Tutto è iniziato due anni fa quando mi hanno invitata sul palco del Milano Pride per “riempire” un posto nella sessione della nostra associazione. Laura C. aveva suggerito qualcosa come “senti Bianca, lei ha fatto teatro e sa stare su un palco
“. (Leggi articolo del blog). Per prepararmi avevo partecipato anche a eventi locali e lo stare su un palco a parlare mi era piaciuto, una interessante variante dello starci per fare teatro e si parlava di cose vere.
Questa mattina al bar raccontando la mia partecipazione al Novate Milanese Pride (Leggi articolo del blog) dove c’erano poche persone ad ascoltarci, una signora mi ha citato un detto bergamasco che più o meno si può tradurre “meglio in pochi qui in paese che un migliaio di una grande città”.
In due anni sono riuscita a creare una rete di contatti in continua espansione e se guardo indietro tutto quello che ho fatto, come si dice “è tanta roba”. Qualche mese fa partecipando all’evento Generando (Leggi articolo del blog) e serviva un breve testo di presentazione, proprio come gli autori e relatori “professionisti”. Il testo è stato affinato per altre partecipazioni e ora questo è il mio biglietto da visita:
Bianca Iula è programmatrice web di siti di e-commerce.
Donna transgender, è divulgatrice di tematiche trans negli ambiti del mondo del lavoro, del diversity management, del settore medico scientifico e della medicina di genere.
Nel suo blog ”Simiula” racconta la sua transizione.
All’inizio non sapevo bene in che ambito avrei potuto dare il mio contributo a parte il blog. Il mio obiettivo era di informare correttamente sulla tematica e relativi problemi, ma avevo conosciuto tante altre persone trans che facevano più o meno la stessa cosa e da più tempo. Come crearmi una credibilità e in quale ambito? In realtà è stato tutto molto spontaneo e naturale.
Partecipando a ogni iniziativa conoscevo persone e condividendo i contatti telefonici oppure e-mail, erano loro che mi invitavano ad altre iniziative.
Ci ho messo del mio dedicando tanto tempo e lavoro perché accadesse. Quanto lavoro? Sia per motivi personali per migliorare il mio aspetto fisico di donna, sia per parlare con il pubblico, ho fatto un anno di Logopedia per femminilizzare la voce, un anno di corso serale di Lettura Espressiva più qualche workshop, tre anni di teatro con compagnie diverse. In breve ho imparato a muovermi e parlare al femminile facendo diventare tutto parte di me e automatico.
Per ogni partecipazione mi sono documentata, letto e imparato molto in quei settori dove oggi mi sento di poter dare un contributo.
Nel tempo ho creato un modo per esprimermi con alcune tecniche di base e imparato a modificare e adattare quello che racconto. Spesso concordiamo la tematiche e le domande, ma la risposta sarà diversa dalla stessa domanda che magari mi hanno fatto in passato, ho imparato a dosarmi e adattare il racconto in base al pubblico.
Ho usato la parola racconto due volte, in inglese Storytelling, che è quello che fa la differenza in ogni mio intervento. Riuscire a mescolare la mia storia personale con fatti, informazioni e aneddoti è una cosa potente che lascia nello spettatore qualcosa nel profondo, si sentono partecipi di un problema e sentono la forza e resilienza che ci ho messo per affrontare e continuare la transizione senza chiudermi in me stessa, anzi affrontando il mondo e raccontandomi.
Unendo il modo di raccontare con una fisicità che usa il corpo e lo sguardo si riesce ad arrivare all’anima delle persone, a mandar loro il messaggio: “sono una persona trans, una persona come tutte le altre, non sono una minaccia e posso dare molto alla società se posso vivere come mi sento di essere”.
Il tutto per contrastare la disinformazione mediatica dove si parla solo di donne trans prostitute, uccise, che siamo innaturali e quant’altro. In parte questa informazione negativa è sfruttata a fini politici per avere un nemico “facile” (da vigliacchi) che è prendersela con una minoranza (che secondo loro non si può difendere) e in parte dovuta a superficialità e ignoranza di chi diffonde le notizie, in special modo i giornalisti che dovrebbero essere coloro che si documentano prima di scrivere.
Dopo questo lungo pippone ecco le novità.
Ti informo che abbiamo appena pubblicato il tuo ultimo articolo sulla nostra rivista! Lo trovi qui:
https://www.diversity-management.it/2023/06/22/il-cambio-di-carriera-per-le-persone-transgender-4/.
“Il percorso di affermazione di genere presenta numerose implicazioni dal punto di vista fisico e psicologico con importanti ricadute anche sul piano lavorativo. Conciliare la vera identità di genere con il proprio lavoro non è sempre facile. Oltre ai profondi cambiamenti con cui la persona transgender ha a che fare e a un iter burocratico lungo e complesso, purtroppo spesso bisogna anche fare i conti con numerosi pregiudizi ancora molto radicati nella nostra società.
.”
