, buona giornata
”