Cosa è successo che ho postato così poche cose nello scorso mese? Mi è arrivato addosso l’autunno, il meteo del riscaldamento globale dove al mattino c’erano 14 gradi, al pomeriggio 27 gradi e la sera di nuovo freddo. Avevo anche fatto troppe attività insieme, molte programmate da mesi a cui si sono aggiunte novità che era un peccato lasciar perdere, anche se molte le ho dovute perdere. Mi è arrivato il problema alla pelle del contorno occhi, stanchezza della vista (settimana prossima farò una visita oculistica), mal di schiena della mia sciato-lombalgia (che ho da quando avevo 17 anni), influenza con stanchezza e ho dormito tanto, troppo. Infine il cambio dell’ora a cui dopo tre giorni non mi sono ancora abituata.

Ieri era avrei dovuto andare a Desio in una discoteca, insieme a Luciana e un gruppo di persone che non conosco bene. L’idea era di fare cena, ascoltare la tribute band dei Linkin Park, ballare il DJ Set. Ci si è messo il meteo con una forte pioggia e vento. Milano nord si è allagata e anche a Desio le strade non erano facilmente percorribili. Luciana ha deciso di non andare e poi anche io ho fatto lo stesso, guidare la sera e di notte in mezzo a strade poco praticabili in questo periodo è meglio che evito di fare certe attività. Cosa fare in alternativa? Lezione di Zumba, che ho saltato optando per pilates visti i problemi di cui sopra. Annullato pure quello, ma un’ora prima di iniziare perché eravamo solo in quattro a fare lezione.
Sono rimasta a casa.
Cosa fare? Cerco di non usare il computer dopo aver lavorato otto ore a programmare, altre attività che non richiedano la vista da fare in casa? Al momento nessuna. La sera non passava mai e dopo aver guardato dei video su YouTube e un inizio di film su Amazon, erano solo le 20:30… avevo anche un mal di schiena da divano. Faceva freddo per fare una doccia e ho pensato che forse è stato un bene non essere andata alla festa indossando il mio tubino leggero e vari strati aggiuntivi.
Ho fatto la mia skin care serale che ho imparato a farla come si deve, prima la facevo “al maschile” lavandomi il viso con il sapone e mettendo un poco di crema notte, poco convinta del risultato. Dopo che sono stata male e la mia amica mi ha dato delle dritte e venduto due prodotti della marca ISHI, ho aggiunto una crema viso più naturale e una crema contorno occhi che avevo sempre pensato fosse poco utile. Ora mi lavo con il latte detergente e se ne usa pochissimo, tra l’altro aiuta a togliere il mio make-up, uso prodotti abbastanza costosi e per questo meno aggressivi e di lunga durata. Poi metto il tonico, le due creme e sono pronta per andare a letto. Faccio la stessa routine al mattino, risultato? Mai avuta una pelle del viso così liscia e morbida, la crema contorno occhi aiuta e mi stanco meno usando il computer, il viso lo sento davvero più fresco e libero, infine il make-up tiene meglio, soprattutto l’ombretto che spariva in breve tempo.
Non tutti i mali vengono per nuocere? Con la sola pulizia del viso ho migliorato molte cose.

Ho letto le mie quindici pagine del libro “Vai dove ti porta il cuore”, dopo mi stanco troppo nonostante gli occhiali. Sembra poco, ma anche a piccole letture ora leggo undici libri l’anno e rimanere a letto prima di dormire mi fa bene, è come uno spazio protetto, solo mio. Tra l’altro ho uno specchio dall’altro lato della stanza e quando mi guardo la sera vedo sempre una donna, mai qualcosa del mio se’ maschile, è proprio il mio spazio libero.
Ovviamente non sono riuscita a prendere sonno subito e mi sono messa a pensare a tante cose, una in particolare mi ha colpito: rispetto all’inizio della transizione mi sono ammollata. Con tutte le attività che faccio non sembrerebbe, ma ho smesso di sperimentare, di provare combinazioni di abiti diverse, anche il mettermi le parrucche in un certo senso mi manca. Ora sono sempre l’immagine di Bianca che uso tutti i giorni e anche se era il mio obiettivo l’essere donna, qualcosa ho perso. Dovrò cercare di ritrovare alcune di queste sensazioni molto personali.
Oggi è Ognissanti e mi sono svegliata bene, ho fatto la doccia, la skin care del corpo, usare il ferro sui capelli e ho impiegato “solo” un’ora. Il mio passato maschile era di essere pronto in otto minuti, barba compresa (e fatta male spesso). Quando hai del tempo da dedicare a te stessa non è mai tempo perso, è volersi bene.

