Questa notte dormo a casa di un’amica e ho difficoltà a prendere sonno per la combinazione di letto nuovo, stanchezza, adrenalina per tutta la danza che abbiamo fatto ieri e ci si è messa la digestione dell’hamburger a cena. Mi sveglio nel mezzo della notte pensando di essere finalmente riuscita a dormire, ma mi rendo conto che sono solo le due di notte e stavo sognando di sentirmi più riposata e pronta.
Riesco ad addormentarmi e mi sveglio alle sette del mattino. Sono a casa di Marta ed eravamo d’accordo di svegliarci intorno le otto, mentre invece già alle 7:30 anche lei si è svegliata. Dovremo essere in Cascina Merlata per le ore 9:45, c’è un sacco di tempo.
Vado in bagno per prima e mi trucco con il kit che per fortuna porto sempre in automobile. Indosso il mio ultimo cambio che mi accompagnerà per tutta la mattina e seppur leggeri questi leggins floreali tengono caldo.
Ho i capelli che sembro una pazza, ho tutti i riccioli che vanno in direzioni casuali e cerco di domarli con il pettine, riesco in parte a domarli e sembro una leonessa, ma forse non saranno neanche male durante la lezione di danza afro.
Decidiamo di scendere e andare in un bar sotto casa a fare colazione, sperando che sia aperto e che abbiano le brioches. Prima di uscire Marta mi fa assaggiare uno dei suoi biscotti, lei ha un laboratorio di dolci con anche una stampante alimentare e praticamente ti stampa le fotografie su torte e biscotti. Sono molto buoni e non per sono burrosi, anzi si sente il burro, ma solo il giusto.
Arrivate al bar che per fortuna è aperto e hanno pure le brioches, ci sediamo all’aperto a far colazione. Non so bene per quale motivo ma inizio a raccontarle alcune cose di me e della mia transizione. Non è una cosa che faccio più molto spesso di raccontarmi, lo faccio solo con le persone che lo meritano e hanno una bella apertura mentale.
Rimane stupita quando le racconto del cambio di voce e le faccio ascoltare una registrazione della mia voce precedente; ogni persona che mi ha conosciuta come Bianca non riesce a immaginare come potessi essere in passato e la cosa curiosa è che io stessa non ricordo più bene come ero al maschile.
Torniamo in casa e finiamo di prepararci, andremo in auto e la riporterò a casa quando avremo finito. Oggi i gruppi sono invertiti e il livello avanzato sarà dopo di noi. Sono tentata di rimanere a fare altre fotografie e magari qualche video, ma sento che sarò al limite della stanchezza. Meglio non esagerare.
Arriviamo appena subito dopo Giuliana e più tardi arrivano anche i musicisti e le compagne di danza. Rispetto ieri alcune non sono venute e c’è una persona nuova. Non erano vincolati fare le due giornate anche se noi del gruppo storico ci tenevamo tantissimo. Ho scoperto che ieri c’era anche una signora di 78 anni!
Questa volta per la video registrazione piazzo la Gopro e anche la macchina fotografica su un cavalletto, l’altra action cam ha la batteria scarica e non avevo modo di ricaricarla. La Fujifilm è una macchina fotografica semi professionale e ha un limite tecnico: non può registrare per più di un quarto d’ora di fila, ma per fortuna facciamo dei pezzi brevi. Rivedendo le riprese che ho fatto, la Gopro con il suo grandangolo filma sempre bene, ma la macchina fotografica con il suo obiettivo più grande ha una qualità visiva decisamente superiore . Per fortuna entrambe hanno registrato l’audio perfettamente nonostante il suono di tamburi fosse al limite della resistenza umana.
