Fine settimana strano, forse è il caldo estivo che è scoppiato all’improvviso. Ho difficoltà a lavorare nel pomeriggio, la mia cameretta è l’ultimo appartamento del palazzo e il sole batte contro. Per fortuna ho l’aria condizionata, ma dopo un po’ mi si seccano gli occhi a lavorare sul computer, fissando gli schermi moderni si sbattono meno le ciglia e non si umidifica la pupilla correttamente. Quindi? Un continuo accendi e dopo mezz’ora spegni finché non torna il caldo.
Ieri c’era la parata del Milano Pride e l’associazione era all’inizio del corteo con lo striscione, ma non me la sono sentita di espormi al caldo torrido, “grazie” alla terapia ormonale ho la pressione bassa e con il caldo rischiavo di svenire. Cosa quasi successa oggi nonostante fossi all’ombra! Mentre aspettavo in un parcheggio alberato le mie amiche ho avuto un attimo di giramento di testa e perdita dell’equilibrio. Sono andata in un bar poco distante e ho preso un caffè e un pasticcino al cioccolato per tirare su la pressione ed è servito, forse anche al fatto che nel bar c’era fresco. In un minuto mi sono trovata a conversare anche con il marito e un avventore. Dopo un paio di minuti la signora mi ha chiesto come mi chiamo, eravamo già quasi amiche. Questa cosa mi stupisce sempre, faccio amicizia in un attimo e non mi rendo nemmeno conto di farlo, non dico chissà quali frasi, partecipo giusto con un commento su qualcosa…quando ero un maschio mi ignoravano completamente.
Ieri mattina sono andata a fare la mia ora di “workout con danza caraibica” e per fortuna c’era l’aria condizionata accesa, ma a metà lezione eravamo comunque tutte sudate. Oggi eravamo solo in tre, più Giuliana l’insegnante. Una era “nuova” e per fortuna stanno aumentando le partecipanti alle sessioni. Dopo la lezione al bar con Giuliana, le altre sono andate via subito, anche lei ha notato che tra di noi c’è “gruppo” e non veniamo solo per l’allenamento. Non so quanto dipenda da me, capita in tutti i corsi che faccio…empatia esagerata?
Terminata la sessione e la chiacchiera al bar sono tornata a casa per evitare il gran caldo. Nel pomeriggio in casa si stava abbastanza bene anche se nel salotto non c’è l’aria condizionata. Settimana prossima dovrò consegnare la macchina fotografia che mi hanno prestato per il corso (leggi articolo del blog) e dopo che avevo suggerito che sarebbe stato bello se ognuno registrasse un breve video che presenta se’, anche solo come voce fuori campo; i curatori hanno capito che non ne sono in grado e che solo ho la capacità di raccontare in modo chiaro e coinvolgente, così dovevo fare cinque video di pochi minuti che se piaceranno saranno proiettati nella mostra di Ottobre, insieme agli scatti da loro selezionati.
Non avendo così tanto tempo li ho registrati proprio oggi. La difficoltà? Da “vera” donna in ogni video devo avere un abito diverso e ho anche spostato i cuscini del divano. Alcuni abiti non sono adatti alla caldazza di oggi…inoltre anche la macchina fotografica ci ha messo del suo: memoria piena, surriscaldamento ed è andata in blocco, batteria scarica.
Sono comunque riuscita a registrare i quattro video mancanti. Ognuno è una “pillola” di informazioni raccontato da me come donna trans, anche se cito uomini trans e persone non-binary non ho fornito molte informazioni. Non deve essere un video “didattico” o “politico”, solo emozionale e informativo. I temi sono: Coming-out, Terapia ormonale sostitutiva, Identità di genere e sessualità, Rettifica dei documenti, Cambio voce donne trans.
Domenica mattina ho inserito l’animazione titolo e li ho giuntati in un video unico, rivedendolo sono rimasta ad ascoltarmi. Mi sono anche osservata nei movimenti del corpo, della testa, degli occhi e sebbene io veda ogni tanto qualcosa di maschile, per il 90% ho visto una donna raccontare. Ho messo anche tanta recitazione e conoscenze teatrali e video, ma sembro genuina in tutto e per tutto, una grande risultato che solo tre anni e mezzo fa non avrei mai sperato di raggiungere.
Oggi dopo pranzo sono partita per andare vicino a Lesmo, precisamente a Macherio (Ritrovo al parcheggio Via Lambro, 111) dove abbiamo fatto un mini trekking all’interno di un bosco. C’era Elena K. e la nuova amica Barbara. Ero venuta qui lo scorso anno con un gruppo di sconosciuti, che non ho più rivisto (leggi articolo del blog) e per fortuna nel blog avevo indicato il luogo, altrimenti non avrei saputo come ritrovare questo posto. Oggi volevo anche cercare di capire cosa è cambiato in me in un anno di transizione, ma le persone diverse e anche il percorso leggermente diverso, abbiamo preso un sentiero più in alto, a parte una consapevolezza di me stessa come donna senza più dubbi, non ho trovato differenza rispetto a quanto avevo scritto.
Una volta inoltrati sembra di stare in montagna e non nella pianura, ci sono anche piccoli dislivelli. Prima di addentrarci nel bosco abbiamo camminato duecento metri al sole e oggi picchiava davvero forte, per fortuna una volta all’ombra la temperatura era molto più bassa, ma dopo un po’ abbiamo sentito nelle magliette il caldo appiccicoso.
Ci siamo aggiornate sulle ultime novità e ho raccontato a Elena K. del campeggio dove andremo insieme, sarà una bella vacanza? Lo spero, il luogo è magico. Rivedendo una foto fatta oggi mi vedo sempre più giovane, possibile? Ieri mattina la bilancia mi ha dato una bella notizia che sono scesa sotto gli ottanta chili e la pancia è quasi sparita.
In una foto di ieri fatta al termine della lezione ho visto nel mio volto la felicità, credo sia lo stare con le persone che amo facendo attività insieme.
Tornata a casa provata dalle due ore di camminata, per soli cinque chilometri, ho avuto la brillante idea di comprare una pizza da asporto e quando ho terminato di mangiarla sono collassata dalla stanchezza e gonfiore di stomaco… ho dormito un’ora risvegliandomi rintronata, devo riuscire a contenermi sul cibo e rimanere lucida nelle scelte di cosa mangiare nonostante caldo e stanchezza!