Questa mattina sono andata a fare la mia consueta lezione di danza workout, in origine erano balli caraibici, ma i generi si sono espansi includendo afro e ora anche sonorità indiane tipo Bollywood!
Si svolgono alla Cascina Merlata di Milano. Oggi sono arrivata leggermente prima per fare, insieme alla mia amica Giuliana, le riprese aggiuntive per il suo video promozionale. Mentre aspettavo Giuliana nella stanza c’era una luce meravigliosa e non ho resistito a mettere l’autoscatto e farmi un po’ di fotografie. Nella stanza avevo appena acceso il riscaldamento e nonostante in alcune fotografie sembro a mio agio mezza nuda (con il body), ho resistito giusto pochi minuti e mi sono coperta subito. La vanità di una donna.
Arrivata Giuliana abbiamo fatto le riprese che mi sono sembrate uscite molto meglio rispetto a quelle della settimana scorsa e ho messo da parte l’attrezzatura quando sono arrivate le altre ragazze e abbiamo iniziato la lezione.
Forse avevo spiegato nei primi post del blog in cosa consiste, ma credo sia utile raccontare cosa succede e spiegare perché mi faccio quaranta minuti di autostrada per partecipare. Principalmente mi diverto a danzare e mi sento davvero viva e donna e l’attività motoria mi fa bene, è un esercizio davvero completo con riscaldamento iniziale a cui segue un mezz’ora di danza di gruppo in cui credo di sorridere come una bimba. Il finale è sui tappetini da yoga con esercizi di stretching a cui seguono quelli di allungamento e infine di rilassamento.
La parte emozionale è l’altro motivo, fare attività con la mia amica Giuliana e con tutte le altre del “gruppo storico” dove si è creato un bel gruppo di donne che nutrono un sincero affetto e rispetto. Il loro apporto al mio percorso di transizione è stato importante più di quello che immaginano. Devo a loro una mia stabilità emotiva per farmi accettare per come sono e che sono una donna (anche se il fisico per fortuna è cambiato), anzi come dice la mia psicologa “la donna che dovevi essere
“.
Mi sento bene e sono accettata per come sono, molte persone transgender non riescono a trovare quella stabilità di stare con gli altri senza farsi continue paranoie.
Solitamente danza tra le prime avanti, ma settimana scorsa abbiamo notato che le ragazze dietro non riescono sempre a vedere bene i nuovi passi e così in alcuni momenti, ci siamo scambiate di posto. Ho iniziato in fondo sala, per poi trovarmi davanti e ancora in fondo sul finale. Quando abbiamo iniziato a ballare nella parte centrale della lezione, ho fatto una video ripresa di Giuliana che balla, senza inquadrare le altre. Forse la userò per il video e forse no, meglio avere più materiale possibile.
Poi non ho resistito a filmarmi per verificare un dubbio: ma danzo davvero bene oppure sono un po’ impedita e credo di ballare bene? Guardando le riprese danzo molto bene e per fortuna non vedo movimenti da ballerino (maschio) anche se non sempre sono così femminile e aggraziata come immagino di esserlo.
C’è sempre un però e quando mi vedo di spalle mi rendo conto che sono molto grande e ho una fisicità. Soprattutto non riesco a piacermi quando mi guardo di profilo anche se sto migliorando con la postura e i capelli sempre più lunghi aiutano.
Ho rivisto rallentatore una sequenza dove mi giro e mi trovo di fronte alla camera: il mio viso è estremamente femminile (e felice di danzare), poi mi giro di spalle e continuo a piacermi meno. Cerco di non dare peso a tutte queste cose sul momento della danza e mi godo l’azione insieme a delle compagne meravigliose. Solo in seguito mi vengono alcune di queste menate, che fanno parte del percorso di affermazione di genere e nonostante i progressi continuiamo a non piacerci su alcune caratteristiche, ma da parte mia è bello lavorarci sopra.
Terminata la lezione con il solito gruppo ristretto, siamo andate al bar di sotto a bere un caffè e parlare una mezzora quindi dopo gli abbracci di rito (sono una abbracciona) mi sono fatta i miei quaranta minuti di autostrada per rientrare a casa, ho fatto la doccia, cucinato il pesce e dormito un’ora.
Programmi per la serata? Andrò a teatro a vedere uno spettacolo comico che come tema principale ha tette: “Holy boobs” è il titolo. Le mie si stanno gonfiando ogni giorno che passa ed è bellissimo, spero di arrivare presto alla coppa C.
Ieri mentre ero in treno ho visto un post divertente da parte di una mia amica transgender che mostrava lei in versione bambola Funko-pop, così usando un sito di Intelligenza Artificiale ho provato a realizzare qualche immagine di me stessa danzatrice in versione bambolina. Questo è il testo che ho scritto, ma si può scrivere anche in Italiano…
“funko figure of a tall and slim female with short blonde hair and big maroon eyes called Bianca wearing sport top and dancing trousers and Is dancing pose and smiling. the funko is displayed inside and outside a limited edition dark and orange funko box with Bianca brand
“