Ieri abbiamo fatto la lezione a piedi nudi, scoprendo in seguito che non avevano lavato il pavimento e c’erano dei granelli di terra che mi hanno provocato alcuni calli. Ieri sera con la doccia e un po’ di massaggio sembra che i piedi mi si sono ammorbiditi e oggi sono indecisa se danzare ancora a piedi nudi. Marta decide di tenersi le calze, mentre dopo che ho scoperto che questa mattina hanno lavato il pavimento, mi faccio coraggio e provo ancora a danzare scalza. Ci sono ancora di granelli e quando me ne accorgerò darò una bella spazzolata ai piedi cercando di toglierli. A fine giornata quando arriverò a casa farò un buon uso di creme lenitive e idratanti. Non siamo più abituati a camminare scalzi, poi le strade sono veramente sporche.
Pensavo che iniziassimo la lezione proseguendo con la coreografia fatta ieri, ma invece Kouyaté ci stupisce facendoci fare degli esercizi lenti. Mi hanno ricordato il risveglio muscolare del massaggio shatsu.
Anche le musiche sono più lente e tranquille. Ovviamente la cosa non dura e iniziamo a fare un’altra coreografia, anche questa è facile da ricordare.
Il problema è che la eseguiamo aumentando la velocità ad ogni ripetizione fino ad arrivare a una velocità tale da non capirci più. La musica dei tamburi ci aiuta in questa super velocità e io mi perdo via letteralmente. La lezione mi sta piacendo molto di più di quella di ieri, forse perché facciamo degli intervalli lenti per poi tornare alla coreografia super rapida.
Ad un certo punto ci danno un ventaglio realizzato con la stoffa e proviamo a fare un paio di coreografie con un ventaglio a testa. Peccato che non ne abbiamo abbastanza da averne due a testa. Scopro che tenere in mano il ventaglio e fare la coreografia non è poi così semplice, anche se a livello scenografico è stato fantastico.
La parte finale della lezione è stata di fare dello stretching messi in cerchio camminando lentamente, per poi sederci e in quel momento uno dei musicisti ha improvvisato l’idea di farci cantare insieme al loro, forse anche perché mi hanno visto che quando facevano i cori io cantavo e ballavo.
Ci ha fatto ascoltare una frase e fatta ripetere alcune volte, era una piccola strofa di cui nessuno di noi ha idea di cosa voglia dire. Abbiamo fatto una sessione lenta dove a turno loro cantavano, suonavano i tamburi e una chitarra, mentre noi facevamo il coro quando ce lo dicevano. È stato un momento davvero magico e mi sono sentita ancora più vicina a tutte le persone in sala. Ci mancava solo un falò al centro.
In questo modo tranquillo la lezione è terminata e abbiamo fatto un’altra fotografia di gruppo.
Kouyaté ci ha raccontato di una festa che fanno in Guinea il mese di febbraio e dato che ormai “facciamo parte della sua famiglia”, come tutte le persone che hanno danzato e suonato con lui, ci ha invitati ad andare al suo paese. L’idea è allettante, ma c’è il problema delle vaccinazioni come l’antimalarica e che richiedono almeno cinque mesi per fare anche il richiamo, quindi di sicuro non se ne parla per il 2024. Ci accontenteremo di rifare questo evento più avanti invitandolo di nuovo a Milano e probabilmente ci saranno ancora più persone a partecipare.
So che sembro indistruttibile, ma anch’io ho i limiti e la schiena aveva iniziato a farmi male, ho una sciato-lombalgia che ogni tanto si fa sentire ed è uno dei motivi per cui faccio tanto movimento per tenere i muscoli allenati, oltre a non mettere su peso che graverebbe sulla colonna vertebrale. Gli ormoni non aiutano perché stimolano la fame!
Ho salutato tutti e ho abbracciato Kouyaté e ci siamo scambiati un bel sorriso, lo adoro ed è di un’umanità e bravura che dopo che lo conosci ti rimane nel cuore.
Marta “Ragazze quanta energia positiva si è sprigionata in due giorni….grazie…ne farò tesoro in attesa della prossima sessione. Riflettevo su quanto affiatamento avevano i musicisti e il ballerino pur abitando in luoghi diversi e non lavorando sempre insieme…che bello vederli
.“
Giuliana “Marta sono contenta che hai e avete percepito questo, da quando ho conosciuto questa danza e in particolar modo lui Kouyate’ e questi musicisti ho capito tante cose della vita. Loro cantano e ridono sempre.