A volte si può sentire il bisogno anche di cambiare lavoro: un'azione che però si rivela non facile soprattutto per una persona che sta affrontando, o ha da poco terminato, un percorso di transizione. A partire dalla propria esperienza personale, come donna trans, lavoratrice e consulente sulle tematiche Bianca lula ci offre uno spaccato dettagliato e interessante dei temi legati alla carriera professionale e all'identità di genere delle persone transgender
E’ il mio secondo articolo pubblicato ed è stata un’altra piccola emozione vederlo online. Questa volta c’è anche una mia fotografia mentre sono al lavoro. La prima versione del testo non andava bene e la redazione ha modificato il tono generale dell’articolo. Leggendolo ho capito che la mia versione era troppo personale e anche un po’ di troppo di sfogo. L’avevo scritta quando ero incasinata con tutte le attività dell’associazione e anche se ero riuscita a trovare il tempo di scriverlo, evidentemente non ero tranquilla. Da questa esperienza ho imparato che devo prendere il mio tempo per seguire le cose, rivedere con calma e migliorarle. Il mio primo articolo aveva subito solo tre parole modificate.
Qualche giorno dopo ho ricevuto un messaggio:
Amalia V. “Ciao Bianca come stai? Sono la responsabile di SexAndTheCancer e ci siamo conosciute ad Assisi l'anno scorso! Darò il tuo numero a Silvia M. responsabile comunicazione CNAo. Ti chiamerà l'Accademia Nazionale di Medicina per il convegno di Pavia del 25 settembre. Spero di incontrarti in quella occasione per riabbracciarti. A presto
”.
Credo che il mio cuore abbia saltato un battito, di sicuro la mente ha pensato “wow!”. Sono riuscita per davvero a crearmi una credibilità in un settore di cui conoscevo poco (oncologia) e ho imparato davvero tanto sul tema abbinato alle persone transgender che possono essere a maggior rischio oncologico per via della Terapia Ormonale Sostitutiva.
L’ho raccontato a mia mia amica del gruppo di lettura qui in paese e le si sono illuminati gli occhi. Ho scoperto che ha avuto un tumore e si tiene controllata e per lei che qualcuno faccia divulgazione sul tema (non solo trans) è davvero importante. Queste piccole cose sono quelle che completano la soddisfazione e l’ego nel partecipare e contribuire a qualcosa di più grande.
Ho anche dato la notizia a contatti e amici e la mia amica Dina che mi sprona sempre mi ha scritto:
“Eccerto! Che ti credevi?! Ti ho anticipato o no la Laurea Honoris Causa in Medicina? Un bacio, Luminosa
“
In un giorno mi hanno mandato l’invito ufficiale e la bozza della brochure con dentro già il mio nome, sicuri che avrei accettato. Ho solo cinque minuti, il programma è davvero nutrito, ma in passato ho recitato monologhi riuscendo a dire un sacco di cose in quel lasso di tempo, dovrò metterci davvero tutta la mia esperienza questa volta!
A quell’evento ci sarà anche il mio avvocato (che mi ha aiutata a rettificare i documenti) che è un uomo transgender, lui parlerà della parte legale della transizione e sarà un piacere rivederlo in un contesto non stressante come il tribunale.
“Carissima, che bella notizia che mi stai dando. Un abbraccio
“.
Infine, giusto per contribuire a quella cosa che chiamano “legge dell’attrazione” oppure semplicemente “connessioni” ho cercato in rete la persona con cui parteciperò scoprendo che è una psicologa e che fa un’attività davvero peculiare: danza movimento terapia.
Le ho scritto una mail sperando fosse la persona giusta e la risposta è stata positiva e che ha stuzzicato ancora di più il mio interesse, la danza è una mia passione e se riesco a inserirla anche nella divulgazione e attività transgender non sarebbe male.
Sara B. “Grazie per avermi scritto! Sì sono la persona giusta e avremo l'intervento insieme alla tavola rotonda del 25 settembre. 5 minuti a testa credo sia il record di brevità, ma in qualche modo faremo!
“
Mi fa molto piacere il tuo interesse per la danza movimento terapia!
Ora sono ferma da un po' perché ho appena ripreso dopo la pausa maternità.
Cercherò di riavviare in autunno gruppi di DMT e Movimento creativo ad Alessandria.
Ho in programma di sperimentare nel 2024 un percorso per persone Transgender e non-binary a Pavia, spero di riuscire in questo proposito.
Laura C.”Letto, bello. Si vede che affronti tutto in modo rigoroso, quasi scientifico. Il mio percorso invece è stato decisamente più "alla cazzo"
”
Il tuo risultato non è male!
Da bambino volevo fare lo scienziato… poi sono finiti a fare grafica e creatività… ma qualcosa è rimasto!
Stefania “Ciao Bianca, scusa il ritardo, ma ho avuto il tempo di leggere il tuo post solo ora.
”
Sono molto felice di quello che stai realizzando e non mi stupisce per nulla, conoscendoti.
Aggiungerei anche questo, da mia esperienza: quando si cerca di realizzare qualcosa solo per sé stessi, ci si può riuscire o meno, a seconda di sforzo, tenacia e buona fortuna, se però a quello che si vuole realizzare per sé stessi, si aggiunge anche il valore dello sguardo che si allarga anche verso gli altri, ovvero, includere anche un benefico per gli altri nel proprio progetto, allora la vita "cospira" per sostenerci in modo più incisivo e le cose si muovono più velocemente!
C'è una frase buddista che mi piace ricordarmi sempre" quando accendi una la terna per qualcuno anche la tua strada ne verrà illuminata.'
Quindi, brava, Continua così!!