La mattina si è svolta facendo colazione al bar, ho resistito a mangiare la brioche con la ricotta, troppo impegnativa. Ho scritto un’ora sul tablet per un mio progetto segreto e sono andata al centro commerciale il Globo per ritirare il giubbotto invernale che avevo portato alla lavasecco. Anche qui pigrizia e rimandi, erano cinque mesi che mi dicevo prima dell’inverno devo portarlo a lavare e rimaneva appeso all’attaccapanni in vista. Vedendo il risultato sono stupita che ha ripreso colore, sembra nuovo!

Sono passata in libreria-fumetteria, giusto per trascorrere del tempo, sono anni che non acquisto più fumetti e manga. Un po’ perché sono stati il mio passato e non trovo più stimoli nelle produzioni recenti che hanno troppo horror, violenza. Con mia sorpresa il mio autore giapponese preferito Naoki Urasawa ha iniziato una nuova opera e sono stati pubblicati sette numeri. Li ho comprati in blocco sulla fiducia, peccato che per leggere il finale della storia impiegherò anni man mano che li disegna e pubblica.
Infine un giro da Zuiki, negozio di abbigliamento low cost con tante offerte. Mi sono divertita a provare alcune cose nel camerino e alla fine ho comprato una maglietta scollata e una felpina, entrambe corte che arrivano in vita. Ho molte gonne e non riesco ad abbinarci i maglioncini.

Sono uscita dal centro per andare a comprare un bordo adesivo isolante per rifare la chiusura di due finestre, l’inverno sta arrivando e con lui l’aumento del prezzo del gas!
Altre attività ? Ho contattato l’ospedale di Trieste dove c’è un esperto della vagino-plastica, mi hanno rimandata all’ospedale di Gorizia (lui fa solo privatamente e se devo pagare tanto vale andare in Spagna o Thailandia dove ci sono i migliori chirurghi) che però mi hanno risposto che la dottoressa a breve smetterà di operare nel pubblico. Mi serve un documenti che attesti che la lista d’attesa è troppo lunga, dovrò presentarlo per fare richiesta di rimborso alla Regione Lombardia (che va fatta in anticipo e i soldi te li danno dopo mesi) per operarmi all’estero. Il tutto vincolato dal rimborso e se riuscirò a trovare i 16.000€ necessari. Proverò adesso a Firenze, poi Bari i infine Torino, non ci sono altri centri che la fanno.
Non sono davvero convinta di volerla fare, ma il tempo di attesa è talmente lungo che posso pensarci bene e soprattutto mi serviranno queste informazioni per aiutarmi a fare la divulgatrice transgender.
Per il seno invece devo attendere che arrivi il nuovo medico di base (provvisorio anch’esso) per farmi fare l’impegnativa per una prima visita. Ho trovato il reparto corretto all’ospedale Niguarda dove faccio la terapia ormonale e quindi da loro potrei farla gratis (anche perché ho la sentenza del tribunale che lo dice), ma il tizio che mi ha risposto vuole farmi fare la visita privata e poi mettermi in lista d’attesa. Anche qui sono poco convinta, più che altro il seno sta crescendo anche se lentamente e mi chiedo se voglio davvero avere una quarta misura, ingombrante. Con la scusa che le donne transgender sono alte e con spalle larghe i chirurghi tendono a metterti le taglie più grandi!

Oggi avevo voglia di scrivere di me, una specie di piccolo punto della situazione per non lasciare trascorrere troppo tempo e scrivere alcune cose mi aiuta a tenerle vive nella mia vita quotidiana, come per dire se sono scritte, sono vere.