”
L’energia che si sprigiona la si può capire solo provandolo perché a parole e’ difficile trasmetterla.
Buon lunedì, godetevi ancora questa sensazione magica
Aggiungo un pensiero a quello che avete scritto (molto bello): Adesso che faccio parte di una minoranza più piccola di quella di essere “di colore”, capisco che ci sia tanto pregiudizio in giro, quasi sempre infondato e basterebbe davvero che le persone di etnie e religioni diverse stessero insieme in maniera informale, per scoprire che siamo davvero tutti simili nella nostra diversità e ognuno con le sue peculiarità.
Sono passata da essere “maschio bianco benestante” a “donna bianca ma transgender e con meno soldi per via dei costi relativi”, non un affare dal punto di vista dei privilegi e i giudici che decidono se approvare il cambio dei documenti dovrebbero pensarci che non lo facciamo “tanto per fare” e che è una moda la transizione.
Ho riaccompagnato Marta a casa e avevo già un piccolo magone perché l’esperienza era terminata e per l’accettazione che c’è stata nei miei confronti.
Arrivate davanti al suo portone, Marta ha provato invitarmi di nuovo a casa sua per farmi la doccia e magari avremmo mangiato qualcosa insieme. L’idea era allettante, ma la mia schiena e il mio fisico stavano cominciando a cedere e conosco i miei limiti, vedendo adesso le foto avevo delle occhiaie da paura. A malincuore l’ho salutata e mi sono fatta i miei quaranta minuti di autostrada per tornare a casa.
Arrivata in paese sono andata a comprare una pizza e stavolta ho imparato a mangiarne metà e l’altra metà a cena, in modo da non riempirmi eccessivamente e avere il mal di stomaco e come scritto prima non devo mettere su peso inutilmente. Ho fatto con fatica la doccia e alla fine mi sono sdraiata sul letto con l’aria condizionata accesa, ho dormito un’ora e mezza e ne avevo davvero bisogno.
Una volta sveglia ero curiosa di vedere le fotografie che ho scattato soprattutto ieri e poi dovevo fare il backup di tutti i video per fare un montaggio più avanti, probabilmente a fine mese dato che vado in vacanza venerdì prossimo.
Le riprese video sono uscite davvero tutte bene e sarà divertente realizzare ben tre video: due con le coreografie dei due gruppi e uno generico emozionale.
Ho scoperto che il disco fisso del computer era quasi pieno e ho preso un’unità esterna per copiare i video, ma prima non so come mi è venuta l’idea di guardare cosa c’era dentro alcune cartelle che non aprivo da anni e scoprendo copie pirata di programmi che non funzionano più; l’elenco dei lavori fatti nella mia vita precedente e che non hanno più ragione di essere conservati; qualche altro documento che il tempo reso obsoleto e inutile. Ho cancellato via tutto senza timori, ci sono cose che non mi appartengono più e ho recuperato un sacco di spazio. Nel mio passato ero un’accumulatrice di cose che avrei conservato per un dopo, magari libri e fumetti da rileggere più avanti con l’età, ma la tecnologia ha reso tutto obsoleto.
Finalmente è arrivato il momento di guardare le fotografie e capire quanto sono migliorata. Ho puntato sulla quantità non avendo il tempo di guardarle mentre scattavo e ne ho fatte oltre duecento!.
Molte fotografie sono uscite come le avevo pensate, anche se la macchina fotografica aveva scattato leggermente dopo perché con l’obiettivo zoom che ho usato, che è più economico rispetto a quello professionale ed è più lento nel fare il riconoscimento dei volti e mettere a fuoco. Ovviamente le foto che ho messo qui sono leggermente offuscate per la privacy!
Alla fine della selezione sono rimasta con 130 fotografie e almeno una decina di cui sono molto soddisfatta. È stata la prima volta che ho fatto fotografia di persone in rapido movimento, la prossima volta dovrò studiare meglio il manuale tecnico della macchina per riuscire impostare in maniera molto spiccia la messa fuoco e usare poco gli automatismi.
Giuliana “Le foto sono eccezionali. E il tuo blog mi ha commossa, Sono così felice per le emozioni che provi
”
Ho ricevuto tanti complimenti per le fotografie, anche da Kouyaté!
Magari un altro fotografo avrebbe documentato e basta…io ero dentro l’evento e con la libertà di scelta, senza dover renderne conto a nessuno se non sarebbe uscito nulla di decente, ho scattato per le emozioni e visualizzando l’energia che c’era nella stanza, rivedendole oggi direi che ho centrato l’obiettivo.
Giuliana “Kouyaté e’ felicissimo delle foto, ed e’ vero hai centrato l’obiettivo perché trasmettono energia ed emozione e veicolano proprio quello che provavamo in sala
”
Vic “Bianca Iula me lo sono letto tutto d'un fiato. È stato come fare un piccolo viaggio dentro la dimensione tutta nuova di una farfalla che è finalmente uscita dallo stadio di bruco che io avevo conosciuto "prima" ed apprezza pienamente la sua nuova vita di farfalla, semplicemente essendo quello che è.
”
Parli di danza, parli di musica, parli di cose che fanno parte di me, e che molto semplicemente aiutano a vivere la propria vita con pienezza.
C'è tanta Passione nel mondo. È lì a portata di mano, dobbiamo solo alzarci in piedi, in punta di piedi, e prenderla.
È lì per noi. Prendiamola.
Ce la meritiamo. :-)
Pino “Ciao Bianca, brava che fai tante belle cose, ti dedico questa citazione di Nietzsche: Non credo in un Dio che non sappia danzare
”
Desirée “Hai saputo cogliere attimi sfuggenti di bellezza, catturandoli con sensibilità e gioia. Mi hai colpito per la tua essenza spontanea e fresca. Ho letto tutto quello che hai scritto. Adoro le persone limpide e aperte come te Che dire, felice di averti conosciuta
”
Marta “Bianca è stato un piacere ospitarti…quante belle cose hai scritto e quante foto.. L’ultima, il selfie delle bebè è bellissima”
Giuliana “Penso che Kouyatè ti rapirà e porterà con lui nei suoi stage nel mondo! grazieeeee. I love you. La mia bebè del cuore
”
Ho passato un weekend pazzesco e veramente intenso, ricco di emozioni, ricco di amicizia e affetto nei miei confronti e conosciuto altre persone che allargano la mia cerchia di conoscenze.
“Quanti sorrisi e felicità?
GRAZIE a tutte le partecipanti, a chi voleva partecipare e non ha potuto, e a chi e' passato anche solo per un saluto.
GRAZIE a Franci Francesca Pisacane che mi ha dolcemente accompagnata in questa organizzazione.
GRAZIE a Bianca lula per le foto e video che con amore ha realizzato e pian piano condivideremo.
GRAZIE a Cascina Merlata Spazio Vivo che ci ha ospitato in questo contesto bello e piacevole.
GRAZIE al mio amore che mi supporta in tutto sempre.
Si apre il sipario:
GRAZIEEEEE ai musicisti Sourakhata Dioubate, Dembele
Yaya e Nabi Fili Camara, professionisti incredibili, dall'energia contagiosa, dalla simpatia e disponibilità eccezionali.
GRAZIEEEEE al nostro Mohamed Kouyaté che con la sua danza porta la sua terra, la Guinea, nel mondo e diffonde la conoscenza delle tradizioni guineane.
Due giorni di ritmi e colori, e ho già la nostalgia ….. quindi? L'unica soluzione e' riorganizzare al più presto!
Nei prossimi giorni comunicheremo la nuova data, e condividerò con tutti le foto e video.
Evviva la danza e la musica afro!!Danza il Tuo Viaggio
“